Costellazioni equatoriali

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[align=center]ERIDANO[/align]

[align=center]Immagine[/align]

Anticamente si riteneva che un grande fiume sfociasse direttamente nel Mare Oceano che abbracciava tutte le terre emerse: tale fiume veniva chiamato Eridanus.
Il fiume Eridanus è menzionato nella storia di Fetonte, il figlio del dio del Sole, Elio, il quale aveva il compito di condurre ogni giorno il carro del Sole attraverso il cielo. Fetonte chiese al padre di poter guidare il cocchio solare per un giorno: Elio, seppur riluttante, accettò di esaudire il suo desiderio. Ma il giovane inesperto non riuscì a controllare i cavalli divini, che si allontanarono dalla strada consueta.

La corsa di Fetonte nel cielo è descritta ampiamente da Ovidio nelle Metamorphoses (libro II, vv. 1-332). Il cocchio del Sole andò a riscaldare l'Ursa Maior che cercò invano refrigerio nel mare, con il suo calore risvegliò il Draco prima inerte, fece fuggire sconvolto il Bootes; e quando giunse presso la costellazione dello Scorpius, Fetonte ebbe paura delle sue chele e della sua coda velenosa, e lasciò cadere le redini. I cavalli si diressero allora verso il basso e la Terra venne riarsa: fu così che la Libia diventò un deserto, la pelle degli Etiopi si fece nera e molti mari si prosciugarono. Per porre termine a tali disastri, Zeus colpì Fetonte con la sua folgore, facendolo precipitare nell'Eridanus, dove morì.

Lunga costellazione che si estende da Orione sino al Tucano. Visibile in inverno.
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[align=center]GEMELLI[/align]

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Intorno alle vicende dei gemelli Dioscuri, Castore e Polluce, esiste una leggenda particolarmente strana: Zeus si invaghì di Leda, moglie di Tindaro, re di Lacedemone, e si unì a lei sotto forma di cigno, facendole generare due uova. Da uno nacquero, nelle vicinanze di Sparta, i gemelli Polluce ed Elena, dall'altro Castore e Clitennestra. Questi ultimi, tuttavia, erano figli di Tindaro, che si unì a Leda dopo gli amori di questa con Zeus. Pertanto Polluce, figlio del dio, era immortale, a differenza del fratello "umano". Erano eroi spartani per eccellenza, di cui il primo indomito pugilatore, mentre il secondo era un intrepido guerriero.
Combatterono contro l'ateniese Teseo, aiutarono in più occasioni Giasone e parteciparono alla spedizione degli Argonauti. Per aver placato una tempesta in quella circostanza, furono considerati protettori dei naviganti. Seconda una versione della leggenda, i due gemelli - invitati alle nozze delle figlie di Leucippo - rapirono le ragazze; nella lotta che ne derivò, Castore rimase ucciso e scese negli Inferi. Polluce, ferito, fu portato in cielo da Zeus ma, non volendo separarsi dall'amato fratello, chiese a Zeus di liberarlo dall'immortalità per potersi riunire a Castore. Commosso, Zeus concesse loro di restare insieme, un giorno negli Inferi e un giorno tra gli dei. Successivamente, come premio per tale amore fraterno, portò entrambi nei cieli, sotto forma di costellazione.

Prominente costellazione zodiacale dalla forma rettangolare. Visibile in inverno/inizio primavera.

Gli oggetti più importanti che compongono la costellazione sono:

- Alpha Geminorum, ovvero Castore, è la ventitreesima stella in apparenza più luminosa del cielo ed è un sistema triplo ovvero un sistema composto da tre stelle legate gravitazionalmente tra loro.

- Beta Geminorum, ovvero Polluce, è la diciasettesima stella in apparenza più luminosa del cielo.

- Delta Geminorum è una stella doppia ma occorre un buon telescopio per vederne la compagna.

- M35 è un ammasso aperto contenente circa 120 stelle ed è relativamente vicino, solo 2.200 anni luce da noi.
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[align=center]IDRA[/align]

[align=center]Immagine[/align]

L'Idra era un serpente d'acqua a molte teste che viveva nelle paludi di Lerna. La seconda fatica di Ercole consisteva nell'uccidere questo mostro; ma al posto di ogni testa tagliata ne ricrescevano due.
Ercole si accorse allora che tagliando una testa e cauterizzando la ferita con la fiamma di una torcia, le teste non potevano più ricrescere e così fece sino a rimanere con l'ultima testa, dotata di immortalità.
Prontamente Ercole la recise e subito la imprigionò sotto una grossa roccia.

