Costellazioni Australi

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Costellazioni Australi

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[align=center]ALTARE[/align]

[align=center]Immagine[/align]

La costellazione rappresenta l'altare davanti al quale gli dei giurarono solennemente di portarsi reciproco soccorso prima di scendere in battaglia contro i Titani. I Titani erano esseri giganteschi, nati dall'unione di Urano (il cielo) e Gea (la terra): uno di loro, Crono, era il padre di Zeus e di molti altri dei. Dopo la vittoria degli dei, i Titani vennero imprigionati nelle profondità del Tartaro, rinchiusi da enormi porte di bronzo.

Il nome originario deriva dall ' altare dedicato al Centauro Chirone, designato dagli antichi come la più saggia creatura terrestre, metà uomo e metà cavallo. Alcuni lo indicano come quello su cui Zeus ( Giove ) e gli altri dei giurarono fedeltà prima di scatenare la guerra contro il padre Crono ( Saturno ) ed i suoi fratelli, i Titani. Crono aveva cercato di disfarsi dei propri figli ingoiandoli uno dopo l ' altro, perchè un oracolo aveva predetto che sarebbe stato detronizzato da uno di loro. La moglie Rea però riuscì a salvare e nascondere il neonato Zeus dando da mangiare a Crono un sasso avvolto in fasce. Zeus, cresciuto, detronizzò il padre, prese il suo posto e gli fece vomitare le figlie ed i figli : Estia ( Vesta ), Demetra ( Cerere ), Era ( Giunone ), Ades ( Plutone ), Poseidone ( Nettuno ) . Con il loro aiuto ed insieme ai Ciclopi combatté e riuscì a sconfiggere gli altri Titani, precipitandoli, assieme al padre Crono, nel Tartaro. Gli dei poi si divisero l ' Universo : a Zeus toccò il cielo, Ades divenne il padrone dell ' oltretomba e Poseidone dei mari. In segno di perenne gratitudine ed in ricordo della vittoria sui Titani, Zeus pose in cielo la costellazione dell ' altare .

Costellazione poco evidente posta presso la coda dello Scorpione.
Non visibile alla nostra latitudine.
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[align=center]BULINO[/align]

[align=center]Immagine[/align]

La costellazione fu disegnata da Nicolas Louis de La Caille nel 1756. Rappresenta due bulini incrociati, cioè due piccoli arnesi usati per intagliare il legno, la pietra, il cuoio, i metalli.
Debole e poco estesa costellazione situata presso Eridano. Visibile in inverno.
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[align=center]BUSSOLA[/align]

[align=center]Immagine[/align]

La costellazione fu disegnata da Nicolas Louis de La Caille nel 1756. Rappresenta la bussola magnetica usata dai marinai.
Debole e poco estesa costellazione posta accanto al gruppo di costellazioni che un tempo disegnavano la Nave Argo. Visibile in primavera.

Il corpo celeste più importante che compone la costellazione è:

- T Pyxis è una stella nova ricorrente ovvero una stella soggetta a continue espulsioni dei suoi strati più esterni. Dal 1890 si sono già osservate ben sei di queste "esplosioni".
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[align=center]CAMALEONTE[/align]

[align=center]Immagine[/align]

La costellazione fu disegnata dai navigatori olandesi Pieter Dirkszoon Keyser e Frederik de Houtman sul finire del XVI secolo. Rappresenta l'animale esotico di cui porta il nome.
Piccola costellazione vicina al Polo Sud Celeste. Non visibile alla nostra latitudine.

L'oggetto più importante che compone la costellazione è:

- Delta Chamaleontis, stella doppia che fra circa 2000 anni sarà molto prossima al Polo Celeste Sud per il fenomeno della precessione.
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[align=center]CARENA[/align]

[align=center]Immagine[/align]

