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birillino8
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]INNI[/align]


[align=center]Canto alla luna


Dea della notte, Luna misteriosa,
Signora del buio, Dea meravigliosa

Il bacio d'argento del tuo raggio lunare
Accoglie il Sole al suo lento calare.
Signora di arcana oscurità
Di magica Arte e fecondità
Solchi le nuvole nel cielo brunito
E la nuda Terra di luce hai riempito.

Tu, nostra Dea, Dea Lunare

A forma di falce la forma ci appare
Ombra tu formi e vai a dissipare
Passato e presente vai a rivelare
Muovendo i mari, tu, splendida Dea
Governi il ritmo della marea.

Dea della Luna, e di ogni saggezza,
Accolgo il tuo dono nella sua interezza
Che giorno per giorno accresce il potere
Di donna o uomo che vuole sapere

Per questo motivo io canto la Runa
Io prego la Dea, io prego la Luna
Per questo motivo io canto la Runa
Io prego la Dea, io prego la Luna
Per questo motivo io canto la Runa
Io prego la Dea, io prego la Luna



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Canto alla terra


Io sono l'albero e io sono il vento.
Sono la Terra e il mare d'argento.
Sono una figlia e madre amata.
Un'appassionata amante sfrenata.
Sono la pioggia e l'animo vero.
Quella che rende lo spirito intero.
Sono Fanciulla, Madre ed Anziana
E dappertutto regno sovrana.
Curo il raccolto e semino fiori.
Io sono dentro e io sono fuori.
Da Fanciulla vi dono gioia festosa.
Vi nutro da Madre assai generosa.
Da Anziana vi dono saggezza segreta.
Spartitevi i doni in pace completa.