È una delle più estese costellazioni cominciando dal Cane Minore, passando vicino il Corvo e la Vergine, e finendo poco prima della Bilancia. Visibile in primavera.
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[align=center]LEONE[/align]

[align=center]Immagine[/align]

Nella mitologia greca rappresenta il leone feroce che nella città di Nemea, a circa 25 Km da Corinto, in Argolide, distruggeva ogni cosa e chiunque incontrasse. Secondo una versione, il leone è nato da Tifone e da Echidera, mentre secondo un’altra, è nato dalla Chimera. Fu sconfitto da Ercole in una delle sue dodici fatiche. Ercole lo strozzò con le mani, si rivestì della sua pelle, mentre la testa gli servì da elmo.

Costellazione zodiacale tra le più evidenti, è una delle poche ad avere una forma che richiama l'animale mitologico che intende rappresentare. Visibile in primavera.

Gli oggetti più importanti che compongono la costellazione sono:

- Alpha Leonis, nota come Regolo, è in realtà una stella doppia; dista solo 84 anni luce e giace molto vicina all'eclittica tanto da essere occasionalmente occultata dalla Luna.

- Gamma Leonis è un'altra stella doppia la cui stella più piccola risulta visibile anche con un piccolo telescopio.

- M65, M66, M95, M96 sono quattro galassie a spirale appartenenti all'Ammasso di Galassie del Leone, ammasso distante circa 29 milioni di anni luce.
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[align=center]LEPRE[/align]

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Igino racconta che un tempo l'isola di Laro era priva di lepri, finché alcuni abitanti cominciarono ad allevarne alcuni esemplari. Ben presto, però, l'isola fu invasa da centinaia di questi animali assai prolifici, che arrecavano gravi danni ai campi coltivati: gli abitanti di Laro, quindi, unirono i loro sforzi fino a quando riuscirono ad eliminare tutte le lepri dalla loro isola. E per ricordare in perpetuo che anche una cosa buona, se eccessiva, può portare danno, disegnarono una lepre in cielo.

Piccola costellazione posta immediatamente sotto Orione e molto vicina lla Via Lattea. Visibile in inverno.

L'oggetto più importante che compone la costellazione è:

- M79 è un ammasso globulare piccolo e abbastanza debole in luminosità a causa della sua distanza di circa 50.000 anni luce.
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[align=center]OFIUCO[/align]

[align=center]Immagine[/align]

Rappresenta Asclepio (Esculapio), il figlio di Apollo e di Coronide che fu allevato dal centauro Chirone. Secondo il mito, Asclepio aveva imparato da un serpente a sfruttare le proprietà curative delle piante. Le sue capacità di medico gli permisero non solo di curare i malati, ma anche di resuscitare i morti. Zeus lo eliminò con un fulmine perché temeva lo spopolamento dell'Ade. Apollo allora per vendicare il figlio uccise i Ciclopi, colpevoli di aver fabbricato le folgori del re dell'Olimpo. Alla sua morte Asclepio ricevette onori divini ed in suo onore vennero edificati molti templi. In seguito Zeus, riconoscendone le sue capacità di guaritore, lo collocò nel cielo insieme al suo serpente. La serpe è rimasta tuttora come simbolo della professione medica.

Si tratta di una "doppia" costellazione, l'Ofiuco più il Serpente, alquanto estesa. Le stelle dell'Ofiuco disegnano la figura di una casa rispetto alla quale le stelle del Serpente si estendono ad Est, creandone la coda, e ad Ovest, creandone la testa e per questo è detta anche "Serpentario". Visibile in estate.

Questa zona è ricca di ammassi globulari osservabili con un semplice binocolo:

- M9 si trova abbastanza vicino al centro della nostra galassia, solo 7.500 anni luce.

- M10 e M12 distano da noi circa 20.000 anni luce.

- M14 si trova oltre il centro galattico a circa 70.000 anni luce di distanza.