La costellazione rappresenta la carena della galera a cinquanta remi sulla quale Giasone e gli Argonauti salparono per andare in Colchide e impadronirsi del vello d'oro (vedi la mitologia dell'Aries). La costruzione della nave fu opera di Argo, dal quale essa prese il nome.
La storia dell'avventuroso viaggio fino in Colchide, attraverso il Bosforo e il Mar Nero, è narrata dal poeta ellenistico Apollonio Rodio nelle sue Argonautiche. Dopo aver preso il mare, la prima sosta dei cinquanta eroi è all'isola di Lemno; le donne del luogo, che avevano ucciso tutti i loro mariti, propongono ai nuovi venuti di prendere il loro posto: essi non disdegnano di trascorrere alcuni giorni in dilettevole compagnia, ma infine riprendono il viaggio. Successivamente gli Argonauti, ormai in prossimità del Bosforo, liberano il vecchio cieco Fineo dal flagello delle Arpie, che gli rubano e insozzano il cibo; in segno di gratitudine egli predice loro le avventure che li attendono e gli espedienti per superarle. La nave può così superare il pericoloso passaggio delle Simplegadi, le rupi mobili che frantumano tutto ciò che passi in mezzo a loro. Giunti in Colchide e impadronitisi del vello d'oro grazie all'aiuto di Medea, gli Argonauti affrontano il viaggio di ritorno, che però segue un itinerario diverso da quello dell'andata. La nave Argo risale il Danubio, quindi passa nel Rodano, e da questo giunge nel Tirreno; altre prove attendono gli eroi, che rivisitano i luoghi in cui la tradizione collocava le peripezie di Ulisse: Circe, le Sirene, Scilla e Cariddi, l'isola dei Feaci. Infine, dopo qualche altra avventura, la spedizione può fare felice ritorno sulle coste della Grecia.

Bella costellazione del gruppo della Nave Argo, insieme alla Poppa e alla Vela. Non visibile alla nostra latitudine.

I corpi celesti più importanti che compongono la costellazione sono:

- Alfa Carinae, nota come Canopo, è la seconda stella in apparenza più luminosa del cielo e dista solo 116 anni luce.

- Eta Carinae, stella dalla luminosità variabile che nel 1843 divenne tanto luminosa da essere seconda solo alla stella Sirio. Il residuo di tale esplosione ha creato la Nebulosa Homunculus.
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[align=center]CENTAURO[/align]

[align=center]Immagine[/align]

Fa parte delle costellazioni originali, definite da Tolomeo. Figlio di Crono e della ninfa Fillira che il dio aveva rapito e sedotto, il famoso Centauro Chirone viene rappresentato da questo gruppo di stelle. Metà uomo e metà cavallo, egli è uno dei personaggi ricorrenti nella mitologia greca per la sua grande saggezza e sapienza. Fu anche l'inventore della medicina e da lui Asclepio (Esculapio) apprese quest'arte. A differenza degli altri centauri, brutali e di fattezze mostruose, divenne maestro di molti eroi tra i quali Giasone, Achille, Teseo, Castore, Polluce ed Eracle (Ercole). Durante una cena a cui era stato invitato, fu ferito accidentalmente da Eracle al ginocchio con una freccia avvelenata con il sangue dell'Idra di Lerna. Chirone in preda a grandi sofferenze, ma senza alcuna possibilità di morire poiché era un essere immortale pregò Zeus (Giove) di mettere fine al suo dolore. Zeus acconsentì a trasferire la sua immortalità a Prometeo permettendo così a Chirone di morire e per ringraziarlo di tutto il bene che aveva fatto in vita lo collocò tra le stelle.

Bella costellazione le cui stelle disegnano in modo evidente la figura del centauro. Visibile in parte dalla nostra latitudine in inizio estate.

I corpi celesti più importanti che compongono la costellazione sono:

- Alpha Centauri è in realtà un sistema di tre stelle. Tra queste tre va citata Proxima Centauri, così chiamata perché dista dal Sole solo 4,2 anni luce e risulta essere la stella a noi più vicina.

- Omega Centauri, l'ammasso globulare più luminoso del cielo ed anche uno dei più vicini distando solo 16.000 anni luce dal Sole.

- Centaurus A, estesa galassia attiva che risulta essere una delle più intense sorgenti di onde radio e raggi X.
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[align=center]COLOMBA[/align]

[align=center]Immagine[/align]

La Colomba fa parte delle cosiddette costellazioni "moderne": è stata infatti introdotta da Royer nel 1679. Rappresenta la colomba liberata da Noè al termine del diluvio universale.

Piccola costellazione nei pressi del Cane Maggiore e della Carena. Visibile in inizio primavera.
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[align=center]COMPASSO[/align]

[align=center]Immagine[/align]

La costellazione fu disegnata da Nicolas Louis de La Caille nel 1756. Rappresenta lo strumento usato da cartografi e navigatori.

Piccola costellazione situata tra il Centauro ed il Triangolo Australe. Non visibile alla nostra latitudine.
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[align=center]CORONA AUSTRALE[/align]

[align=center]Immagine[/align]

Igino racconta che questa costellazione rappresenta la corona di mirto che Dioniso lasciò nell'Ade, il regno dei morti, in segno di gratitudine per gli dei inferi, i quali gli avevano restituito la madre.

