Dacia Maraini

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birillino8
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Al mandarino

le floride madri
e quegli occhi gelati
la mia vita per un bacio
ma che sia al mandarino[/align]
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birillino8
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Il pipistrello vola basso

il pipistrello vola basso
si posa senza fiato
su una fontanella asciutta
il platano fa frullare
le sue foglie malate
si copre di gocce gommose
noi tiriamo le corde
di un teatro di erbe
in questa fine estate
dai contorni sfilacciati
un teatro estivo
nella pancia di villa Borghese
fra carte marce e altri prodigi cittadini
un tenace sogno romano
il teatro della verdura
con le sue tele marroni e celesti
il pavimento di terra
percorso da radici gialle
come gomiti incalliti
i nostri pensieri volano
incontro al lume di una ragione squinternata
ma già pronta a farsi carne e parola
sotto il gioco rapinoso dei riflettori,
villa Borghese mette su un'aria languida
verso le sette di sera
in un latte di foglie dormenti
ci raggiunge il grido del leone
da dietro il muro dello zoo
nella voliera gigante
vola furente una aquila prigioniera
noi tiriamo su la tenda
con le sue fasce bordate
per coprire il palcoscenico
dei nostri smodati artifici
una coccinella si posa su un dito
leggera, smaltata, rossa e nera
assomiglia al dorso
di un cucchiaino di Sévres,
scommetto che ci porterà fortuna[/align]
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birillino8
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Guerra dentro un piatto

guerra dentro un piatto
ma solo per occhi curiosi:
una donna tira per un braccio una bambina morta
una casa va in pezzi
crollano le pareti di biscotto
quante volte abbiamo parlato di guerra
seduti pacifici
da una parte e l'altra della tavola?
salta in aria una macchina
sopra l'insalatiera
un uomo grida fissando il vuoto
di un pantalone insanguinato
una guerra d'oltremare
fluttua sullo schermo gigante
esplode, si disfa, dilania
i nostri pensieri violati,
i fantasmi di dolori altrui
come li chiameremo, mio dio
se non propaggini, secrezioni
di un cuore in festa?
una guerra al di là del pane
si consuma nel tempo di una cena
bruciano i campi
brucia una scuola
brucia un bosco
bruciano le terrazze
di un albergo di lusso
mentre spolpiamo una lisca di pesce
un ragazzo ride trionfante
ha perduto tutti i denti,
una guerra d'oltremare
e noi che curiosiamo, guardinghi
al di là di un vetro perlato
beviamo birra
dentro una sera viola
e ascoltiamo sorpresi
il suono di un motore,
sarà fuori o dentro la guerra?
esploderà l'aereo
o scivolerà fra le nuvole?
una ragazza scappa, a piedi nudi
un bambino piange senza suono
non siamo noi a guardare la guerra
ma è lei che ci spia
al di là del doppio schermo rigato
un'altra granata
un casco che vola
un corpo di soldato
molle e inerte ricade lievemente su se stesso
una guerra d'oltremare
ci casca dolcemente nel piatto
e noi ce la mangiamo con le patate
o è lei che mangia noi
come tanti figli spaiati
guastandoci per sempre
l'esperienza carnale del dolore? [/align]
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birillino8
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Cosa pensa lo specchio sul muro?

cosa pensa lo specchio sul muro?
cosa pensa il libro sullo scaffale?
cosa pensa il piatto sulla mensola?
cosa pensa il mio vestito appeso al sole?
forse lo specchio sogna
che il libro parli e il libro sogna
che il piatto balli e il piatto
sogna che il mio vestito appeso al sole
racconti una storia di piccole seduzioni[/align]
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birillino8
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]La stalla è spalancata

La stalla è spalancata
la mucca dagli occhi a stella
e l’asino dai ricci neri
sono rimasti impalati
a guardare la mangiatoia vuota
in cui corrono allegri i topi[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Torre rovesciata: qualcosa cambierà