- M5 è uno dei più affascinanti ammassi globulari; composto da circa un milione di stelle è lontano ben 10 miliardi di anni luce.
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[align=center]ORIONE[/align]

[align=center]Immagine[/align]

Secondo una versione del mito, Orione si era innamorato di Artemide, da lei corrisposto contro la volontà del fratello Apollo. Per porre fine al loro legame, il dio sfidò la sorella, dea della caccia, a colpire un oggetto che affiorava in mare. Artemide scagliò il suo dardo infallibile e colse in pieno l'oggetto che si rivelò essere la testa di Orione. Affranta dal dolore per aver perso l'amato, Artemide ottenne da Zeus che Orione diventasse la costellazione più bella del cielo.

Forse la più bella tra le costellazioni, sicuramente tra le più facili da individuare. È abbastanza evidente la figura del cacciatore con lo scudo e il bastone pronto a colpire il Toro, la cintura e la spada appesa a quest'ultima. Ai suoi piedi si trovano le costellazioni rappresentanti i suoi due cani da caccia favoriti, il Cane Maggiore ed il Cane Minore. Visibile in inverno/inizio primavera.

Gli oggetti più importanti che compongono la costellazione sono:

- Alpha Orionis, ovvero Betelgeuse, marca la parte iniziale del braccio destro di Orione. Betelgeuse è una stella pulsante di grande massa distante 590 anni luce; le sue pulsazioni, il cui periodo è di quasi 6 anni, causano una notevole variazione nella sua luminosita`.

- Beta Orionis, ovvero Rigel, marca il ginocchio sinistro di Orione ed è una delle stelle più brillanti tra quelle conosciute (è la sesta più luminosa). Attualmente Rigel è luminosa quanto Betelgeuse al suo massimo nonostante disti da noi quasi il doppio (900 anni luce); questo perché è una stella ancora giovane. Rigel è in realtà una stella doppia ma la compagna non è facilmente visibile a causa della grande brillantezza di Rigel.

- Gamma Orionis, nota come Bellatrix, marca la spalla destra di Orione; dista da noi la metà di Rigel ma è 25 volte meno luminosa di quest'ultima.

- M42, ovvero la spettacolare Nebulosa di Orione, posta proprio in mezzo alla spada del grande cacciatore e visibile ad occhio nudo. Questa nebulosa dista 1.630 anni luce ed ha un diametro di 100 anni luce. Si tratta di una complessa massa di idrogeno gassoso al cui centro si trovano giovani stelle la cui luce illumina il gas circostante rendendo così visibile l'intera nebulosa.

- M78 è un'altra nebulosa, dal colore bluastro ed illuminata dalla luce emessa dalle stelle che si trovano in tale area.

- La Nebulosa Testa di Cavallo, così chiamata poichè la sua parte più scura sembra disegnare la testa di questo animale. Purtroppo questa splendida nebulosa non è visibile ad occhio nudo.
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[align=center]PEGASO[/align]

[align=center]Immagine[/align]

Compare in numerose leggende: Perseo lo cavalcava quando andò a liberare Andromeda dallo scoglio su cui era stata esposta in sacrificio ad un mostro marino. In seguito fu trovato da Bellerofonte, l'eroe nazionale di Corinto, che lo domò e con lui partecipò a gloriose imprese.
Questi era figlio di Poseidone e di una figlia del re di Megara, sul cui nome le versioni sono diverse. Avendo ucciso accidentalmente un uomo, dovette lasciare la sua città e andare dal re Preto perché lo purificasse. La moglie di questi si innamorò di lui e, essendo stata rifiutata, raccontò al marito di essere stata insidiata. Re Preto, non volendo vendicarsi personalmente, perché non era permesso uccidere il proprio ospite, lo mandò dal suocero Iobate con un messaggio, nel quale gli si chiedeva di uccidere il latore della missiva.
Letta la lettera, Iobate chiese a Bellerofonte di uccidere la Chimera, un mostro metà leone, metà drago, che sputava fiamme, convinto che ne sarebbe uscito sconfitto. Ma Bellerofonte montò il cavallo alato Pegaso, piombò dall'alto sulla Chimera e la uccise in un sol colpo. Iobate gli affidò allora una successione di altre imprese "impossibili", dalle quali l'eroe uscì vittorioso. Iobate si convinse quindi dell'innocenza dell'eroe e ne ammirò le qualità al punto da dargli in moglie la propria figlia. Inorgoglito, Bellerofonte volle salire all'Olimpo sul suo cavallo alato, ma fu precipitato sulla terra da Zeus, come castigo del suo peccato d'orgoglio.
Dopo la morte del padrone, Pegaso tornò sull'Olimpo, mettendosi al servizio di Zeus, al quale aveva portato il fulmine e, in segno di divina riconoscenza, fu trasformato in costellazione.

