Hilda Doolittle

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birillino8
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Hilda Doolittle

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[align=center]Hilda Doolittle


Immagine[/align]



“H. D. Imagiste”.
Fin dagli esordi così si firmava Hilda Doolittle, ancora poco conosciuta in Italia,poetessa americana, la cui biografia appare veramente incredibile, ricca come è di viaggi, avventure, frequentazioni culturali, relazioni bisessuali, mènages a trois, femminismo, analisi personale con Sigmund Freud e Havelock Hallis, ma soprattutto arte.
Nata a Bethlehem, in Pennsylvania, il 10 Settembre del 1886 da Helen Wolle, una pianista e da Charles, un astronomo: insieme la coppia ebbe cinque figli, di cui una morta subito dopo la nascita. Nella famiglia Doolittle poi viveva anche un altro figlio di primo letto del padre. Hilda crebbe dunque con cinque fratelli maschi.
Era la ‘cocca’ del papà, che aveva grandi aspettative sul futuro della figlia, mentre un certo distacco la separava dalla madre, che le preferiva il fratello Gilbert.
Il professor Doolittle e la moglie erano molto occupati con il loro lavoro e spesso erano costretti a lasciare soli i figli. Doolittle sperava che la figlia Hilda si fosse dedicata alla ricerca scientifica, sulle orme di Marie Curie, ma la futura poetessa in matematica era proprio una frana…E poi Hilda voleva diventare come sua madre, un’artista.
Un fratello maggiore, Eric, la introdusse alla lettura di alcune scrittrici, come Louisa May Alcott, Jane Austen, le sorelle Bronte e questa iniziazione alla letteratura fu grande fonte di ispirazione per l’aspirante artista.
La Doolittle si iscrisse al Bryn Mawr College nel 1905, ma dovette ritirarsi un anno dopo: non solo non andava bene in matematica, ma anche in Inglese! Probabilmente questa mancanza di interesse per lo studio era dovuta alla conoscenza di un ragazzo, Ezra Pound, che con l’amico William Carlos Williams, aveva visitato l’osservatorio astronomico del professor Doolittle: lei aveva solo quindici anni e si innamorò subito di lui. Pound trovava le poesie dell’amica un perfetto esempio di poesia ‘imagista’ e per questo Hilda partecipò alla fase iniziale di questo movimento poetico.
Intorno al 1910 conobbe Frances Josepha Gregg, una studentessa della Pennsylvania Academy of Fine Arts. La poetessa si rese conto che, sebbene amasse Pound, si sentiva attratta anche dalla nuova amica. Le cose si complicarono quando si costituì una sorta di ‘ménage a trois’,con i suoi due amanti.
Questa incertezza sessuale la faceva sentire molto confusa, per cui nell’estate del 1911 Hilda partì per l’Europa con Frances e qui passò il resto della sua vita, se si escludono quattro brevi periodi trascorsi negli Stati Uniti.
In Europa Hilda incontrò diversi letterati, fra cui Richard Aldington, con il quale visse un intero anno, nel 1912, prima di sposarlo. Nel 1915 partorì un figlio morto. Subito dopo incontrò David Herbert Lawrence, (l’autore de ‘l’amante di Lady Chatterly’) e con lui iniziò una relazione, che fece ritrovare l’equilibrio a Hilda, ma lo fece perdere al marito, per motivi di gelosia. Aldington si allontanò dunque dalla moglie, per iniziare storie con altre donne.
Nel 1917 Hilda lasciò Londra per vivere il suo nuovo amore con Cecil Gray, un pittore e critico musicale, con il quale restò nuovamente incinta: si rifiutò di abortire il bambino, ma anche di sposare Cecil, con il quale l’amore era ormai finito. In questo periodo finì anche la storia con Lawrence, a causa dei pesanti intrecci amorosi di entrambi e le conseguenti gelosie.
Nel 1919 il fratello Gilbert morì al fronte e poco dopo morì anche il Professor Doolittle. Hilda, dopo queste terribili esperienze, in prossimità del parto, fu colpita da influenza e rischiò seriamente di morire anche lei. Le cose tuttavia si misero bene e poté avere la sua bambina, Frances Perdita Aldington.
