Il Pendolino

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birillino8
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Il Pendolino

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Il Pendolino[/align]

Il pendolo risponde alle leggi della radioestesia, dal latino RADIUS=RAGGIO e dal greco AISTHESIS=SENSIBILITA’: “sensibilità alle radiazioni”.
Ci sono innumerevoli teorie su questo fenomeno, quelle che emergono maggiormente sono la radioestesia fisica e la radioestesia mentale:
-La linea di pensiero fisicista si basa sul principio che ogni corpo, oltre ad emettere le proprie radiazioni, viene colpito da tutte quelle emesse dai corpi che lo circondano, inoltre, il pendolo deve avere certe caratteristiche predefinite e precise per funzionare nel modo migliore.
-La teoria della Radioestesia mentale, invece, presuppone che l’operatore abbia un’attività dell’inconscio che lo aiuta a conoscere tutto ciò che gli interessa ma che, per vari motivi, non è ancora in grado di sapere, in questo caso tutte le operazioni meccaniche riguardanti il pendolo passano in secondo piano, in quanto l’elemento primario è la capacità mentale dell’operatore. In poche parole il pendolo viene considerato come un mezzo utile a far emergere nella persona le facoltà paranormali.
Sempre seguendo le indicazioni della seconda teoria, il pendolo non deve essere di un materiale specifico, ma deve essere il più personale possibile. Possiamo comprarlo seguendo le corrispondenze delle pietre, ma per quanto riguarda il dialogo radioestetico potremmo utilizzare anche un tappo di sughero appeso ad un filo, l’importante è che sia ben centrato in modo da non pendere da nessuna parte.

Il pendolo, come tutti gli strumenti divinatori, deve essere purificato e consacrato con i 4 elementi in luna piena.
La prima cosa da fare per utilizzare il pendolo è stabilire un contatto personale e privato con esso. Per questo si consiglia di tenerlo a contatto con la propria pelle e di farsi accompagnare nella quotidianità.
Va conservato in un sacchetto di tessuto naturale, preferibilmente scuro (per non far passare la luce).
Per un ciclo lunare intero (da luna piena a luna piena) è bene anche tenerlo nel letto durante la notte, il periodo nel quale l’inconscio è più attivo.
Le condizioni fisiche per utilizzare il pendolo devono essere di pulizia totale, è sempre bene purificarsi prima di cominciare la seduta, come per la meditazione, è bene non avere nessun restringimento o costrizione (reggiseno che tira, scarpe strette.. ) i capelli devono essere sciolti, è necessario togliersi oggetti metallici (anelli, orologi….)
A livello psichico, invece, è bene che non ci siano influenze derivate dal coinvolgimento emotivo, per riuscire è necessario acquisire una disciplina che consenta di arrivare al rilassamento fino a raggiungere il vuoto mentale.

CONSIGLI PER LA LETTURA

Non mettersi mai vicini a specchi che riflettono verso di voi.
Sedersi ad un tavolo, con i piedi appoggiati bene a terra e vicini, (mai accavallare le gambe) appoggiare sopra il gomito del braccio destro (o sinistro se si è mancini), l’altra mano chiusa a pugno senza stringere, prendere il filo del pendolo fra il pollice e l’indice (o il medio), stringere leggermente (mai nervosamente) il filo. (la figura deve ricordare una gru)
La lunghezza ideale del filo è quella che vi consente di tenere il pendolo a 3-4 cm di distanza dal tavolo. Ci sono degli orari favorevoli, l'alba e il tramonto in generale sono le migliori. Il cielo non deve mai essere limpido. Fare attenzione al vento e gli spifferi di aria
Le persone avverse sono refrattarie e influenzano negativamente la riuscita. La tensione prima del movimento arriverà dalla spalla, assecondare le vibrazioni e rimanere in attesa della risposta guardando il pendolo.
Il dialogo con il pendolo è personalissimo, bisogna stabilire un codice personale che permetta di interpretare le rotazioni o i movimenti lineari come risposte negative o positive. (Senso orario destrorso, senso antiorario sinistrorso, trasversali e longitudinali). In seguito si procederà attenendosi sempre al proprio codice.
Per fare questo dobbiamo chiedere al pendolo stesso di indicarci la risposta positiva, quella negativa e l’incertezza. E’ utilissimo tenere un diario dove si annoteranno tutte le domande e le risposte ottenute, per confrontarle in futuro. Per poter comunicare in maniera corretta dal pendolo e per ottenere risultati soddisfacenti bisogna imparare a porre al pendolo le domande giuste. Mai fare domande che possono avere più risposte o che possono lasciare dubbi, non fare mai due domande in una sola frase (Domani ci sarà il sole o pioverà?). Anche nell’uso stesso dei verbi bisogna fare attenzione a ciò che si esprime nella domanda.
Per imparare a fidarsi del pendolino, una volta stabilito il codice, dobbiamo porgli domande delle quali conosciamo esattamente la riposta, oppure domande delle quali possiamo in futuro verificare la risposta esattamente.

Utilizzo del pendolo per:
L’etica ci impone di non utilizzare il pendolo per ledere gli interessi altrui o violare i diritti della loro intimità.
1)Trovare oggetti in un ambiente circoscritto: con il pendolo in mano concentrarsi sull’oggetto da cercare, mettersi in un angolo della stanza e aspettare l’oscillazione, mettersi in un altro angolo e attendere l’oscillazione, le due linee rette si incontrano dove è l’oggetto nascosto.
2)Trovare oggetti all’esterno: il pendolo indicherà la direzione con i movimenti lineari, mentre a con la rotazione ellittica indicherà la distanza, più giri compie più ciò che si cerca è lontano.
3)Chiedere consigli su incantesimi e sui rituali: Chiedere al pendolo se gli ingredienti e gli strumenti sono quelli giusti da utilizzare, se il momento è adatto, in questo caso rispettare sempre la risposta, se capirà che non avete considerazione di lui non risponderà più nella maniera corretta.
4) Come oracolo: Un oracolo non è una predizione del futuro, ma un mezzo per chiedere consiglio al subconscio, per conoscersi e per sapere come vivere nel miglior modo possibile.
Non scavalcare mai la soglia della medianità. Non bisogna interrogare i defunti o gli spiriti.

Strumenti che si possono usare:
1)Quadranti: Si possono usare anche delle tavole radiestetiche, quadranti che riguardano vari argomenti per ottenere delle risposte a domande più ampie. Il quadrante è un cerchio diviso in spicchi dove verranno indicate le varie caratteristiche (tendenze caratteriali, lettere dell’alfabeto, mesi dell’anno….), si posiziona il pendolo al centro e si formula la domanda. Il pendolo non si fermerà su uno spicchio ma oscillerà verso quello giusto partendo dal centro.
2)Cartine geografiche: Sono molto utili per i rintracci.
3)Testimoni: Sono campioni di un oggetto che ci si propone di cercare. E’ un punto di riferimento che serve per sensibilizzare il pendolo e farlo entrare in sintonia con l’oggetto che si cerca.

Dopo ogni seduta va lavato con acqua e sapone neutro, visualizzando l’energia e la sporcizia che se ne vanno.
Non far toccare mai il pendolo da nessuno, si deve caricare solo di noi stessi.
Quando verifichiamo che la risposta non è esatta, dobbiamo interrogarci per prima cosa sulla correttezza della domanda posta, e riprovare, cercare di capire il motivo della risposta errata, se i motivi della richiesta sono onesti, forse dipende dal nostro stato fisico: eravamo forse stanchi? Abbiamo in qualche modo influito nella risposta? (autoinganno).
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