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Inno alle Muse

Esiodo - Teogonia

Cominciamo il canto dalle Muse eliconie
che di Elicona possiedono il monte grande e divino
e intorno alla fonte scura, coi teneri piedi
danzano, e all'altare del forte figlio di Crono;
e bagnate le delicate membra nel Permesso
e nell'Ippocrene o nell'Olmeio divino
sul più alto dell'Elicona intrecciavano danze
belle e soavi, e si muovevano con piedi veloci.
Di lì levatesi, nascoste da molta nebbia,
notturne andavano, levando la loro bella voce;
celebrando l'egioco Zeus e Era signora,
argiva, dagli aurei calzari,
e la figlia dell'egioco Zeus, Atena occhi-azzurri,
e Febo Apollo, e Artemide saettatrice,
e Posidone, signore della terra, scuotitore del suolo,
e Temi veneranda, e Afrodite dagli occhi guizzanti,
e Ebe dall'aurea corona, e la bella Dione,
e Leto e Iapeto e Crono dai torti pensieri,
e Aurora, e Sole grande e Luna splendente,
e Gaia, e il grande Oceano, e la nera Notte,
e degli altri immortali, sempre viventi, la sacra stirpe.
Esse una volta a Esiodo insegnarono un canto bello,
mentre pasceva gli armenti sotto il divino Elicona;
questo mythos, per primo, a me dissero le dee,
le Muse d'Olimpo, figlie dell'egioco Zeus:
"O pastori, cui la campagna è casa, mala genia, solo ventre,
noi sappiamo dire molte menzogne simili al vero,
ma sappiamo anche, quando vogliamo, il vero cantare".
Così dissero le figlie del grande Zeus, abili nel parlare,
e come scettro mi diedero un ramo d'alloro fiorito,
dopo averlo staccato, meraviglioso; e mi ispirarono il canto
divino, perché cantassi ciò che sarà e ciò che è,
e mi ordinarono di cantare le stirpi dei beati, sempre viventi;
ma esse per prime, e alla fine, sempre.
Ma a che tali discorsi sulla quercia e la roccia?
Orsù, dalle Muse iniziamo, che a Zeus padre
inneggiano col canto rallegrano la mente grande in Olimpo,
dicendo ciò che è, ciò che sarà, ciò che fu,
con voce concorde; e instancabile scorre la voce
dalle loro bocche, dolce. Ride la casa del padre,
Zeus tonante, delle dee alla voce delicata,
che si diffonde; e risuona la cima dell'Olimpo nevoso
e la dimora degli immortali; esse la divina voce levando
degli dei la venerata stirpe per prima celebrano col canto
fin dall'inizio: quelli che Gaia e Urano ampio generarono
e quegli dei che da loro nacquero, dispensatori di beni,
e dopo, come secondo, Zeus, degli dei padre e degli uomini,
che le dee celebrano cominciando e terminando il canto,
quanto sia il migliore degli dei e per forza il più grande;
poi degli umani la stirpe e dei possenti Giganti,
cantando rallegrano in Olimpo la mente di Zeus,
le Muse olimpie, figlie di Zeus egioco.
Le partorì nella Pieria, unitasi al padre Cronide,
Mnemosyne, dei clivi d'Eleutere regina,
che fossero oblio dei mali e tregua alle cure.
Per nove notti ad essa si unì il prudente Zeus,
lungi dagli immortali, il sacro letto ascendendo;
ma quando fu un anno e si volsero le stagioni,
al decrescer dei mesi, e molti giorni furono compiuti,
allora lei partorì nove fanciulle di uguale sentire, a cui il canto
è caro nel petto, e intatto da cura hanno il thymos,
poco lontano dalla più alta vetta dell'Olimpo nevoso;
e là sono i loro splendidi cori e la bella dimora;
vicino a loro stanno le Grazie e Desiderio
nelle feste; e loro dalla bocca l'amabile voce levando
cantano i nomous e i saggi ethea
degli immortali celebrano, l'amabile voce levando.
Esse allora andarono all'Olimpo, fiere della bella voce,
con l'immortale canto; e attorno risuonava la terra nera
ai loro inni, e amabile sotto i loro piedi un suono si alzava
all'incendere verso il padre che regna in cielo,
lui, signore del tuono e della folgore fiammeggiante
che con la forza vinse il padre Chronos, e bene ogni cosa
fra gli immortali divise ugualmente e distribuì gli onori.
Ciò dunque le Muse cantavano, che abitano le olimpie dimore,
le nove figlie dal grande Zeus generate,
Clio e Euterpe e Talia e Melpomene,
Tersicore e Erato e Polimnia e Urania,
e Calliope, che è la più illustre di tutte.
Ella infatti i re venerati accompagna:
quello che onorano le figlie di Zeus grande.
e quando nasce lo guardano, fra i re nutriti da Zeus,
a lui sulla lingua versano dolce rugiada,
e dalla sua bocca scorrono dolci parole; le genti
tutte guardano a lui che giustizia (themistas) amministra
con retti giudizi; mentre lui parla sicuro,
subito, anche una grande contesa, placa sapientemente;
perché è per questo che i re sono saggi, perché alle genti
offese nell'assemblea danno riparazione
facilmente, con le dolci parole placandole;
quando giunge nell'assemblea come un dio lo rispettano
con dolce reverenza, ed egli splende fra i convenuti.
Tale è delle Muse il sacro dono per gli uomini.
Dalle Muse infatti e da Apollo lungisaettante
sono gli aedi sulla terra e i citaristi,
da Zeus i re; beato colui che le Muse
amano; dolce dalla sua bocca scorre la voce;
se c'è qualcuno che per gli affanni nel thymos recente di lutto
dissecca nel dolore il suo cuore, se un aedo
delle Muse ministro le glorie degli uomini antichi
celebra, e gli dei beati signori d'Olimpo,
subito scorda i dolori, né i lutti
rammenta, perché presto lo distolgono i doni delle dee.