La figura di questa costellazione è dominata dal Grande Quadrato composto dalle tre stelle della costellazione che ci appaiono più luminose alle quali si aggiunge la stella Alpha di Andromeda. Visibile in autunno.

Il corpo celste più importante che compone la costellazione è:

- M15 è l'unico ammasso globulare luminoso contenuto in questa zona: è composto da oltre 200.000 stelle e dista circa 40.000 anni luce.
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[align=center]PESCI[/align]

[align=center]Immagine[/align]

Quando Zeus detronizzò il padre Crono, i Titani figli di Urano si opposero al sovvertimento ma furono sconfitti da Zeus il quale, con l'aiuto degli altri dei, dei Ciclopi e dei Giganti Centimani, li incatenò e li sprofondò nel Tartaro. Gea, dea della Terra e madre dei Titani, per vendicare i figli generò Tifone, mostro gigantesco tra tutti, e lo aizzò contro Zeus al fine di spodestarlo dal trono olimpico.
Gli dei, atterriti dalla forza e dalla brutalità di Tifone, presero a fuggire per ogni dove, assumendo la forma di animali diversi. Afrodite, dea della bellezza, si gettò nell'Eufrate con l'inseparabile figlio Eros, assumendo entrambi la forma di pesci, legati l'uno all'altro da un lungo nastro.
Da quel momento i pesci, consacrati ad Afrodite, furono accolti nei cieli in forma di costellazione, mentre Tifone, alla fine sconfitto da Zeus, fu precipato nei visceri della terra sotto l' Etna, da dove non ha cessato di emettere fiamme e fumo, in un eterno brontolio.

Debole ma estesa costellazione zodiacale a forma di ampia V con vertice nella stella in apparenza più luminosa. Visibile in autunno.

L'oggetto più importante che compone la costellazione è:

- M74 è una debole galassia a spirale dalle dimensioni simili alla nostra ma distante 30 milioni di anni luce; è proprio la sua grande distanza a renderla apparentemente così poco luminosa.
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[align=center]SAETTA (FRECCIA)[/align]

[align=center]Immagine[/align]

Gli autori antichi riportano almeno tre versioni riguardanti questa piccola costellazione.

Secondo Eratostene, si tratta della freccia usata da Apollo per uccidere i Ciclopi che avevano fabbricato la folgore con la quale Zeus aveva colpito a morte suo figlio Asclepio.
Per Igino, invece, la freccia è quella con la quale Hercules uccise l'aquila che tormentava Prometeo. Quest'ultimo, reo di aver donato il fuoco agli uomini, era stato punito da Zeus in questo modo: era stato incatenato sul Caucaso, dove ogni giorno un'aquila gli divorava il fegato, che essendo immortale ricresceva durante la notte.
Cesare Germanico, infine, sostiene che si tratta della freccia usata da Eros, dio dell'amore, per suscitare in Zeus la passione per Ganimede.

Stretta costellazione vicina al Cigno e posta in una ricca regione di stelle della Via Lattea. Visibile in estate.

Gli oggetti più importanti che compongono la costellazione sono:

- M71 è un piccolo ma luminoso ammasso globulare.

- M27, posta poco fuori il confine della costellazione e detta Nebulosa Dumbbell, è la seconda nebulosa planetaria piu` estesa conosciuta, con un diametro di circa 3 anni luce; al suo centro vi è una delle più calde nane bianche conosciute.
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[align=center]SAGITTARIO[/align]

[align=center]Immagine[/align]

