ANNO 1993

La storia della nostra canzone

Moderatore: juventina1978

Rispondi
Avatar utente
juventina1978
Moderatore
Messaggi: 1207
Iscritto il: gio feb 03, 2005 3:02 pm

ANNO 1993

Messaggio da juventina1978 »

Le prime tre classificate di quell'anno furono:

1) Mistero (Enrico Ruggeri)

Con gli occhi bene aperti
chiediamo un po' d'amore
alla persona che vorremmo fare rimanere
E ci facciamo male
se la pressione sale,
poche parole e ci precipita il morale giù...
Cos'è che ci trascina fuori dalla macchina,
cos'è che ci fa stare sotto ad un portone,
cosa ci prende,
cosa si fa,
quando si muore davvero?
Mistero!
Il gioco si fa duro
e non si può dormire,
e non sappiamo più decidere se ripartire...
E batte forte il cuore
anche per lo stupore
di non capire l'orizzonte che colore ha...
Cos'è che ci cattura e tutto ci moltiplica,
cos'è che nella notte fa telefonare...
Quanto si chiede,
quanto si dà,
quando si ama davvero?
Mistero!
Abbiamo già rubato,
abbiamo già pagato,
ma non sappiamo dire quello che sarebbe stato....
Pace non abbiamo,
nemmeno la vogliamo,
nemmeno il tempo di capire che ci siamo già...
Cos'è che ancora ci fa vivere le favole,
chi sono quelli della foto da tenere
cosa si cerca,
quanto si dà,
quando si ama davvero?
Mistero!
Sarai sincera?
Dimmelo, dimmelo!
Sarai sincera?
Ah, ah!
Il breve mistero di vivere è il solo mistero
che c'è!
Dipende solo da te,
prendere la mano è facile...
La verità che la vita ci dà
è una fredda carezza,
nel silenzio che c'è....
Cos'è che ci cattura e tutto ci moltiplica,
cos'è che nella notte fa telefonare...
Quanto si chiede,
quanto si dà,
quando si ama davvero?
Mistero!
Quanto si chiede,
quanto si dà,
quando si ama davvero?
Mistero!
Mistero!

2) Dietro La Porta (Cristiano De André)

Dietro la porta di casa mia
Ho notizie arrivate da molto lontano
Dietro la porta di casa mia
Ho un amore che tengo che tengo a portata di mano
Ho pensieri importanti parcheggiati in un angolo
Aspettano me
Ho parole scadenti perdenti vicino a me
Dietro la porta di casa mia
C'è la polvere dei miei ritorni della mia strada
C'è l'ombra della mia anima
Sempre attenta ovunque vada
C'è un tempo preciso un momento anche per te
Dietro la porta di casa cosa c'è
Ci sono novità ci sono notti
Che per niente al mondo cambierei
Ci sono novità e tutto quello che ci porterà
Questo vivere appesi coi denti
Per una faccia migliore
Questo vivere fuori dai tempi
Aspettando per ore
Ci sono novità ci sono notti
Che per niente al mondo perderei
Ci sono novità e tutto quello che ci porterà
Questo gran consumarsi di mani
Giocando carte migliori
Questo leggere sempre le mani
E cercarne i colori
Dietro la porta di casa mia
Ho un tappeto di tutte le stelle del cielo
E i tuoi occhi segretamente nascosti
Rinchiusi per me
C'è un leggero passo di vento che qui non c'è
Vedessi di notte quando danza per me
Ci sono novità ci sono notti
Che per niente al mondo cambierei
Ci sono novità e tutto quello che ci porterà
Questo stare leggeri e presenti
Cantando fuori dal coro
Queste voci poco distanti fuori dal coro
Ci sono novità ci sono notti
Che per niente al mondo perderei
E la curiosità e tutto quello che ci porterà
Ad aprire la porta ad ogni novità
Consumandone poco per volta
Per quello che verrà
Per quello che verrà.

3) Gli Amori Diversi (Grazia Di Michele - Rossana Casale)

Sono gli amori insensati
a dare un senso alla vita
a questa musica fragile
tra le tue dita
a queste dolci oscenità
in una notte che ci somiglia
a questo cercare rime
e rubarle tra le tue ciglia
tra le tue ciglia
Sono gli amori insondabili
a rivelarci la vita
questo cercarsi per sempre
questa sorpresa infinita
le tue lame di verità
e il manto gelido d'inverno
che ti porti sulle spalle
e che ti fa scappare
da un sogno così bello
Sono gli amori diversi
quelli che restano dentro
e che vorresti cullare
sentirli cantare
e fermarli nel tempo
sono gli amori più intensi
quelli che restano dentro
e non riesci a scordare
e che fanno più male
gli amori come te
Sono gli amori improvvisi
ad indicarci la strada
in quella buia tempesta
di desiderio e di attesa
a farci brillare gli occhi
di quella luce così vera
e a sussurrare parole
al fuoco dell'intesa
al fuoco dell'intesa
Sono gli amori diversi
quelli che restano dentro
e che vorresti cullare
sentirli cantare
e fermarli nel tempo
sono gli amori più intensi
quelli che restano dentro
e non riesci a scordare
e che fanno più male
gli amori come te.