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Inno a Venere
Lucrezio

Madre degli Enèadi, piacere degli uomini e degli dèi,
Venere vivificante, che sotto le mobili costellazioni celesti ravvivi il mare portatore di navi,
la terra che reca le messi, poiché grazie a te ogni genere di esseri animati è concepito e vede,
(una volta) nato, la luce del sole: te, dea, te fuggono i venti,
te ed il tuo arrivo le nuvole del cielo,
per te la terra industriosa fa crescere i fiori soavi,
per te sorridono le distese marine, e, rasserenato, brilla di una luce diffusa il cielo.
Infatti, non appena la bellezza del giorno primaverile
[la bellezza primaverile del giorno] si svela,
ed il soffio del favonio vivificatore,
dischiuso, prende forza,
per prima cosa gli uccelli del cielo annunciano te e il tuo arrivo,
o dea, colpiti in cuore dalla tua potenza.
Quindi le bestie feroci [oppure: le bestie selvatiche (e) gli animali domestici]
balzano qua e là per i pascoli rigogliosi
ed attraversano i fiumi vorticosi:
così (ciascuna bestia), presa dal (tuo) fascino,
ti segue desiderosa ovunque tu voglia
condurla [dove insisti a condurla].
Infine per i mari ed i monti ed i fiumi impetuosi
e per le frondose dimore degli uccelli ed i campi verdeggianti,
ispirando a tutti nel cuore un soave (sentimento d’)
amore, fai sì che con desiderio propaghino le loro generazioni stirpe per stirpe.
E poiché tu sola governi la natura,
e senza di te nulla nasce nelle divine [oppure: luminose]
plaghe del giorno [della luce],
e nulla diviene lieto né amabile,
desidero che tu (mi) sia compagna nello scrivere (questi) versi,
che tento di comporre sulla natura per il nostro discendente di Memmio (= Gaio Memmio),
che tu, o dea, hai voluto eccellesse in ogni tempo,
adorno di ogni qualità.
Tanto più, dunque, concedi, o dea,
un piacere inestinguibile alla (mie) parole.
Fa’ che frattanto le feroci occupazioni della guerra,
per (ogni) mare ed ogni terra, spente, si acquetino.
Infatti tu sola puoi giovare ai mortali con una tranquilla pace,
perché le feroci occupazioni della guerra (le) governa Marte bellicoso,
che spesso si abbandona sul tuo grembo,
vinto dall’eterna ferita d’amore,
e così levando lo sguardo, reclinato il morbido [ben tornito] collo,
nutre d’amore gli avidi sguardi,
anelando a te, o dea, e dalla tua bocca pende il respiro (di lui)
abbandonato (su di te).
E tu, o dea, abbracciando con il tuo santo corpo lui (così) disteso,
emetti dalla (tua) bocca soavi parole,
chiedendo(gli) per i Romani, o ìnclita, una tranquilla pace.



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Inno a Dioniso
Omero

Figlio di Zeus, dio dall'aspetto di toro: alcuni dicono
che a Dracano Semele ti concepì e ti partorì a Zeus
signore del fulmine, altri a Icaro battuta dai venti,
altri a Nasso, altri lungo il fiume Alfeo dai gorghi profondi;
altri affermano che tu sei nato a Tebe, signore.
Mentono tutti: il padre degli uomini e degli dèi ti generò
lontano dalla gente, nascondendoti a Era dalle bianche braccia.
C'è un altissimo monte chiamato Nisa, fiorente di boschi,
al di là della Fenicia, vicino alle correnti dell'Egitto ...
*** "... a lei offriranno molte statue nei templi.
E poiché ti tagliarono in tre parti, ogni tre anni
gli uomini ti sacrificheranno perfette ecatombi, per sempre".
Così dicendo, il Cronide accennò con le sopracciglia
scure: i capelli divini ondeggiarono sul capo immortale
del sovrano, che fece tremare il vasto Olimpo.
Così parlò il saggio Zeus, e diede un ordine con il capo.
Siimi propizio, dio dall'aspetto di toro, che dai la follia
alle donne: noi aedi ti cantiamo all'inizio e alla fine,
e chi ti dimentica non può intonare una sacra canzone.
Così ti saluto, Dioniso dall'aspetto di toro,
e saluto tua madre Semele, che è chiamata Thyone
[/align]
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birillino8
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Inni orfici[/align]


