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[/align]Federico Zuccari, chiamto anche Federigo o Zuccaro (Sant'Angelo in Vado, vicino Urbino, 1542-43 - Ancona 1609) fu un importante pittore del periodo manierista italiano.
La sua carriera come pittore è documentata dal 1550 quando si trasferì a Roma nella bottega di suo fratello maggiore Taddeo Zuccari.
Fra i primi lavori, prese parte al completamento delle decorazioni del casino di papa Pio IV e della Villa Farnese di Caprarola. Altri lavori furono::
Cappella Grimani, chiesa di San Francesco della Vigna, Venezia
Cappella Pucci, chiesa di Trinità dei Monti, Roma
San Marcello al Corso, Roma
Duomo di Orvieto (1570)
Oratorio del Gonfalone (1573)
Cupola interna di Santa Maria del Fiore, Firenze (subentrato dopo la scomparsa di Giorgio Vasari)
Zuccari fu richiamato anche a Roma da Papa Gregorio XIII per continuare la decorazione della Cappella Paolina nel Vaticano, iniziata da Michelangelo. Visitò Bruxelles, dove realizzò una serie di cartoni per arazzi. Nel 1574 era in Inghilterra, dove ricevette la commissione di alcuni importanti ritratti, come la regina Elisabetta I, Maria Stuarda, Sir Nicholas Bacon, Sir Francis Walsingham, e altri. Un altro quadro dello stesso periodo dovrebbe essere la realizzazione di un'Allegoria della Calunnia, ispirato alla descrizione di Luciano di Samosata di un'opera di Apelle.
Dipinse il ritratto di Uomo con due Cani, oggi a Palazzo Pitti e il Cristo morto e angeli nella Galleria Borghese di Roma. Nel 1585 accettò l'offerta di Filippo II di Spagna per decorare il nuovo Escorial pere un salario annuale di 2.000 corone. Il lavori si protrassero dal gennaio 1586 alla fine del 1588, quando fece ritorno a Roma, lasciando l'incarico a Pellegrino Tibaldi. Nel 1595 fondò con l'approvazionedi Papa Sisto V l'Accademia di San Luca, della quale fu il primo presidente. Fra i suoi primi studenti vi fu Bartolomeo Carducci.
Come il contemporaneo Giorgio Vasari, anche lo Zuccari si dedicò alla critica artistica ed alla storiografia. Il suo libro più importante fu L'idea de' Pittori, Scultori, ed Architetti (1607).
Poco prima della morte ottenne il titolo di cavaliere. Morì ad Ancona nel 1609.