Piero Bigongiari
Inviato: gio ott 11, 2007 2:24 pm
[align=center]Piero Bigongiari
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Piero Bigongiari era nato a Navacchio, in provincia di Pisa,il 15 ottobre del 1914. Figlio di un capostazione delle ferrovie,
trascorse gli anni giovanili a Pistoia, dove la famiglia si era trasferita. La madre, Elvira Noccioli, era originaria della Lucchesia. Le
rotaie del treno furono il simbolo a cui Bigongiari associava la propria infanzia, soggetta ai continui trasferimenti della famiglia:
"Due idee parallele che vengono da lontano, che
nascono da un groviglio di altre idee tra loro
simili, idee che si associano, si distaccano, si
uniscono ad altre per poi divergere verso destini
paralleli, ma sempre diversi".
Prima attitudine espressiva del poeta fu la pittura: decine e decine di album riempiti da disegni. Poi la precoce passione per Conrad e il sogno di diventare marinaio. Verso i tredici anni l'incontro con la letteratura. Allora risiedeva a Pistoia dove scrisse le prime liriche, i primi racconti, le prose e gli aforismi che furono pubblicati molti anni dopo nel 1994; tra questi:
Il critico come scrittore (Edizioni del Battello Ebbro),
Giovinezza a Pistoia (Nuova Compagnia Editrice),
Il sole della sera (Passigh).
Il primo volume di Tutte le poesie (Le Lettere) copre un arco di tempo che va dal'33 al'63. Fin dai primi scritti emerge la tensione di Bigongiari a superare le contraddizioni nell'orizzonte cristiano della carità "Non sono un cattolico praticante diceva, "sono uno che cerca di conquistarsi la fede ogni giorno, perché la fede non è un'assicurazione sulla vita".
Bigongiari si laureò a Firenze con una tesi sulla lirica di Leopardi. Ai tempi degli studi universitari passava le serate a discutere con Luzi, Parronchi, Baldi, Macrì, Traverso, Berti, Landolfi e Agnoletti. Tra una discussione e l'altra nacquero il primo ermetismo e la rivista "Il Ferruccio". L'intero gruppo passò poi alla rivista "Letteratura", diretta da Alessandro Bonsanti.
Dopo la laurea, Bigongiari vinse concorsi e cattedre anche all'estero ma decise di restare a Firenze, dove fondò nel '64 la cattedra di Letteratura moderna e contemporanea.
A Bologna conobbe Giorgio Morandi, di cui divenne amico. Si sposò con Donatella Carena, figlia del pittore Felice, matrimonio poi annullato e al quale seguì quello con Elena Ajazza Mancini.
Vasta la produzione lasciata da Bigongiari: racconti, saggi sulla letteratura italiana e francese, sull'arte, su Leopardi, alcuni libri di viaggi e le poesie, tutte raccolte nei tre volumi editi dalla casa editrice Le Lettere di Firenze.
Il poeta è morto a Firenze nel 1997
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Piero Bigongiari era nato a Navacchio, in provincia di Pisa,il 15 ottobre del 1914. Figlio di un capostazione delle ferrovie,
trascorse gli anni giovanili a Pistoia, dove la famiglia si era trasferita. La madre, Elvira Noccioli, era originaria della Lucchesia. Le
rotaie del treno furono il simbolo a cui Bigongiari associava la propria infanzia, soggetta ai continui trasferimenti della famiglia:
"Due idee parallele che vengono da lontano, che
nascono da un groviglio di altre idee tra loro
simili, idee che si associano, si distaccano, si
uniscono ad altre per poi divergere verso destini
paralleli, ma sempre diversi".
Prima attitudine espressiva del poeta fu la pittura: decine e decine di album riempiti da disegni. Poi la precoce passione per Conrad e il sogno di diventare marinaio. Verso i tredici anni l'incontro con la letteratura. Allora risiedeva a Pistoia dove scrisse le prime liriche, i primi racconti, le prose e gli aforismi che furono pubblicati molti anni dopo nel 1994; tra questi:
Il critico come scrittore (Edizioni del Battello Ebbro),
Giovinezza a Pistoia (Nuova Compagnia Editrice),
Il sole della sera (Passigh).
Il primo volume di Tutte le poesie (Le Lettere) copre un arco di tempo che va dal'33 al'63. Fin dai primi scritti emerge la tensione di Bigongiari a superare le contraddizioni nell'orizzonte cristiano della carità "Non sono un cattolico praticante diceva, "sono uno che cerca di conquistarsi la fede ogni giorno, perché la fede non è un'assicurazione sulla vita".
Bigongiari si laureò a Firenze con una tesi sulla lirica di Leopardi. Ai tempi degli studi universitari passava le serate a discutere con Luzi, Parronchi, Baldi, Macrì, Traverso, Berti, Landolfi e Agnoletti. Tra una discussione e l'altra nacquero il primo ermetismo e la rivista "Il Ferruccio". L'intero gruppo passò poi alla rivista "Letteratura", diretta da Alessandro Bonsanti.
Dopo la laurea, Bigongiari vinse concorsi e cattedre anche all'estero ma decise di restare a Firenze, dove fondò nel '64 la cattedra di Letteratura moderna e contemporanea.
A Bologna conobbe Giorgio Morandi, di cui divenne amico. Si sposò con Donatella Carena, figlia del pittore Felice, matrimonio poi annullato e al quale seguì quello con Elena Ajazza Mancini.
Vasta la produzione lasciata da Bigongiari: racconti, saggi sulla letteratura italiana e francese, sull'arte, su Leopardi, alcuni libri di viaggi e le poesie, tutte raccolte nei tre volumi editi dalla casa editrice Le Lettere di Firenze.
Il poeta è morto a Firenze nel 1997