Obesità infantile

Moderatori: juventina1978, Misscoty, birillino8

Rispondi
Soleanna1
Sognatore
Messaggi: 1164
Iscritto il: ven apr 08, 2005 3:32 pm

Obesità infantile

Messaggio da Soleanna1 »

L'obesità infantile

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito l’obesità come la nuova epidemia mondiale e come uno dei maggiori problemi di salute pubblica dei nostri tempi.
Anche in età pediatrica la prevalenza del soprappeso è in continuo e costante aumento. In Italia, negli ultimi 20 anni, i bambini in sovrappeso sono praticamente raddoppiati. Secondo i dati forniti dalla Federazione Italiana dei Medici Pediatri, il 30% dei bambini in età scolare è in sovrappeso.

Perché preoccupa l’obesità infantile?

I bambini in sovrappeso hanno un rischio notevolmente maggiore di diventare degli adulti obesi e di soffrire, nel loro futuro, delle tipiche complicanze derivanti dall’obesità come il diabete, l’ipertensione, le malattie cardiovascolari, i calcoli biliari, l’artrosi e alcuni tipi di tumore (patologie tanto più frequenti quanto più precoce è l’obesità).
E’ quindi evidente l’importanza di impostare corrette abitudini nutrizionali e di educare il bambino verso adeguati stili di vita sin dai primi anni .


Obesi si diventa

La predisposizione genetica gioca un ruolo importante nell’instaurarsi dell’obesità . Ma ben più importante, anche perché modificabile, è una dieta scorretta, soprattutto se iniziata nei primi anni di vita.
Studi recenti hanno infatti dimostrato che bambini in sovrappeso a 5 anni avevano assunto con la dieta, a un anno, una quota di proteine significativamente più elevata di quelli non in sovrappeso.
Le scelte alimentari non adeguate possono così diventare un precoce fattore di rischio per lo sviluppo di obesità.


Intervenire sin da piccoli

L’allattamento al seno svolge un ruolo preventivo nei confronti del soprappeso e anche per questo deve essere incoraggiato.
Le raccomandazioni sono indirizzate allo svezzamento con l’attenzione alla scelta di alimenti equilibrati nei contenuti e che rispecchino le reali esigenze nutrizionali del bambino.
Il latte vaccino, per esempio, per il suo elevato contenuto in proteine e grassi saturi non è un alimento consigliato nel primo anno di vita.


La prevenzione continua.

Ma è soprattutto tra il 2° e il 4° anno di vita che il bambino acquisisce quelle abitudini alimentari che diventeranno poi permanenti o per lo meno difficilmente modificabili nelle età successive.
Questo periodo è quindi un momento particolarmente delicato della vita del bambino in cui comportamenti inadeguati da parte dei genitori possono avere effetti notevoli e permanenti.


Qualche consiglio:

- Rispettare gli orari dei pasti e mantenere l’abitudine alla prima colazione con latte e biscotti. Evitare il consumo di merendine e frollini con elevati contenuti di proteine e grassi saturi.
- Non abituare a cibi fritti ma preferire la cottura al forno o al vapore.
- No anche ad alimenti di cui non si conosce la composizione o troppo dolci o salati.
- Offrire il cibo senza costringere, evitando il ricorso a favole o giochi perché non si mangia giocando e non si gioca mangiando.E’ importante invece dare il buon esempio. E’ dimostrato che osservare uno genitore mentre mangia un particolare alimento può influire positivamente la curiosità e l’assaggio da parte del bambino.
- Incoraggiare l’attività fisica (passeggiate a piedi e non in passeggino) e limitare la televisione.
Rispondi

Torna a “Consigli per le mamme”