si tratta di un libro di culto preparato nel I o II secolo d.C.‚ in Asia Minore‚ da un’associazione di devoti a Dioniso, composto da 87 inni‚ ciascuno dei quali dedicato a una divinità, e ogni preghiera è accompagnata da un profumo. La mitologia viene profondamente intrisa di filosofia stoica e neoplatonica.
Ciascun inno è dedicato a una divinità ed è accompagnato da un profumo, visto che l'associazione dionisiaco-orfica rifiuta i sacrifici cruenti . Mentre i fedeli pregano il Cielo o la Morte, viene diffuso nell'aria il profumo d'incenso, mentre pregano la Notte, quello di torce, mentre pregano Zeus, quello di storace, mentre pregano Posidone, quello di mirra.
. Il termine "orfismo" è una comoda semplificazione per indicare un insieme di miti e credenze, la ricerca di un certo tipo di vita, il divieto di sacrifici cruenti, la fede nell'anima custodita nel corpo per scontare le proprie colpe, la punizione dopo la morte per i profani e la beatitudine per gli iniziati, nonché altri elementi tradizionalmente collegati a Orfeo. Non vi è infatti alcuna traccia di un movimento religioso chiamato “orfico” nell’antichità.
Gli dèi della misteriosa associazione dionisiaca hanno pochissimo a che vedere con quelli di Omero. Qui non c'è Apollo che scaglia frecce mortali nel campo dei Greci; ne Ermes che accompagna Priamo nella notte; ne Atena che sorride e accarezza con la mano Ulisse. Molti dèi si fondono e si identificano tra loro: Zeus è anche Pan e Sabazio, Eracle è anche il Sole, Artemide è anche Ecate. Tutti hanno molti nomi; la mitologia viene profondamente intrisa di filosofia stoica e neoplatonica. Nasce così un testo densissimo di temi teologici, simbolici e mitici, dove la forza del pensiero viene portata fino alla vertigine. Niente è raccontato, niente è spiegato. Tutte le idee, i sentimenti, le sensazioni, gli scorci mitici, le allusioni cultuali sono assaliti da un possente slancio estatico, da una furia vocativa, che sale verso l'alto, là dove abitano gli dèi, ognuno dei quali è tutti gli dèi.
Secondo la tradizione, Orfeo era originario della Tracia, figlio della musa Calliope e di Eagro. Altre tradizioni pongono Apollo come padre e Polinnia o Menippe come madre. La dolcezza del suo canto aveva il potere di incantare gli dèi, gli uomini, gli animali e tutta la natura: Admeto rimpiange di non essere assistito dalla lingua e dal canto di Orfeo per poter ingannare con inni Persefone.
La sua sposa, Euridice, muore infatti per un morso di serpente e Orfeo discende nell'Ade per ricondurla sulla terra; vi è quasi riuscito, ma si volge a guardarla e così la perde per sempre. Quando viene ucciso dalle Bassaridi la sua testa, staccata dal corpo, continua a cantare. Museo, figlio di Luna o Elena, è discepolo di Orfeo. I due sono spesso ricordati insieme: Orfeo ha insegnato agli uomini le iniziazioni e a non macchiarsi di sangue, Museo la cura delle malattie e gli oracoli.

riportiamo qui alcuni degli 87 Inni:

