René Guy Cadou

Moderatori: juventina1978, Misscoty, birillino8

Rispondi
Avatar utente
birillino8
Sognatore
Messaggi: 2957
Iscritto il: dom feb 20, 2005 10:14 pm
Località: Genova

René Guy Cadou

Messaggio da birillino8 »

[align=center]René Guy Cadou

Immagine[/align]

René Guy Cadou nacque a Sainte-Reine de Bretagneil 15 febbraio 1920.
Nel 1936 conosce Michel Manoll, che lo introduce nel modo della poetica e gli presenta Max Jacobe Pierre Reverdy.
Non tarderà la prima pubblicazione di Cadou: "Brancardiers de l'Aube" (1937).
Saranno questi gli anni della poesia ardente,dove l'ispirazione creativa dovrà fare i conti con gli avvenimenti della sua vita: la morte del padre, la guerra e la malattia. Richiamato in guerra nel giugno del 1940, si ammala e viene riformato il 23 ottobre dello stesso anno. Si stabilisce nella regione di Nantes, dove fa il maestro supplente in varie scuole del dipartimento.
Cadou è come se avesse il presentimento di lasciare presto questo mondo: "Non farò mai che pochi passi su questa terra" egli scrive.
Fondò nel 1943 con Jean Bouhier la "scuola di Rochefort-sur-Loire", un raggruppamento di poeti giovani,che proclamavano l'amore per la vita e la libertà, in mezzo alla morte e alla desolazione della guerra.
Il giorno più felice della breve vita del poeta è il 17 giugno del 1943, quando incontra una ragazza di Nantes, Hélène Laurent,che egli sposa nel 1946 e che celebrerà in "Hélène ou le règne végétal".
Nominato maestro di ruolo nel 1945 a Louisfert, in questa cittadina si trasferisce, conducendo una vita semplice. I suoi amici di sempre non mancano di andarlo a trovare. Ma la malattia è in agguato: pare riprendersi dopo due interventi chirurgici, a cui viene sottoposto nel 1950, ma il miglioramento dura lo spazio di un'estate. Qualche giorno dopo aver posto la firma a " Les Biens de ce Monde ", Renè Guy Cadou si spegne durante la notte del 20 marzo 1951, avendo accanto la sua Hélène e l'amico Jean Rousselot, che era andato a trovarlo.

" Continuez. Le temps qui m'est donné que
l'amour le prolonge." egli dice a coloro che l'hanno amato.
Avatar utente
birillino8
Sognatore
Messaggi: 2957
Iscritto il: dom feb 20, 2005 10:14 pm
Località: Genova

Messaggio da birillino8 »

[align=center]Ti aspettavo come si aspettano le navi




Ti aspettavo come si aspettano le navi
Negli anni di siccità quando il grano
Non cresce più di una spanna sopra l’erba
E ascolta impaurita la grande voce del tempo.

Ti aspettavo e tutti i marciapiedi, tutte le strade
Hanno risuonato del passo bruciante che camminava
Verso di te e che io portavo già sulle mie spalle
Come una dolce pioggia che non asciuga mai.

Tu non muovevi ancora, se non attraverso le palpebra,
Qualche zampa d’uccello sui vetri gelati
Io non vedevo in te che questa solitudine
Che posava le sue mani di carta sul mio collo.

E tuttavia eri tu nella luce della mia vita
Quel gran baccano mattutino che mi svegliava
Tutti i miei uccelli, tutti i miei vascelli, tutti i miei paesi
E quelle stelle, quei milioni di stelle che si alzavano.

Come parlavi bene quando tutte le finestre
sfavillavano di sera come un vino novello
quando le porte si aprivano su città leggere
dove andavamo tutti e due lanciati nelle strade.

Tu venivi da così lontano dietro il tuo viso
che io non capivo più a ogni battito
Se il mio cuore sarebbe durato fino al tempo
In cui tu saresti stato in me più forte del mio sangue.[/align]
Avatar utente
birillino8
Sognatore
Messaggi: 2957
Iscritto il: dom feb 20, 2005 10:14 pm
Località: Genova

Messaggio da birillino8 »

[align=center]L' amore




La duplice pesca dei tuoi seni
Nella coppa della giornata
Ecco sollevarsi il tuo ventre
Tra i rami del fico
Ecco la stanza che pulsa
Come una tempia delicata
E un versante del cielo che inonda
La più bella al mondo adagiata
Sotto la dolce tua mano stesa
Simile a felci ricurve
Penetrerò il mistero
Di una carne all’anima conquistata
Come un’acqua freschissima che si trae
Lentamente dal fondo del pozzo
Ti ricopri d’un velo di vapore
Che dissimula il tuo sorriso
Le mie dita conoscono il sistema
Per svegliarti e farti fiorire
Per perderti prima di dormire
Come una bimba nella foresta[/align]
Rispondi

Torna a “Poeti Stranieri”