Lawrence Ferlinghetti

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birillino8
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Lawrence Ferlinghetti

Messaggio da birillino8 »

[align=center]Immagine

Lawrence Ferlinghetti [/align]
Lawrence Ferlinghetti (24 marzo 1919) è un poeta conosciuto soprattutto in quanto è uno dei proprietari della libreria e casa editrice City Lights, che pubblicò i primi lavori letterari della beat generation, tra cui Jack Kerouac e Allen Ginsberg.
Ferlinghetti appartiene a una famiglia di immigranti italiani-portoghesi-sefarditi a Yonkers, nello stato di New York, studiò alla Mount Hermon School e all'Università del Carolina del Nord sulla Chapel Hill, quindi si arruolò nella Marina statunitense durante la seconda guerra mondiale. Dopo la guerra, ottenne un diploma post-laurea all'Università della Columbia e un dottorato alla Sorbona. Mentre studiava a Parigi, incontrò Kenneth Rexroth, che in seguito lo persuase a recarsi a San Francisco per sperimentare la nascente scena letteraria della città. Fra il 1951 e il 1953 insegnò Francese, scrisse critica letteraria e dipinse.
Nel 1953, Ferlinghetti e Peter D. Martin aprirono una libreria, che chiamarono City Lights dal nome della rivista cinematografica che Martin stava pubblicando. Due anni dopo, dopo che Martin si trasferì a New City, Ferlinghetti aprì l'omonima casa editrice, specializzata in poesia. La più famosa pubblicazione della City Lights fu Howl, il poema di Allen Ginsberg, che fu inizialmente confiscato dalle autorità.
Ferlinghetti ha un luogo di ritiro in una zona piuttosto selvaggia della costa della California, Big Sur, era un amante della natura e presentava una spiriatualità liberale permeata di dolcezza. Questi aspetti del suo carattere lo portarono all'amicizia con buddisti praticanti americani, fra cui Ginsberg e Gary Snyder. Per l'aspetto politico, si descriveva come un anarchico nel cuore (un anarchico etico e orientato alla comunità) che era giunto ad accettare che l'uomo comune non era ancora pronto a vivere nell'anarchismo; quindi, ha supportato il modello socialdemocratico dei paesi scandinavi.
La più famosa raccolta poetica di Ferlinghetti è A Coney Island of the Mind, che è stata tradotta in nove lingue. Nel 1998 è stato nominato Peota Laureato di San Francisco. Oltre a scrivere e pubblicare poesie e a gestire la libreria, Ferlinghetti continua a dipingere, e i suoi lavori sono stati esposti in gallerie e musei.
La poetica di Ferlinghetti spesso riflette le sue opinioni riguardo i temi sociali e politici attuali, e sfida i pensieri correnti rispetto il ruolo dell'artista nel mondo.
Il gruppo italiano Timoria ha dedicato la canzone Ferlinghetti Blues (dall'album El Topo Grand Hotel) al poeta, in cui lo stesso Ferlinghetti legge una sua poesia.
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birillino8
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Il mondo 챔 un posto bellissimo



Il mondo 챔 un posto bellissimo
in cui nascere
se non t'importa che la felicità
non sia sempre
cos챙 divertente
se non t'importa un po' d'inferno
di tanto in tanto
proprio quando tutto va bene
perch챔 perfino in paradiso
non si canta tutto il tempo
Il mondo 챔 un posto bellissimo
in cui nascere
se non t'importa che qualcuno muoia sempre
o forse solo muoia di fame
ogni tanto
cosa che poi non 챔 cos챙 terribile
se a morire non sei tu
Oh il mondo 챔 un posto bellissimo
in cui nascere
se non t'importa troppo
di alcune teste perse
nei posti di comando
e a una o due bombe
di tanto in tanto
sul tuo viso alzato
o ad altre simili scorrettezze
a cui questa nostra società "di marca"
si dedica
con i suoi uomini che vogliono distinguersi
e con quelli destinati a estinguersi
e i suoi preti
e altri poliziotti
e le sue svariate segregazioni
e indagini parlamentari
e altre costipazioni
di cui la nostra povera carne 챔 erede
S챙 il mondo 챔 il posto migliore di tutti
per un sacco di motivi come
far una scena da ridere
e far una scena d'amore
far una scena di tristezza
e cantare canzoni con toni bassi
e avere l'ispirazione
e andare in giro
e guardare tutto
e odorare i fiori
e dare una pacca sul sedere alle statue
e perfino pensare
e baciare la gente e
fare bambini e indossare i pantaloni
e agitare cappelli e
ballare
e andar a nuotare nei fiumi
o durante i picnic
nel pieno dell'estate
e cos챙 in generale
"viversela"
S챙
ma proprio sul pi첫 bello
arriva ridendo
l'impresario delle pompe funebri.[/align]
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birillino8
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Il pittore