[align=center]Inno orfico a Sole

Ascolta, beato, tu che hai l'eterno occhio che tutto vede,
Titano di luce d'oro, Iperione, luce del cielo,
da te stesso generato, instancabile, dolce vista dei viventi,
a destra genitore dell'aurora, a sinistra della notte,
che temperi le stagioni, danzando con piedi di quadrupede,
buon corridore, sibilante, fiammeggiante, splendente, auriga,
che dirigi il cammino con i giri del rombo infinito,
per i pii guida di cose belle, violento con gli empi,
dalla lira d'oro, che trascini la corsa armoniosa del cosmo,
che indichi le azioni buone, fanciullo che nutri le stagioni,
signore del cosmo, suonatore di siringa, dalla corsa di fuoco, ti volgi in cerchio,
portatore di luce, dalle forme cangianti, portatore di vita, fecondo Paian,
sempre giovane, incontaminato, padre del tempo, Zeus immortale,
sereno, luminoso per tutti, del cosmo l'occhio che tutto circonda,
che ti spegni e ti accendi di bei raggi splendenti,
indicatore di rettitudine, che ami i rivi, padrone del cormo,
custode della lealtà, sempre supremo, per tutti d'aiuto,
occhio di rettitudine, luce di vita; o tu che spingi i cavalli,
che con la sferza sonora guidi la quadriga:
ascolta le parole, e agli iniziati mostra la via soave.

da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciard[/align]

[align=center]
Immagine[/align]


[align=center]Inno orfico alla Luna

Ascolta, dea regina,
portatrice di luce,
Luna divina,
Mene dalle corna di toro,
che corri di notte,
ti aggiri nell'aria,
notturna, portatrice di fiaccole, fanciulla,
Mene dai begli astri,
crescente e calante, femmina e maschio,
splendente, ami i cavalli, madre del tempo, portatrice di frutti,
luminosa, triste, che rischiari,
ti accendi di notte,
che tutto vedi, ami la veglia, ti circondi di begli astri,
godi della tranquillità e della notte felice,
Lampetie, dispensatrice di grazia,
porti a compimento,
ornamento della notte,
guida degli astri, dall'ampio manto,
dal moto circolare, fanciulla sapientissima,
vieni, beata, benevola,
dai begli astri, del tuo splendore
rifulgente, salvando i tuoi nuovi supplici, fanciulla.

da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli[/align]


[align=center]Immagine[/align]


[align=center]Inno orfico a Ecate

Ecate
protettrice delle strade celebro,
trivia, amabile,
celeste e terrestre e marina,
dal manto color croco,
sepolcrale, baccheggiante, con le anime dei morti,
figlia di Perse,
amante della solitudine, superba dei cervi,
notturna, protettrice dei cani,
regina invincibile,
annunciata dal ruggito delle belve, senza cintura, d'aspetto imbattibile,
domatrice di tori, signora che custodisce tutto il cosmo,
guida, ninfa, nutrice dei giovani, frequentatrice dei monti,
supplicando la fanciulla di
assistere alle pie celebrazioni
benevola verso il bovaro sempre con animo gioioso.

da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli [/align]


[align=center]Immagine[/align]


[align=center]Inno orfico a Proteo

Invoco Proteo, che ha le chiavi del mare,
primigenio, che ha reso manifesti i principi di ogni natura
mutando la sacra materia secondo figure multiformi,
da tutti onorato, dai molti consigli, che conosce le cose che sono
e quante erano prima e quante saranno ancora in avvenire;
avendo infatti tutto, si trasforma, lui e nessun altro
degli immortali che hanno la sede nell'Olimpo nevoso
e il mare e la terra e volano nell'aria;
tutto infatti in Proteo la prima natura ha disposto.
Ma, padre, vieni ai celebranti con santi propositi
mandando un compimento di vita felice, buono nelle opere.

da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciarelli[/align]




[align=center]
Immagine[/align]