Categoria giovani:

La Solitudine (Laura Pausini)

Marco se n'è andato e non ritorna più
E il treno delle 7:30 senza lui
È un cuore di metallo senza l'anima
Nel freddo del mattino grigio di città
A scuola il banco è vuoto, Marco è dentro me
È dolce il suo respiro fra i pensieri miei
Distanze enormi sembrano dividerci
Ma il cuore batte forte dentro me
Chissà se tu mi penserai
Se con i tuoi non parli mai
Se ti nascondi come me
Sfuggi gli sguardi e te ne stai
Rinchiuso in camera e non vuoi mangiare
Stringi forte al te il cuscino
Piangi non lo sai
Quanto altro male ti farà la solitudine
Marco nel mio diario ho una fotografia
Hai gli occhi di bambino un poco timido
La stringo forte al cuore e sento che ci sei
Fra i compiti d'inglese e matematica
Tuo padre e i suoi consigli che monotonia
Lui con il suo lavoro ti ha portato via
Di certo il tuo parere non l' ha chiesto mai
Ha detto 'un giorno tu mi capirai
Chissà se tu mi penserai
Se con gli amici parlerai
Per non soffrire più per me
Ma non è facile lo sai
A scuola non ne posso più
E i pomeriggi senza te
Studiare è inutile tutte le idee
Si affollano su te
Non è possibile dividere
La vita di noi due
Ti prego aspettami amore mio
Ma illuderti non so
La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
È l'inquietudine di vivere
La vita senza te
Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
La storia di noi due.

Ma Non Ho Più La Mia Città (Gerardina Trovato)

Venne il giorno che le dissi: tu Catania non mi basti,
dei miei sogni che ne hai fatto? Me li hai chiusi in un cassetto.
E sognavo di partire, di trovarmi in un bel posto
per potere riaprire quel cassetto ormai nascosto,
chiuso con delle catene, pieno ormai di ragnatele.
Mi dicevi, da bambina: "guarda sempre quelle stelle,
basta, sai, vederne una che va giù, tutto s'avvera".
Quante stelle avrò contato, quante ne ho viste cadere,
ma l'America è lontana, ma l'America... l'America...
Era questo, sai, il mio sogno, di volare su New York.
E adesso sto cantando,
e ancora sto sognando,
ma sempre dalla mia città.
Non è cambiato niente,
tutte le notti aspetto ancora una stella cadente.
E così presi quel treno, mi fottevo di paura,
mi portai solo il cassetto pieno ormai di ragnatele,
e così arrivai in quel posto fatto tutto di motori,
mi mancava la mia spiaggia, mi mancava la tua faccia
che ogni notte mi portava a guardare i pescatori.
E adesso sto cantando,
e ancora sto sognando,
ma non ho più la mia città.
Non è cambiato niente,
tutte le notti aspetto
ancora una stella cadente.
E adesso sto cantando,
e ancora sto sognando,
ma non ho più la mia città.
Dove vivo non c'è il mare, sulle case sempre neve,
solo nebbia e vento freddo, sopra il grano scende pioggia,
ma le strade sono bianche, non c'è terra e non c'è sangue.
Penso ancora alle parole scritte in alto sul giornale:
"chi non ha paura di morire muore una volta sola".
E adesso sto cantando,
e ancora sto sognando,
ma non ho più la mia città.
Non è cambiato niente,
tutte le notti aspetto ancora una stella cadente.
E adesso sto cantando,
e ancora sto sognando,
ma non ho più la mia città.

In Te (Nek)

Risalirò col suo peso sul petto
come una carpa il fiume
mi spalmerò sulla faccia il rossetto
per farlo ridere
per lui poi comprerò
sacchetti di popcorn
potrà spargerli in macchina
per lui non fumerò
a quattro zampe andrò
e lo aiuterò a crescere.
Lui vive in te
si muove in te
con mani cucciole
e' in te
respira in te gioca e non sa
che tu vuoi buttarlo via.
Gli taglierò una pistola di legno
gli insegnerò a parlare
Per lui mi cambierò, la notte ci sarò
perché non resti solo mai
per lui lavorerò, la moto venderò
e lo proteggerò aiutami.
Lui vive in te
Lui vive in te
o sta provandoci
e' in te, si scalda in te
dorme o chissà,
lui sta già ascoltandoci.
Lui si accuccerà
dai tuoi seni berrà
con i pugni vicini
tra noi dormirà
un po' scalcerà
saremo i cuscini noi due.
il figlio che non vuoi
e' già con noi.
Lui vive in te
si culla in te
con i tuoi battiti
e' in te
lui nuota in te
gioca chissà...
e' lui il figlio che non vuoi.
Rispondi

Torna a “Sanremo è Sanremo”