Pura luce nella prima luce
Pura come un angelo
stava la tela
davanti al giovane pittore
Pulsava in onde di luce
Brillava di luce propria
Egli poteva solamente insudiciarla
sopraffarla
con il suo pennello troppo duro
violarla
con la sua spatola troppo fallica
Egli desiderava un bel pennello di piume bianche
(il Cigno con Leda)
Ed egli indietreggi챵
E appoggi챵 la tela a terra
E giacque solo con lei
E a lungo giacque con quella vergine
desiderando una purezza tutta per s챕.[/align]
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birillino8
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Era un volto che
l’oscurità poteva uccidere




Era un volto che l’oscurità poteva uccidere
In un istante
Un volto facilmente offeso
Dal riso o dalla luce
“Noi di notte pensiamo in modo diverso”
mi disse una volta
sdraiandosi languidamente
e amava citare Cocteau
“Sento che c’è un angelo in me” diceva
“che io scandalizzo
sempre”
Poi sorrideva e distoglieva lo sguardo
Accendeva una sigaretta per me
Sospirava e si sollevava
E stiracchiava
La sua dolce anatomia
Lasciava cadere una calza.[/align]
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birillino8
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]



Un mucchio di immagini spezzate



Una casa vuota all’orizzonte
Due volti alla finestra
con le teste girate
Un cane che abbaia a una catena tesa
Un pene appeso a un muro che sta per crollare
Una mano alzata
con sei dita incrociate
Una scala capovolta appoggiata al cielo
Un’onda di mare che sta per infrangersi su una spiaggia
Un uccello in volo che sta per gridare
Due sirene che si cantano l’un l’altra
segnano il luogo dove una storia 챔 finita

Un sole che tramonta
tiene a bada la notte
Tutto questo sospeso nel tempo
L’universo trattiene il suo respiro
C’è silenzio nell’aria
La vita pulsa ovunque
La cosa chiamata morte non esiste.[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Nostalgia tunisina



Nuda camera di marmo bianco
In quel bianco hotel
Su un alto promontorio
Sul mare
A Cartagine
Le grandi portefinestre si aprono
Sul mare troppo azzurro
Tremolanti riflessi di sole
Sull’alto soffitto
Sul grande letto
Con le lenzuola di mussola cos챙 bianche
E i pavimenti di marmo grigio chiaro
Freddi a piedi nudi
E attraverso una porta socchiusa
Si intravedono due corpi
Sul letto nel caldo di mezzogiorno
Una bottiglia di retzina aperta
Sul pavimento
E poi la porta chiusa sbattuta
Le tapparelle sciolte
E poi le risa e
I baci e
Il pianto
Uditi
Attraverso il tramezzo
In quella stanza oscurata
Affittata per un giorno tanto tempo fa. [/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Nell’oltretempo Prassitele...