torre rovesciata: qualcosa cambierà
mi dice e insiste, la luce le taglia
la faccia in due triangoli molli azzurri
non avrai bambini, mi guarda sorniona
tutte quelle stelle morte splendenti
mentre lui suda anima mia e mangia
cioccolata amara sul terrazzino di casa
eppure ne vedo uno che occhieggia
dice e ridice perplessa nel triangolo
pigiando la cicca nel piatto
qui c'è un re morto, forse il bambino
s'è scordato di te, dice e rutta,
la fortuna che hai in bocca si sfalda
nasceranno fiori dalle ortiche,
ride felice ha gli occhi buoni
il neo sul pollice è un buco aperto
il cavaliere cammina cammina e
l'impiccato dondola sotto la luna
e quella regina nera sudicia di unghie
e di capelli, vedo tre soli contro il cielo
segno di ipertrofia sessuale
qualcuno ti tirerà la coda fai attenzione,
è giovane la maga avrà trent'anni
bella fervida minacciosa e intelligente
la regina dice te la troverai faccia a faccia
non la mandare via, prendila per mano
mentre la morte falcia via le ortiche
e trascina i secchi dell'acqua sporca
cominciamo con il passato che è
già futuro e quelle piccole mani
farfalline che scartano, mescolano,
ci sarà un lupo nel suo letto, muto
con gli occhi a mandorla e il muso di pesce
accoglilo con simpatia, l'amore gli arriccerà
i labbri, ci sono lunghe strade
che portano spini e camelie, su quelle strade
troverai un lago e non so, non so proprio
se riuscirai ad attraversarlo, ma ti avverto,
ti bagnerai i piedi, sorride con denti
latticini, le stelle morte volano
correndo per deserti e acquitrini
due serpenti fanno un nodo,
attenzione alle beghe con la legge
qualcuno vorrà farti le scarpe
riposa quella testa vagabonda
il bambino ecco rispunta fuori, dice,
non ha né braccia né gambe
intanto mescola le carte, paziente,
se tirerai su il secchio sarà con fatica,
dice e vi bacerete tu e lui ma non ne morirai
il triangolo azzurrognolo mi sfiora la fronte
e quelle stelle morte che volano
l'impiccato ciondolante al vento della sera
cammina cammina cammina alla fine ti dico
riuscirai ad attraversare il lago
ma ti infradicerai i piedi, la torre capovolta
ti porterà fortuna dice e starnutisce
la morte che porti in petto ti aiuterà a campare[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Una cometa volante

una cometa volante
nel quadro di una finestra
è entrata da sinistra
è uscita da destra
sul muro è rimasta
una tenda brucicchiata[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Una notte odorosa


una notte odorosa
e le luci sono spente
l’aria quieta vibrante
vieni vieni mio vampiro
saremmo tu e io soli in casa
mi denuderò il collo
chiuderò gli occhi al morso
tratterò l’urlo quando
i denti bucheranno di sbieco
la carne tenera e nuda
vieni vieni mio vampiro
è già quasi mezzanotte
le finestre sono aperte
non ci sono ágli appesi
né crocifissi al muro
né cuori immacolati di Gesù
a far da guardia ai sensi
soli tu e io, io e te
ci guarderemo in faccia
forse un sorriso complice, cortese
in quelle arie stagnanti
porgerò il collo docile
ai tuoi denti amati
vieni vieni mio vampiro
la notte è mite e odorosa[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Una poltroncina di vimini


una poltroncina di vimini
il mare arruffato davanti
eri lì quieto e assorto
gli occhi a mollo nel tempo
che si disfa, che va, che vola
e tu con le tue brusche dolcezze
ricordi i gelati alla menta?
ti aspettavo, dicevi
la mattina alle sette
seduto sulla poltroncina di vimini
nella quiete della soglia
nell'ombra della casa
nel silenzio del sonno
eri già in lite col futuro
e filavi quel filo di attesa
fra le dita di vecchio baobàb
mentre i cieli corrono
sopra il tuo collo di tartaruga
quel futuro da niente
quel futuro spensierato
con le sue arie da gran signore
e i suoi piedi di carta
ti ha portato via
come se niente fosse
con fare di amico fedele
tradendo la mia
la tua fiducia
e il tuo buonumore
le tue impazienze garibaldine
il tuo istinto di vincitore,
hai lasciato un bastone
lo vedo ogni volta che
entro ed esco da casa
il suo pomo di osso
il suo lucido corpo
di legno rossiccio
mi rammentano il tuo
zoppicare festoso
fra bagagli e cuscini
mentre le ciglia ridono
e il mento se ne va
e i piedi battono
sul tamburo delle meraviglie
nella luce azzurrina
di un agosto a Sabaudia
come farò senza i tuoi occhi?
come farò senza la tua voce?
su quella poltroncina di vimini
caro figlio che
mi sei stato padre
nelle tue distanze astrali
ricordi i discorsi in cucina
la mattina alle sette
mentre aspettavamo che l'acqua bollisse?
e quel ridere di noi
e quel fantasticare di montagne
di carta e vapore
con quelle mani e quei piedi
quel baobab e quel tamburo
aspetterò di sentirti suonare[/align]
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