
VINCENZO CARDARELLI (Nazareno Caldarelli),poeta e letterato, nasce a Corneto Tarquinia (Viterbo) nel 1887e muore a Roma nel 1959.
Inizia la sua carriera letteraria a Roma come giornalista politico.
Ben presto entra dell’ambiente vociano, collaborando con "Il Marzocco" e "Lirica", dove nel 1913 pubblica le prime poesie.
Nel 1919 fonda, insieme a Riccardo Bacchelli, Antonio Baldini,Bruno Barilli, Emilio Cecchi, Lorenzo Montano e Aurelio Saffi, la rivista "La Ronda".
Cardarelli afferma "le ragioni di un classicismo formale, sorretto da una lingua illustre e da uno stile costruito con estrema vigilanza sulla 'poeticità' della parola [...] per attingere la perfetta eleganza di una lingua nobile e severamente classica" (G. Barberi Squarotti).
Il suo modello è, come per gli altri rondisti, il Leopardi delle Operette morali. Punti di tangenza si possono trovare con le ricerche del "ritorno all’ordine" in pittura e letteratura.
Tra le opere principali ricordiamo :Il sole a picco, 1928;
Prologhi - Viaggi - Favole, 1929, la cui copertina è disegnata da Scipione..
Nel 1931 Giansiro Ferrata scrive della sua opera sul primo numero di "Fronte" la rivista di Mazzacurati e Scipione, che, dimostrando un vivo interesse per la sua attività letteraria, lo invitano a collaborare al secondo numero della rivista.
Cardarelli compare nel ritratto di gruppo Gli amici al caffè, e in un altro dipinto di Amerigo Bartoli.
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[align=center]Autore: Amerigo Bartoli
Titolo: Gli amici al caffè, 1930
Dimensioni: cm. 122x200
Tecnica: olio su tela
Collezione: Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
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