Piccola costellazione prossima al Sagittario e dalla forma ad arco. Visibile in fine estate.
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[align=center]CROCE DEL SUD[/align]

[align=center]Immagine[/align]

Anche i Greci conoscevano la Croce del Sud, ma essi consideravano le sue stelle parte delle zampe posteriori del Centaurus. Fu probabilmente il navigatore italiano Andrea Corsali a descriverla per la prima volta, nel 1516: la Crux, egli scrisse, è così leggiadra e bella che nessun altro segno celeste può esservi paragonato. La croce venne usata dai naviganti per individuare il polo sud celeste, e gli astronomi la considerarono come costellazione a sé stante a partire dalla fine del XVI secolo.

La meno estesa delle costellazioni ma alquanto luminosa, le cui quattro stelle più splendenti disegnano una croce allungata. Si trova proprio sotto le zampe del Centauro. Non visibile alla nostra latitudine.

L'oggetto più importante che compone la costellazione è:

- Alfa Crucis, detta Acrux, è la quattordicesima stella apparentemente più luminosa del cielo. In realtà risulta essere una doppia.
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[align=center]PESCE DORATO[/align]

[align=center]Immagine[/align]

La costellazione fu disegnata dai navigatori olandesi Pieter Dirkszoon Keyser e Frederik de Houtman sul finire del XVI secolo. Nell'atlante celeste di Johann Bode è chiamata anche Xiphias, cioè Pesce spada.

Costellazione non molto estesa situata tra il Pittore ed il Reticolo. Non visibile alla nostra latitudine.

Dentro i confini di questa costellazione è racchiusa parte della Grande Nube di Magellano. Dista circa 180.000 anni luce ed è una delle due galassie satelliti della nostra galassia, la Via Lattea.
Dentro la Grande Nube si trova una delle più grande nebulose note, la Nebulosa Tarantola. Al suo centro si trova un ammasso di stelle supergiganti.
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[align=center]FENICE[/align]

[align=center]Immagine[/align]

La costellazione fu disegnata dai navigatori olandesi Pieter Dirkszoon Keyser e Frederik de Houtman sul finire del XVI secolo. Rappresenta il mitico uccello che dopo aver vissuto cinquecento anni nutrendosi di incenso e amomo, si costruisce un nido di cannella e incenso nel quale si lascia morire: ma dal suo corpo nasce una piccola fenice, destinata a vivere altrettanti anni.

Costellazione mediamente estesa e posta vicino alla luminosa stella alfa della costellazione Eridano. Visibile alla nostra latitudine in parte in inverno.
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[align=center]FORNACE[/align]

[align=center]Immagine[/align]

Questa piccola costellazione di 400 gradi quadrati è stata creata da La Caille nel 1752, riunendo un gruppo abbastanza insignificante di stelline di 4a e 5a grandezza, col nome di Fornello Chimico allo scopo, senza dubbio nobile, di esaltare l'opera dell'uomo. Possiamo riscontrare altri esempi di questo tipo nel Microscopio, nello Scultore e nel Bulino dello Scultore (Caelum). In particolare, La Caille aveva voluto dedicare questo nuovo simbolo celeste all'amico Lavoisier, lo scienziato che per primo confutò la teoria del flogisto gettando così le basi della chimica moderna. Nell'atlante di Johann Bode era indicata con il nome di Apparatus Chemicus.

Debole costellazione per lo più avvolta dalla figura disegnata dalle stelle della costellazione Eridano. Visibile in inverno.

Il corpo celeste più importante che compone la costellazione è:

- Sistema della Fornace, un sistema stellare molto più grande di un ammasso globulare ma molto più piccolo di una galassia ellittica. Dista circa mezzo milione di anni luce.
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[align=center]GRU[/align]

[align=center]Immagine[/align]

La costellazione fu disegnata dai navigatori olandesi Pieter Dirkszoon Keyser e Frederik de Houtman sul finire del XVI secolo. In un mappamondo celeste di Petrus Plancius le fu dato il nome di Phoenicopterus.
Il nome di alpha Gruis, Al Na'ir, deriva dall'arabo e significa "brillante coda del pesce": gli arabi, infatti, avevano esteso la coda del Piscis Austrinus fino a questa zona celeste.

Costellazione ben delineata dalle sue stelle che ci appaiono particolarmente luminose. La forma può ricordare quella di una gru in volo con il collo allungato. Visibile in autunno.
Ultima modifica di Misscoty il gio apr 12, 2007 4:33 pm, modificato 1 volta in totale.
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[align=center]IDRA AUSTRALE[/align]

[align=center]Immagine[/align]

Costellazione disegnata dai navigatori olandesi P. Keyser e F. de Houtman alla fine del 1500. Piccola costellazione poco evidente vicina al Polo Sud Celeste. Non visibile alle nostre latitudini.
Ultima modifica di Misscoty il mar apr 24, 2007 3:46 pm, modificato 2 volte in totale.
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