Eugenio De Andrade

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Eugenio De Andrade

Messaggio da birillino8 »

[align=center]Eugenio De Andrade

Immagine[/align]Si è spento nel giugno 2005 all'età di 82 anni il poeta portoghese celebre per i suoi versi sulla bellezza dell'infanzia, della giovinezza e della sensualità. De Andrade, pseudonimo di José Fontinhas, era nato nel 1923 a Povoa de Atalaja, viveva a Oporto ed era da tempo ammalato.

Il poeta lusitano divenne famoso nel 1942 con la raccolta di versi "Adolescente". Nel 1948 esce il suo libro più venduto e famoso dal titolo As mãos e os frutos. Le sue opere come "Gli amanti senza denaro", "Le parole proibite", "Mare di settembre" sono state tradotte in più di 20 lingue.È tra i poeti portoghesi più tradotti e studiati sia in Portogallo che fuori. Poeta indipendente, è di difficile collocazione dentro un gruppo preciso. Conduceva una vita molto ritirata, lontano da qualsiasi circolo letterario.

A de Andrade sono stati consegnati molti riconoscimenti letterari tra cui il premio Camoes nel 2001.



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Messaggio da birillino8 »

[align=center]

Poesia per la madre



Nel più profondo di te
Io so che ho tradito, madre.


Tutto perché non sono ormai
Il bambino addormentato
Nel profondo dei tuoi occhi!


Tutto perché tu ignori
Che vi sono lètti ove il freddo non ha dimora
E notti fragorose di acque mattinali!


Per questo, a volte, le parole che ti dico
Sono dure, madre
E il nostro amore è infelice.


Tutto perché ho perduto le rose bianche
Che tenevo strette al cuore
Nel ritratto in cornice.


Se sapessi quanto ancora amo le rose
Forse non riempiresti le ore di cattivi pensieri


Ma tu hai dimenticato molte cose;
Hai dimenticato che le mie gambe sono cresciute,


Che tutto il mio corpo è cresciuto
E finanche il mio cuore
Madre, è diventato enorme!


Guarda- mi vuoi guardare ?-
A volte sono ancora il bambino
Che si è addormentato nei tuoi occhi;


Ancora stringo al cuore
Rose tanto bianche
Come quelle nella cornice;


Ancora sento la tua voce:
« C’era una volta una principessa
nel mezzo di un aranceto… »



Ma – lo sai - la notte è smisurata
E tutto il mio corpo è cresciuto
Ho infranto la cornice,
Ho dato da bere i miei occhi agli uccelli.


Ma nulla ho dimenticato, madre.
Guardo la tua voce dentro di me
E lascio a te le rose…


Buona notte. Me ne vado con gli uccelli!







[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Canzone per mia madre



Il canto di una donna
dai capelli sconvolti


(era il tempo dei gabbiani
ma il mare era asciutto)


Dalle magre braccia cadevano
Frutti maturi d’autunno,


Dalle gambe scorrevano
Acque morte di abbandono


(Un bimbo riuniva
i capelli disfatti)


Gabbiani non ce n’erano
E il mare era asciutto.


[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Canzone breve



Tutto mi prende la terra che mi possiede:
Il fiume d’improvviso adolescente,
La luce incespicando negli angoli,
Le sabbie ove arsi impaziente.


Tutto mi prende del medesimo triste amore
nel sapere che la vita dura poco,
E in essa pongo la speranza e il calore
Di quanta tenerezza rimane tra le dita.


Dicono che vi sono altri cieli e altre lune
E altri occhi densi di allegria,
Ma io appartengo a queste case, a queste vie,
A questo amore grondante melanconia.[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]

Metamorfosi della parola



La parola è nata:
Sulle labbra scintilla.



Carezza o aroma,
Tra le dita precaria.



Di ramo in ramo vola,
Nella luce si spande



La morte non esiste:
Tutto è canto o fiamma.[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]

Consiglio



Sii paziente; aspetta
Che la parola sia matura
E si stacchi come un frutto
Quando passa il vento e la cattura.[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Coda



Nessun pensiero adesso: calma
e profonda corrente di silenzio
tra me e quanto ancora di me
s'avvicina: semplice fulgore
prima che arda sulla cima
forse la calce: o solo il suo rumore.[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Rumore



Mi sveglia
un rumore di uccello.
Forse è la sera
Che vuole volare.

Qualcosa di vivo
si leva da terra,
ed è come un perdono
che non ho avuto.

Niente forse.
O solo uno sguardo
che nella sera morente
si fa uccello.

Che non può volare.[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Metamorfosi della casa



Aerea s’impenna, pietra su pietra,
La casa che ho solo nei miei versi.



Dorme la casa, sogna nel vento
L’imprevista delizia di essere albero.



Come sussulta un torso delicato,
Così pure la casa, così pure una barca.



Passa un gabbiano, e un altro e un altro ancora,
La casa non resiste : anch’essa vola via.



Ah, un giorno la casa sarà bosco,
La sua ombra incontrerà la fonte
Ove un rumore di acqua è solo silenzio.[/align]
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