Biancamaria Frabotta
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Biancamaria Frabotta
[align=center]Biancamaria Frabotta
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Biancamaria Frabotta è nata a Roma nel 1946. Qui vive insegnando Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università di Roma "La Sapienza". Dal 1981 al 1983 è stata redattrice della rivista femminile "Orsa minore". Dal 1989 al 1991 è stata redattrice della rivista "Poesia". Ha pubblicato i seguenti volumi di poesia: Il rumore bianco (Feltrinelli, Milano, 1982) Appunti di volo e altre poesie (La Cometa, Roma, 1985) Controcanto al chiuso (Rossi § Spera Editori, Roma, 1991) La viandanza (Mondadori, Milano, 1995, Premio Montale 1995) High Tide, Dublin, Poetry Ireland LTD, 1998 (versioni inglesi di poesie tratte da La viandanza) e Terra contigua (Empirìa, Roma, 1999). Nel 1994 è iniziata la collaborazione con l'artista Giulia Napoleone con cui ha realizzato i libri d'arte Controcanto al chiuso (monologo teatrale con due incisioni di G.Napoleone, Edizioni della Cometa, Roma, 1994) Ne resta uno (sedici haiku con sei incisioni di G.Napoleone, Il Ponte, Firenze, 1996) e la cartella Sopravvivenza del bianco (con sei maniere nere di G. Napoleone, Scheiwiller, Milano, 1997). Ha inoltre pubblicato un romanzo, Velocità di fuga, Reverdito, Trento, 1989 (Premio Tropea 1989). Per il teatro ha scritto la trilogia Trittico dell'obbedienza, Sellerio, Palermo, 1996. Nell'ambito di una vasta opera saggistica ha curato l'antologia della poesia femminile italiana dal dopoguerra ad oggi, Donne in poesia (Savelli, Roma, 1976), ha pubblicato Letteratura al femminile (De Donato, Bari, 1980) e Giorgio Caproni, il poeta del disincanto (Officina edizioni, Roma, 1993).
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Biancamaria Frabotta è nata a Roma nel 1946. Qui vive insegnando Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università di Roma "La Sapienza". Dal 1981 al 1983 è stata redattrice della rivista femminile "Orsa minore". Dal 1989 al 1991 è stata redattrice della rivista "Poesia". Ha pubblicato i seguenti volumi di poesia: Il rumore bianco (Feltrinelli, Milano, 1982) Appunti di volo e altre poesie (La Cometa, Roma, 1985) Controcanto al chiuso (Rossi § Spera Editori, Roma, 1991) La viandanza (Mondadori, Milano, 1995, Premio Montale 1995) High Tide, Dublin, Poetry Ireland LTD, 1998 (versioni inglesi di poesie tratte da La viandanza) e Terra contigua (Empirìa, Roma, 1999). Nel 1994 è iniziata la collaborazione con l'artista Giulia Napoleone con cui ha realizzato i libri d'arte Controcanto al chiuso (monologo teatrale con due incisioni di G.Napoleone, Edizioni della Cometa, Roma, 1994) Ne resta uno (sedici haiku con sei incisioni di G.Napoleone, Il Ponte, Firenze, 1996) e la cartella Sopravvivenza del bianco (con sei maniere nere di G. Napoleone, Scheiwiller, Milano, 1997). Ha inoltre pubblicato un romanzo, Velocità di fuga, Reverdito, Trento, 1989 (Premio Tropea 1989). Per il teatro ha scritto la trilogia Trittico dell'obbedienza, Sellerio, Palermo, 1996. Nell'ambito di una vasta opera saggistica ha curato l'antologia della poesia femminile italiana dal dopoguerra ad oggi, Donne in poesia (Savelli, Roma, 1976), ha pubblicato Letteratura al femminile (De Donato, Bari, 1980) e Giorgio Caproni, il poeta del disincanto (Officina edizioni, Roma, 1993).
- birillino8
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[align=center]Alta marea
Abbassa la guardia, mia voce scampata
a ci챵 che non sapemmo impedire.
Sarai memoria del futuro o fredda
rapinatrice di fossili, mor챙a
che invade lesto piede la spiaggia
dove poco fa vita sfusa stormiva.
Corre voce d'un sogno appena sfatto
e la sera ci scansa, in calma scesa.
Lasciamole con la voracità dell'acqua
il lungo giorno d'estate goduto
a coltivare l'indegnità dell'oltrenotte.[/align]
Abbassa la guardia, mia voce scampata
a ci챵 che non sapemmo impedire.
Sarai memoria del futuro o fredda
rapinatrice di fossili, mor챙a
che invade lesto piede la spiaggia
dove poco fa vita sfusa stormiva.
Corre voce d'un sogno appena sfatto
e la sera ci scansa, in calma scesa.