Nell’oltretempo Prassitele
manovrò uno scalpello d’oro
scolpendo nella pietra
i suoi ideali di alabastro
pronunciando
tutto il lessico dello scultore
in sillabe visibili
fuse alberi di bronzo
su di uno pietrific챵 un camaleonte
fece volare
colombe di pietra
i suoi compassi misuravano ponti
e amanti
e certi altri sovrumani che
lui coglieva lungo il loro cammino polveroso
verso la morte
cos챙 loro non la raggiunsero mai
potete ancora quasi vedere
il loro respiro
i loro occhi di pietra che guardano
attraverso tremila anni
placano la nostra paura di invecchiare
sebbene lo stesso Prassitele
a ventott’anni morì
perch챕 la scultura non 챔 per
giovani
come Costantin Brancusi
pi첫 tardi
afferm챵. [/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]



Metti ancora il vino nella bottiglia



Metti ancora il vino nella bottiglia
Prima che si rompa il bicchiere di cristallo
La festa 챔 finita
Addio
Una nuova festa 챔 quasi finita
Una nuova razza di uomini
come ha detto Henry Miller
molto tempo fa
Una razza di barbari
che non ha oltrepassato le porte
ma 챔 cresciuta dentro
Loro hanno fatto la Casa Bianca
in un Bianco Cavallo
il loro Cavallo di Troia
pieno di civili soldati
con armi di distruzione grossolana
quale 챔 un nuovo nome per i loro cervelli
o quello che potrebbe essere diagnosticato come
le loro patologiche personalità
Questi mastermind
del ventunesimo secolo
e il loro Progetto per il Nuovo Secolo

E io ho sentito il Saggio Astronomo
dire la storia delle stelle
in cui le costellazioni hanno cospirato
per ucciderci tutti
al di là del puro hubris
e dell’Imperativo Territoriale
da quando noi eravamo contro
il loro dominio totale dell’universo
Ed esse assoldarono questi terrestri
In un Bianco Cavallo
perch챕 lo facessero per loro! [/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]



Rischiando continuamente assurdità...



Rischiando continuamente assurdità
e morte
dovunque si esibisce
sulle teste
del suo pubblico
il poeta come un acrobata
s'arrampica sul bordo
della corda che s'챔 costruita
ed equilibrandosi sulle travi degli occhi
sopra un mare di volti
marcia per la sua strada
verso l'altra sponda del giorno
facendo salti mortali
trucchi magici coi piedi
e altri mirabili gesti teatrali
e tutto senza sbagli
ogni cosa
per ci챵 che forse non esiste
Perch챕 egli 챔 il super realista
che deve per forza capire
una tersa verità
prima di affrontare passi e posizioni
nel suo supposto procedere
verso quell'ancor pi첫 alto posatoio
dove la Bellezza sta e aspetta
gravemente
l'avvio della sua girandola di morte
E lui
un piccolo Charlot
che potrà cogliere o no
la sua dolce forma eterna
con le braccia distese in croce nell'aria vuota
dell'esistenza.[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]L'occhio del poeta guarda in modo indecente...



L'occhio del poeta guarda in modo indecente
e vede la superficie del mondo rotondo
con i suoi tetti ubriachi
e oiseaux di legno sui fili del bucato
e i suoi maschi e le sue femmine d'argilla
con gambe bollenti e seni a bocciolo
in letti con le rotelle
e i suoi alberi pieni di misteri
e i suoi parchi domenicali e le statue mute
e la sua America
con le sue città fantasma e Ellis Island vuote
e il suo paesaggio surrealista di
praterie svagate
periferie di supermercati
cimiteri riscaldati a vapore
e cattedrali protestanti
un mondo a prova di baci di sedili di cesso in plastica tampax e taxi
cowboy da spaccio e vergini da las vegas
indiani espropriati e matrone pazze per il cinema
senatori non romani e obiettori senza coscienza
e di tutti gli altri fatali frammenti tranciati
del sogno degli immigrati diventato troppo vero
e smarrito

tra la gente stesa al sole.[/align]
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[align=center]