[align=center]Inno orfico a Zeus

Zeus molto onorato, grande Zeus indistruttibile,
a te noi offriamo
questa testimonianza liberatrice e questa preghiera.
O re, attraverso il tuo capo
apparvero queste cose divine,
la dea madre terra e le erte cime dei monti
e il mare e tutto quanto il cielo dentro racchiude.
Zeus Cronio, con lo scettro, Kataibates, dall'animo forte,
di tutto generatore, principio di tutto e di tutto fine,
che scuoti la terra, che accresci, che purifichi, che tutto scuoti,
Lampeggiante, Tonante, Folgoratore,
Zeus che fai germogliare;
dalle forme svariate, ascoltami, concedi salute perfetta
e la dea Pace e fama irreprensibile di ricchezza.

da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli



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Inno orfico a Hermes

Ascoltami, Hermes,
messaggero di Zeus, figlio di Maia
dal cuore indomabile. Ascoltami,
giudice nelle gare, signore dei mortali,
benevolo, scaltro, messaggero dall'agile passo
e dai calzari alati, amico degli uomini,
araldo per i mortali.
Ascoltami, tu
che gioisci degli esercizi ginnici e dei sottili inganni;
tu che porti i serpenti e rechi ogni annuncio e proteggi i guadagni;
tu, liberatore dall'angoscia,
che hai nelle mani le armi irreprensibili della pace.
Ascoltami, dio del Corico,
beato, provvido, eloquente,
aiuto nelle opere,
amico dei mortali nelle necessità:
tu, arma terribile e veneranda per gli uomini,
ascolta la mia supplica e concedimi in sorte
un alto compimento della vita
nelle azioni, nelle grazie del discorso e nel ricordo


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Inno orfico a ERA

Racchiusa nei grembi cerulei, aereiforme,
Era di tutto sovrana,
beata compagna di Zeus,
che offri ai mortali brezze gradevoli
che nutrono la vita,
madre delle piogge,
nutrice dei venti, origine di tutto.
Senza di te nulla conobbe affatto la natura della vita;
perché, mescolata all'aria santa, a tutto partecipi;
infatti tu sola tutto domini e su tutto regni,
agitata sull'onda con sibili d'aria.
Ma, dea beata, dai molti nomi,
di tutto sovrana,
vieni benevola rallegrandoti nel bel volto.

da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciarelli





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Profuno di cielo. Incenso
Cielo genitore di tutto,
parte per sempre indistruttibile del cosmo,
antico, principio di tutto e di tutto fine.
cosmo padre,
che ti avvolgi come sfera attorno alla terra,
dimora degli DEI beati,
che cammini con vortici di rombo,
custode celeste e terrestre che tutto circondi,
che hai nel petto l'intollerabile necessità della Natura,
scuro, indomito, svariato,
dalle forme cangianti,
che tutto vedi, che hai Crono per figlio,
beato demone supremo,
ascolta
e porta vita santa al nuovo inziato.

da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli





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Inno orfico a Dioniso

Invoco Dioniso dall'urlo profondo, baccante;
Dioniso primogenito, dalla doppia natura,
nato tre volte, signore del baccanale.
Invoco Dioniso feroce, innominabile, nascosto,
che ha due corna e duplice forma;
invoco Dioniso coperto d'edera, dal volto di toro, caro ad Ares,
dio dell'esultanza, venerabile;
invoco Dioniso mangiatore di carne cruda,
triennale, portatore d'uva, vestito di foglie.
Sapiente dal buon consiglio
che nascesti dagli amori segreti di Zeus e Persefone,
dio immortale: ascolta, beato, la nostra voce,
e dolce, benevolo, ispiraci
con animo ben disposto insieme
alle tue nutrici dalle belle cinture.





