Pinocchio perchè no

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juventina1978
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Pinocchio perchè no

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Pinocchio perchè no

Naso di legno, cuore di stagno,
burattino quando diventerai un bimbo come noi?
pan di mollica, scansafatica, dove vai?
sono un burattino e non mi fermo mai!
Con le mie scarpe di zuppa e pan bagnato
il vestitino di carta colorato
farò i dispetti a chi sarà cattivo
e sarò buono con chi mi dice: bravo!
Faccio festa per trenta giorni al mese
e il calendario per me lo sai non ha sorprese
Natale e Pasqua, Befana e Ferragosto
sempre domenica è per me
e se domenica non è
è festa uguale lo so
ma perchè per noi no?
che ne so...
Pinocchio ma dove vai?
Pinocchio che cosa fai?
Pinocchio la fantasia
è solo una bugia!
Son piccolino lo so ma m'intrufolo dappertutto
non ho paura però un pò me la faccio sotto
sono una peste, dei grandi me ne infischio
e un terremoto farò se no non provo gusto
Che confusione laggiù, spostatevi che m'impiccio
io mi diverto di più se termina in un pasticcio
a lavorare, a scrivere e a studiare
ci mando gli altri senza me
io sto in vacanza e sai perchè
un burattino non può
ma perchè lui non può?
perchè no...
Pinocchio ma dove vai?
Pinocchio che cosa fai?
Pinocchio la fantasia
è solo una bugia!
Natale e Pasqua, Befana e Ferragosto
sempre domenica è per me
e se domenica non è
è festa uguale lo so
ma perchè per noi no?
perchè no...
Naso di legno, cuore di stagno, burattino
quando diventerai un bimbo come noi?
pan di mollica, scansafatica, dove vai?
sono trottolino
sono piccolino
sono un burattino e non mi fermo mai!


Immagine

Storia : C'era una volta un falegname di nome Geppetto. Aveva costruito un burattino di legno e l'aveva chiamato Pinocchio. "Come sarebbe bello se fosse un bambino vero!" sospirò quando finì di dipingerlo. Quella notte, una buona fatina esaudì il suo desiderio. "Destati, legno inanimato, la vita io ti ho donato!" esclamò toccando Pinocchio con la bacchetta magica. "Pinocchio, dimostrati bravo, coraggioso, disinteressato," disse la Fata, "e un giorno sarai un bambino vero!" Poi, rivolta al Grillo Parlante: "Io ti nomino guida e consigliere di Pinocchio," aggiunse prima di svanire tra mille bagliori di luce. Figurarsi la gioia di Geppetto quando scoprì che il suo omettino di legno poteva muoversi e parlare! La mattina dopo lo mandò a scuola. "Addio figliolo, torna presto!" Pinocchio, disubbidiente, andò invece da Mangiafuoco, un burattinaio che promise di renderlo famoso. Si divertì molto a cantare e ballare con le altre marionette. Ma, finito lo spettacolo, Mangiafuoco lo chiuse in una gabbia. All'improvviso, ecco apparire la Fata Azzurra: "Perchè non sei andato a scuola?" gli chiese. Pinocchio rispose con una bugia e subito il suo naso cominciò a crescere... Solo quando disse la verità, la Fata lo liberò e il naso ritornò normale. Tornando a casa, Pinocchio vide una diligenza carica di ragazzi festanti. Il postiglione gli disse che era diretta al Paese dei Balocchi, dove i bambini potevano fare tutto quello che volevano. "Pinocchio, torna indietro!" lo rincorse il Grillo. Ma il burattino non lo ascoltò. Lì Pinocchio fece amicizia con Lucignolo: i due mangiavano dolci a più non posso e si divertivano moltissimo. Ma ben presto scoprirono che i ragazzi svogliati e maleducati che finivano in quel paese venivano tramutati in asinelli. Quando anche a lui spuntarono due orecchie lunghe e la coda, Pinocchio scappò disperato, seguito dal fedele amico Grillo. Insieme, tornarono poi alla casa di Geppetto, ma non trovarono nessuno. "Chissà che cosa gli sarà accaduto!" In quel momento, una colomba portò loro un messaggio: Geppetto, mentre cercava Pinocchio, era stato inghiottito da una balena e adesso era suo prigioniero. "Voglio salvarlo!" decise il burattino. Giunto al mare, si tuffò e sul fondo trovò il babbo nella pancia della balena. Ma come uscire di là? Accesero allora un gran fuoco: il fumo fece starnutire la balena, che spalancò la bocca. Pinocchio e Geppetto scapparono su una zattera. Il burattino aiutò il suo babbo a nuotare in mezzo alle altre onde: giunti a riva però, per il grande sforzo svenne. Addolorato, Geppetto lo portò a casa. Ma la Fata risvegliò Pinocchio e, come promesso, premiò il suo coraggio e la sua bontà trasformandolo in un bimbo vero!

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