Narra il mito che Crono, marito di Rea, per eludere la gelosia di quest'ultima, si tramutò in cavallo e rapì la ninfa Filira, nata da Oceano e Teti, da cui ebbe come figlio il centauro Chirone. Questi, immortale per dono divino, era di carattere mite, molto dotto ed esperto di medicina, ragione per la quale fu l'amato maestro di molti dei ed eroi.
Durante il combattimento contro i Giganti, Ercole accidentalmente si lasciò sfuggire una freccia, che si conficcò nel ginocchio del suo maestro, provocandogli irrimediabile atroce dolore, perché le sue frecce erano state intinte nel sangue avvelenato dell'Idra di Lerna.
Tra mille sofferenze Chirone si trascinò in una grotta, senza speranza di guarire né di morire; implorò allora Zeus di revocargli il dono dell'immortalità, e di restituire in cambio la libertà a Prometeo, che era stato condannato a rimanere incatenato in eterno nel Tartaro.
Poco dopo la morte di Chirone, per onorarne la saggezza e generosità, Zeus lo accolse nei cieli in forma di costellazione.
Una diversa versione del mito narra che Apollo, figlio di Zeus, aveva avuto un figlio, Asclepio - l'Esculapio romano, dio della medicina - da Coronide, figlia del re di Tessaglia, secondo la tradizione più accreditata. Il giovane, affidato dal padre al centauro Chirone, imparò la medicina e anche il modo per resuscitare i morti (cfr. la costellazione del Serpentario. Tuttavia, intimorito dalle conseguenze di tale potere, Zeus lo fulminò e Apollo, per vendicarne la morte, trafisse i Ciclopi - artefici delle saette di Zeus - con una freccia di grandezza smisurata. Poi la nascose nel tempio rotondo a lui dedicato, al centro della città degli Iperborei, popolo mitico collocato all'estremo nord, da dove soffia Borea. Era una freccia prodigiosa, che trasportò un Iperboreo in un viaggio attorno al mondo, fornendogli gli alimenti per sopravvivere nel lungo cammino. Successivamente la freccia volò in cielo e dette forma alla costellazione del Sagittario.

Costellazione zodiacale in direzione del centro della nostra galassia. Caratteristica la forma a teiera. Visibile in autunno.

Il Sagittario contiene una delle parti più luminose della Via Lattea, chiamata la Nube Stellare del Sagittario e composta di milioni di stelle la cui luce si mescola sino a creare l'effetto di questa immensa nube brillante. Dietro di essa si trova il centro della nostra Galassia.

Il Sagittario è la costellazione che contiene più oggetti di Messier in assoluto:

- M69, M54, M55, M70, M28, M75 sono tutti ammassi globulari che circondano il nucleo galattico.

- M22, in particolare, è tra i più grandi ammassi globulari conosciuti, con più di mezzo milione di stelle, ed è il terzo in ordine di luminosità apparente, grazie anche alla sua relativa vicinanza, solo 9.600 anni luce.

Anche le nebulose abbondano:

- M17, detta la Nebulosa Omega per la sua somiglianza con la lettera greca omega.

- M8, detta la Nebulosa della Laguna.

- M20, detta la Nebulosa a Trifide poiché strisce scure di polvere e gas la dividono in tre parti.

Tutte e tre distano circa 5.000 anni luce.

I rimanenti oggetti M (Messier) sono ammassi aperti che si confondono con le innumerevoli altre stelle che popolano questa regione.
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[align=center]SCORPIONE[/align]

[align=center]Immagine[/align]

Lo Scorpione è legato al mito di Orione, proprio come il Cancro a quello di Ercole. Orione era un cacciatore di forme gigantesche, forse figlio di Euriale e Poseidone, o forse - secondo alcuni mitografi - nato da Gaia, ossia la Terra, come quasi tutti i Giganti. Era bello, forte e sapeva camminare sulle acque, come Poseidone.
Un giorno fu chiamato da Enopione, re di Chio, a liberare l'isola dalle belve, e qui egli si innamorò di Merope, la figlia del Re. Rifiutato da questa, avendo forse tentato di molestarla, fu accecato da Enopione mentre dormiva sulla spiaggia. Si recò allora nella fucina di Efesto e lì si pose un bambino sulle spalle, il quale lo guidò fino all'Aurora che gli restituì la vista. Ella tuttavia si innamorò di lui e lo rapì, portandolo a Delo, dove Orione si invaghì di Artemide o forse di una sua ancella. Comunque, avendo tentato di prendere l'una o l'altra con la violenza, la Dea lo punì aizzandogli contro un immenso scorpione. Orione, morso nel tallone, morì e fu accolto nei cieli sotto forma di costellazione, e così pure lo scorpione, che Artemide volle immortalare in segno di gratitudine. Anche nei cieli la costellazione di Orione fugge in eterno da quella dello Scorpione che la insegue: poiché sono opposte, quando lo Scorpione sale ad Est per attaccare, Orione fugge verso Occidente per sparire.