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Inno orfico all’Etere, profumo di croco

O tu che hai l'eccelsa forza per sempre indistruttibile di Zeus,
parte degli astri, del Sole e della Luna,
che tutto domi, spirante fuoco, scintilla per tutti i viventi,
Etere che splendi in alto, elemento ottimo del cosmo,
o germoglio splendente, apportatore di luce, rilucente di stelle,
invocando ti supplico di essere temperato e sereno.

da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciarelli



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Agli Astri. Profumo di aromi
Degli astri splendenti invocherò il sacro splendore
con voci conformi al rito chiamando i démoni santi.
Astri celesti, cari figli della notte nera,
che vi muovete in giro con vortici circolari correndo intorno.
Scintillanti, di fuoco, genitori di tutto sempre,
determinate il destino essendo guide di ogni destino,
regolate il sentiero divino degli uomini mortali,
sorvegliate le zone dalle sette luci, vagate nell'aria,
celesti e terrestri, dalla corsa di fuoco, eternamente indistruttibili,
illuminate sempre il manto oscuro della notte,
risplendenti di scintillii, benevoli e notturni;
venite ai sapienti cimenti del sacro rito
compiendo la corsa valorosa per imprese gloriose.

da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli




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Inno orfico a Eracle. Profumo d’incenso

Eracle d'animo vigoroso, di grande forza, prode Titano,
dalle mani potenti, indomito, ricco di fatiche gagliarde,
dalle forme cangianti, padre del tempo, eterno e benevolo,
indicibile, d'animo selvaggio, molto pregato, onnipotente,
che hai un cuore che tutto vince, forza grande, arciere, indovino,
che tutto divori, di tutto generatore, fra tutti supremo, di tutti soccorritore,
che per i mortali hai dato la caccia e posto fine alle specie feroci,
desiderando la pace che nutre i giovani splendidamente onorata,
che da te stesso nasci, infaticabile, il migliore germoglio della Terra,
lampeggiante di scaglie primigenie, Paion di gran nome,
che intorno al capo porti l'aurora e la nera notte,
passando attraverso dodici lotte da oriente ad occidente,
immortale, esperto, infinito, incrollabile;
Vieni, beato, recando tutti i sollievi alle malattie,
scaccia le malvagie sciagure agitando il ramo nella mano,
e manda via le Chere penose con velenose frecce alate.


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Alla natura, profumo di aromi

O Natura, dea madre di tutto, madre dalle molte risorse,
operosa, augusta, demone che molto costruisci, signora,
domatrice di tutto il mondo, indomita, timoniera, tutta splendente,
onnipotente, sempre onorata, demone superiore a tutti,
imperitura, primigenia, celebrata, doni gloria,
imperitura, primigenia, celebrata, doni gloria,
notturna, dalle molte costellazioni, portatrice di luce, difficile a contenere,
che coi talloni volgi senza rumore l'orma dei piedi,
santa, tra i numi ordinatrice e fine infinito,
comune a tutti, tu sola non partecipi di nessuno,
padre di te stessa, senza padre, virtù, gioiosa, grandissima,
fiorente, intreccio, amicizia, complessa, valente,
guida, regolatrice, portatrice di vita, fanciulla che tutto nutri,
autosufficiente, Giustizia, fra le Grazie Persuasione dai molti nomi,
custode dell'etere, della terra e del mare,
amara ai dappoco ma dolce a chi ti obbedisce,
di tutto sapiente, tutto doni, ti prendi cura, di tutto sovrana,
generosa nutrice opulente e dissolutrice di ciò che è maturato.
Tu di tutto padre, madre, nutrice e allevatrice,
acceleri i parti, beata, ricca di semi, impulso delle stagioni,
aiuti tutte le arti, plasmatrice, molto costruisci, demone marino,
eterna, che produci il movimento, esperta, molto accorta,
che con turbine perenne volgi la corrente veloce,
del tutto liquida, circolare, che continuamente ti trasformi,
dal bel trono, onorata, che sola compi ciò che è stato deciso,
fra coloro che portano lo scettro in alto la più potente cupa tonante,
intrepida, che tutto domi, sorte destinata, spirante fuoco,
vita eterna e provvidenza immortale;
tutte le cose sono tue; tu sola infatti tutte queste cose produci.
Ma, dea ti supplico nelle stagioni felici
di portare pace, salute, incremento di tutte le cose.