Lasciamole con la voracità dell'acqua
il lungo giorno d'estate goduto
a coltivare l'indegnità dell'oltrenotte.[/align]
- birillino8
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[align=center]La sogliola
Greve asimmetria che mostri all’alto
un solo fianco e la portentosa migrazione
entrambi gli occhi sulla stessa banda schiaccia
e con ardua compressione
il mare ti lavora ai fianchi
la coda ti si accorcia e il muso
maestro agli interminabili agguati
alle sinistre ore del riposo
e alle stente nuotate,ora che
l’onda ti costringe
a strisciare adulta lungo il fondo
ricordi le ore beate della larva
la perfetta simmetria di un tempo
e la grazia del nuoto,vuoto
affiorante in superficie[/align]
Greve asimmetria che mostri all’alto
un solo fianco e la portentosa migrazione
entrambi gli occhi sulla stessa banda schiaccia
e con ardua compressione
il mare ti lavora ai fianchi
la coda ti si accorcia e il muso
maestro agli interminabili agguati
alle sinistre ore del riposo
e alle stente nuotate,ora che
l’onda ti costringe
a strisciare adulta lungo il fondo
ricordi le ore beate della larva
la perfetta simmetria di un tempo
e la grazia del nuoto,vuoto
affiorante in superficie[/align]
- birillino8
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[align=center]Post coitum test
Perfino un voto e intorno a me il vuoto
ma nulla valse a scalfirlo
quello splendido utero senza costrutto
quel cavo oscuro imbuto che cos챙
strenuamente tenne testa
al capitombolo innamorato del tuo codino
pavoneggiante.
Eiaculato limpido,viscosità normale.
Soltanto la reazione si dimostr챵 alcalina
ma la vitalità spenta in quell’ora dura
risorse e ancora dura...
E dire :sarebbe nato un cos챙 bel bambino.
E invece :nemmeno fosse un serpente
da addomesticare
un sibilo lungo di vento confuse nei mari mossi
del grembo il tuo biondo vanto di generare[/align]
Perfino un voto e intorno a me il vuoto
ma nulla valse a scalfirlo
quello splendido utero senza costrutto
quel cavo oscuro imbuto che cos챙
strenuamente tenne testa
al capitombolo innamorato del tuo codino
pavoneggiante.
Eiaculato limpido,viscosità normale.
Soltanto la reazione si dimostr챵 alcalina
ma la vitalità spenta in quell’ora dura
risorse e ancora dura...
E dire :sarebbe nato un cos챙 bel bambino.
E invece :nemmeno fosse un serpente
da addomesticare
un sibilo lungo di vento confuse nei mari mossi
del grembo il tuo biondo vanto di generare[/align]
- birillino8
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[align=center]Cose chiare
Mio marito ha un cuore generoso
come il dio che dona il primo verso.
La notte non tira le coperte
sul petto non pungono i suoi peli
e la mattina vorrebbe unirsi al coro
anonimo che sole e fame assilla.
Mio marito diffida delle ore scure
e al suo cospetto io mi vergogno e anche
di vergognarmi mi vergogno.
Mio marito diffida delle cose oscure.
Cos챙 per amor suo io cambier챵 stile
e per lui terr챵 in serbo cose chiare.[/align]
Mio marito ha un cuore generoso
come il dio che dona il primo verso.
La notte non tira le coperte
sul petto non pungono i suoi peli
e la mattina vorrebbe unirsi al coro
anonimo che sole e fame assilla.
Mio marito diffida delle ore scure
e al suo cospetto io mi vergogno e anche
di vergognarmi mi vergogno.
Mio marito diffida delle cose oscure.
Cos챙 per amor suo io cambier챵 stile
e per lui terr챵 in serbo cose chiare.[/align]
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[align=center]Appunti di volo,III
Dell’allarme pur sempre possibile
ma poco probabile nell’ora
che curva inchina il fianco
a pi첫 mitigate speranze di quiete
intendo solo il tremito
di chi mi resta a lato nonostante
anche il sibilo sia poco credibile
così perso in un rigo d’aria sbilenco
e un’alba così finta
e flebile da svanire
nel ventre sterile del grifo.
Soltanto il decollo aumenta i nostri battiti.
Volendo,potremmo,volando,toccarci i gomiti.[/align]
Dell’allarme pur sempre possibile
ma poco probabile nell’ora
che curva inchina il fianco
a pi첫 mitigate speranze di quiete
intendo solo il tremito
di chi mi resta a lato nonostante
anche il sibilo sia poco credibile
così perso in un rigo d’aria sbilenco
e un’alba così finta
e flebile da svanire
nel ventre sterile del grifo.
Soltanto il decollo aumenta i nostri battiti.
Volendo,potremmo,volando,toccarci i gomiti.[/align]
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[align=center]L' ultima corsa
Una volta è già capitato
e non fu n챕 la prima n챕 l'ultima
ma fu una delle tante nostre
luminose lunazioni
sopra il fiume che s'insabbiava
in mezzo alle sterpaglie, le fumanti immondizie
che la Magliana spreca
per chi ha dentro un bastante
lembo di azzurro e le stoppie
bruciate sulla franosa pianura
che giace sotto al livello del Tevere.
Poi tornammo al centro per bere
ancora un sosrso del giorno
che smoriva con l'ultima corsa
prima del tramonto
rosso di piacere e di angustia
in forse davanti al finestrino già estivo
se fosse colpa dei nostri vent'anni.
Cos챙 ci avventammo contro il nostro destino.[/align]
Una volta è già capitato
e non fu n챕 la prima n챕 l'ultima
ma fu una delle tante nostre
luminose lunazioni
sopra il fiume che s'insabbiava
in mezzo alle sterpaglie, le fumanti immondizie
che la Magliana spreca
per chi ha dentro un bastante
lembo di azzurro e le stoppie
bruciate sulla franosa pianura
che giace sotto al livello del Tevere.
Poi tornammo al centro per bere
ancora un sosrso del giorno
che smoriva con l'ultima corsa
prima del tramonto
rosso di piacere e di angustia
in forse davanti al finestrino già estivo
se fosse colpa dei nostri vent'anni.
Cos챙 ci avventammo contro il nostro destino.[/align]