Costellazione zodiacale adiacente al Sagittario. Visibile in estate.

Gli oggetti più importanti che compongono la costellazione sono:

- Alpha Scorpii, detta Antares, che individua il cuore dello Scorpione. Il pianeta Marte veniva chiamato dai greci Ares, in onore del loro dio della guerra; colpiti dalla somiglianza di colore e luminosità tra Ares e questa stella, le diedero allora il nome di Antares, "il rivale di Ares". Antares è la sedicesima stella più luminosa del cielo, dista 520 anni luce ed ha dimensioni notevoli; in realtà si tratta di una stella doppia.

- Beta Scorpii è anche una doppia, la cui compagna è ben visibile anche con un piccolo telescopio.

- Nu Scorpii è un'altra interessante stella doppia ed ognuna delle due componenti ha a sua volta una stella compagna; si tratta quindi di un sistema doppia-doppia.

- M4 è il più grande ed il più vicino ammasso globulare, distando circa 9.000 anni luce; è così esteso da essere spesso scambiato per un ammasso aperto.

- M80 è un altro ammasso globulare, molto più compresso rispetto ad M4 e distante 36.000 anni luce.

- M6 e M7 sono due tipici ammassi aperti; M7 è alquanto brillante grazie alla sua vicinanza, solo 800 anni luce, mentre M6 dista circa il doppio e risulta quindi meno spettacolare da osservare.
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[align=center]SCUDO[/align]

[align=center]Immagine[/align]

La costellazione venne disegnata nel 1684 da Johannes Hevelius. In origine prese il nome di Scutum Sobiescianum, in onore del re di Polonia Giovanni III Sobieski che salvò il Paese dall'invasione dei Turchi e dei Tartari. E' la sola costellazione tracciata per ragioni politiche ancora in uso.

È una delle più piccole costellazioni. Caratteristica la forma a rettangolo schiacciato. Visibile in estate.

Gli oggetti più importanti che compongono la costellazione sono:

- M11 è un ammasso aperto estremamente popolato ed è il vero pezzo forte di questa costellazione; dista 5.500 anni luce ed ha un'età di 500 milioni di anni, rendendolo uno tra i più vecchi ammassi aperti conosciuti.

- M26 è un altro ammasso aperto composto da poche stelle e considerevolmente meno luminoso di M11.
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[align=center]SERPENTE[/align]

[align=center]Immagine[/align]

Secondo la mitologia greca il Serpente avrebbe fornito ad Asclepio (Esculapio), che era identificato con il Serpentario, l'erba magica che permetteva di guarire i malati e resuscitare i morti. Infatti Asclepio lo aveva visto mentre posava l'erba su un serpente ucciso che poi era miracolosamente resuscitato.

E' l'unica costellazione ad essere spezzata in due parti non confinanti tra loro. La parte più occidentale è la testa del Serpente (Serpens Caput), mentre quella più orientale è la coda (Serpens Cauda). Le due parti di questa costellazione sono separate dall'Ofiuco o Serpentario. Entrambi i tronconi di questa costellazione sono a cavallo dell'equatore celeste. La testa del Serpente è preminentemente nel cielo boreale, mentre la coda nel cielo australe. Visibile in estate.

Nella testa del Serpente vi è un bell'ammasso globulare, M5. Nella coda invece si trova la nebulosa M16, detta "Nebulosa Aquila".
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[align=center]SESTANTE[/align]

[align=center]Immagine[/align]

Questa costellazione fu introdotta da Hevelius a fine Seicento per onorare lo strumento grazie a cui aveva potuto negli anni precedenti rilevare le posizioni delle stelle, e che era andato distrutto in un incendio. Secondo una tradizione vi è raffigurata Urania, la musa dell'astronomia.

Piccola e debole costellazione vicina al Leone. Visibile in primavera.

Il corpo celeste più importante che compone la costellazione é:

- NGC 3115, piccola galassia visibile con telescopi di media potenza.
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