Pazzo mai



Pazzo mai
Eppure mai lontano
dal ludico ludibrio
o dal grottesco assurdo
Un recita-tragedie
Eppure
io chiedo il massimo alla poesia
il massimo all'arte
Solo l'assoluto deve adattarsi
all'Assoluta verità all'Assoluta bellezza
(Ah ipocrita postmoderno, vattene!)
lmpermeabile
come una roccia in un oceano
sopra le onde infrangibili
Samotracia irraggiungibile
su un promontorio
destinata a non cadere mai
o a non esistere mai
La Dea calva
o la Divinità rasata
viste da vicino
Che si muovano
e si voltino verso di noi
gesticolando
e scuotano il mondo
scuotano i nostri sensi
e sensori
e censori
Che i muri del tempio si scuotano
Che le stelle risplendano attraverso
un varco nel cielo
(come attraverso la volta del Pantheon)
per vedere un' estrema
notte bianca
l'ultima
assurda visione.[/align]
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[align=center]



La gatta



La gatta
si lecca la zampa e
si allunga in
un angolino della libreria
Essa
pu챵 rimanere
nella posizione della sfinge
senza muoversi per
molte ore
e quindi voltare la testa
verso di me e
sollevarsi e stiracchiarsi
e voltarmi
la schiena e
leccarsi di nuovo la zampa come se
non fosse passato del tempo
Non 챔 passato
e lei 챔 la sfinge con
tutto il tempo del mondo
nel deserto del suo tempo
La gatta sa
dove le mosche muoiono
vede fantasmi nei granelli d'aria
e ombre nei raggi del sole
Lei ode
la musica delle sfere e
il ronzio dei fili delle case
e il ronzio dell'universo
negli spazi interstellari
ma
preferisce luoghi domestici
e il ronzio della stufa.[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Cane




Libero il cane trotta nella strada
e vede la realtà
e le cose che vede
sono pi첫 grandi di lui
e le cose che vede
sono la sua realtà
Ubriaconi nei portoni
Lune sugli alberi
Libero il cane trotta nella strada
e le cose che vede
sono le pi첫 piccole di lui
Pesce nei giornali
Formiche nei buchi
Polli alle finestre del Quartiere cinese
le loro teste a un isolato di distanza
Libero il cane trotta nella strada
e le cose che odora
sanno un po' di lui stesso
Libero il cane trotta nella strada
passando pozzanghere e bambini
sigari e gatti
biliardi e poliziotti
Non odia i pizzardoni
Non gl'importa proprio nulla
e li passa
e passa i vitelli morti sospesi tutt'interi
al mercato di San Francisco
Preferirebbe mangiare un vitello tenero
piuttosto che un poliziotto duro
ma l'uno o l'altro gli andrebbero gi첫 lo stesso
E passa la fabbrica di ravioli Romeo
e passa la Torre Coit
e il congressista Doyle
Ha paura della torre
ma non del congressista
anche se ci챵 che sente dire 챔 molto scoraggiante
molto deprimente
molto assurdo
per un giovane cane triste com'챔 lui
per un cane serio com'챔 lui
Ma un mondo libero per viverci lui ce l'ha
E una buona pulce da mangiare
La museruola non gliela metteranno
Il congressita Doyle 챔 soltanto uno dei tanti
idranti di pompieri
per lui
Libero il cane trotta nella strada
ed ha la sua vita da cane da vivere
e a cui pensare
e su cui riflettere
toccando gustando esaminando tutto
e tutto investigando
senza beneficio di spergiuro
da vero realista
con una storia vera da raccontare
e una vera coda per farlo
un vero
democratico
can che abbaia
impegnato in un'autentica
iniziativa privata
con qualcosa da dire
circa l'ontologia
qualcosa da dire
circa la realtà
e come guardarla
e come ascoltarla
con la testa sulle zampe
agli angoli delle strade
come se stesse per farsi
fotografare
per i dischi Victor
in ascolto della
Voce del Padrone
mentre guarda
come un punto interrogativo vivo
nel
grande grammofono
dell'enigmatica esistenza
con la magnifica tromba aperta
che sembra sempre
sul punto di sputare
qualche Vittoriosa risposta
a tutto. [/align]
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