Divorziò poi da Aldington per cominciare a vivere con l'amica che l'aveva salvata dalla malattia: Bryher Winifred Ellerman, figlia di un ricco armatore. Bryher e Hilda si erano incontrate nel 1918, su richiesta di Bryher, che era rimasta incantata dalle poesie della poetessa. Brygher era anche lei una scrittrice: la loro relazione durò tutta la vita e fu un esempio di sostegno reciproco, nei reciproci periodi di stress e di crisi.
In questo periodo Hilda, evidentemente ancora un po' confusa sulla sua identità sessuale, incontrò anche il sessuologo Havelock Ellis. Insieme con la sua compagna poi decisero di partire per lunghi viaggi, dal 1919 al 1923.
Nel 1920, in Grecia, andarono con la madre della Doolittle a visitare l’isola di Lesbo, dove Hilda si sentiva particolarmente ispirata. L’anno successivo viaggiarono per tutto l’Egitto.
In quel periodo Hilda sperimentò anche delle ‘visioni’ che lei sentì come una guida personale e di cui parlò nella sua poesia. Insieme andarono poi a New York, dove incontrarono Marianne Moore, che Hilda aveva già conosciuto nel 1916. Iniziò così una nuova relazione a tre.
Nel 1923 si stabilirono in Svizzera, ma conservarono il loro appartamento londinese e fecero lunghi soggiorni a Parigi. In questo periodo l’interesse della Doolittle per la psicoanalisi si trasformò gradualmente in interesse per l’occulto. Nel 1924 pubblicò Eliodora ed altre poesie; nel 1926 fu il turno del suo primo racconto, Palimsest e poi, nel 1928, di Hedylus.Tra il 1927 ed il 1931 la Doolittle scrisse per Close-up, una rivista di cinema edita dall’amica Bryher e da un altro amico, Kenneth MacPherson, attore e regista. Macpherson divenne l’amante di Hilda, ma sposò Bryher e la coppia adottò la figlia della Doolittle, Perdita. E’ del 1931 la raccolta Red Roses for Bronze.
Nel 1933 cominciò le sedute psicoanalitiche con Sigmund Freud, che durarono circa quattro mesi, seguite da altre cinque settimane nell’anno successivo. Freud la incoraggiò a scrivere le sue emozioni e le sue sofferenze: per lei Freud divenne quasi un medium personale. Del resto il suo interesse si era ormai spostato verso la lettura dei geroglifici, la comunicazione con i defunti e con gli alieni. Fu poi in analisi con Hans Sachs, mentre sul lavoro si dedicò soprattutto alla traduzione dei classici. La sua produzione letteraria del periodo consiste in un Tributo a Freud, pubblicato nel 1956 e nella sua trilogia di guerra: The Walls Do Not Fall (1944), Tribute to the Angels (1945), and The Flowering of the Rod (1946).
Negli anni cinquanta fu in analisi con Erich Heydt e fu sottoposta a cure di elettroshock, soprattutto in seguito ad un grave esaurimento nervoso avuto nel 1946.
Gli ultimi lavori pubblicati durante la sua vita furono Bid Me To Live (1960) e Helen in Egypt (1961). Nel 1960 fece il suo ultimo viaggio negli Stati Uniti, dove ottenne la medaglia al merito per la Poesia. Tornò poi in Svizzera, per stabilirsi in una clinica. Qui scrisse un lavoro che fu pubblicato postumo, Definizione Ermetica.
Nel 1961 il suo fisico subì un forte decadimento ed il 28 Settembre dello stesso anno morì.
Il suo lavoro poetico è caratterizzato dall’intensa forza delle immagini, dall’uso limitato delle parole e della mitologia classica. Durante la sua vita non conobbe il successo, anche perché il suo nome rimase a lungo confinato con il movimento imagista, presto superato. Anche i suoi messaggi potevano non essere compresi o accolti con favore, dal momento che affrontava temi femministi e lesbici, dovuti ad una vita davvero fuori dal comune...
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Giglio di mare



Giunco,
Sferzato e straziato,
Ma doppiamente ricco -
Chiome grandi come la tua
S'ammucchiano sui gradini del tempio,
Ma tu sei infranto
Nei venti.

Corteccia di mirto
Da te sti stacca a schegge,
S'infrangono scaglie
Dal tuo stelo,
Sabbia fende il tuo petalo,
Lo ara con filo tagliente,
Come silice
Su lucida pietra.

Eppure benchè tutto il vento
Sferzi la tua corteccia
Tu sei levato in alto,
Sì - pur se fischia
Per coprirti di spuma.[/align]
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[align=center]Lo specchio d'acqua



Sei viva?
Ti tocco con il pollice,
Palpiti come un pesce del mare,
Ti copro con la mia rete,
Che cosa sei tu - creatura striata?[/align]
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