da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciarelli


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Pan. Profumi vari

Pan invoco possente, pastorale, il tutto del cosmo:
cielo e mare e terra di tutto sovrana
e fuoco immortale. Queste cose infatti sono membra di Pan.
Vieni, beato, tu che danzi, che corri,
che regni con le Stagioni,
dalle membra caprine, baccante,
invasato, che vivi all'aria aperta,
che tessi l'armonia del cormo col canto giocoso,
che proteggi dalle apparizioni, terribile fra le paure umane,
che ti rallegri di caprai e bovari alle sorgenti,
tu che vedi lontano, cacciatore, amico di Eco,
che danzi con le Ninfe,
che tutto produci, di tutto genitore,
demone dai molti nomi,
signore del cosmo, che dai incremento,
che porti la luce, fecondo Paian,
che ti rallegri degli antri, dall'ira profonda, vero Zeus armato di corna.
Su di te infatti è fissata la distesa sterminata della terra,
e si ritira l'acqua dalla corrente profonda del mare infaticabile
e l'Oceano che cinge con le acque tutt'intorno la terra,
tu parte aerea di nutrimento, scintilla per i viventi
e occhio di fuoco sul capo leggerissimo.
Infatti queste cose divine camminano, svariate, ai tuoi ordini;
con i tuoi disegni trasformi la natura di tutto
alimentando la stirpe degli uomini nell'universo infinito.
Ma, beato, baccante, invasato, vieni alle libagioni
conformi al rito, concedi un buon compimento di vita
allontanando ai confini della terra la follia panica.


da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli


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Inno orfico a Crono. Profumo d’incenso

Sempre fiorente,
padre degli dei beati e degli uomini,
dai vari espedienti, incorrotto,
di grande forza, prode Titano,
che tutto esaurisci
e al contrario tu stesso accresci
che hai legami infrangibili nel cosmo infinito,
Crono generatore assoluto dell'eternità,
Crono dal vario parlare,
germoglio di Terra e Cielo Stellato,
nascita, crescita, diminuzione,
sposo di Rea, augusto Prometeo,
che abiti in tutte le parti del cosmo,
capostipite, dai disegni tortuosi,
ottimo: ascoltando la voce supplice
manda un felice termine di vita
sempre irreprensibile. da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli


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Inno orfico a Rea. Profumo d’aromi

Rea venerabile,
figlia del multiforme Protogono,
che metti il carro dalle sacre ruote
sugli uccisori di tori,
accompagnata dai timpani,
che ami il delirio,
fanciulla risonante di bronzi,
madre di Zeus egiogo
signore dell'Olimpo,
da tutti onorata, dalle forme splendenti,
beata compagna di Crono,
che ti diletti dei monti
e degli spaventosi urli dei mortali,
Rea di tutto sovrana,
che susciti il tumulto di guerra,
dall'animo forte,
ingannatrice, salvatrice,
liberatrice, origine prima,
madre degli dei e degli uomini mortali;
da te infatti derivano e la terra e l'ampio cielo in alto
e il mare e i venti; amante della corsa, aeriforme:
vieni, dea beata, salvatrice con benevolo consiglio
portando pace con ricchi beni,
mandando brutture e morti ai confini della terra.

da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli
[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]INVOCAZIONI-EVOCAZIONI[/align]


Queste preghiere possono essere usate per invocare gli Dei e gli elementi durante il rituale, subito dopo la disposizione del cerchio. Ancora meglio sarebbe usare quelle composte da voi con l’ispirazione del momento. Alcune sono in rima, altre no, non è essenziale, ma la rima aiuta a mettere in contatto la parte conscia con la parte inconscia del nostro cervello, producendo una coscienza rituale.


[align=center]Immagine


INVOCAZIONE DEGLI ELEMENTI

Aria, acqua, terra e fuoco
Elementi della Nascita astrale,
Io vi invoco: Venite a me!
In questo cerchio,
appositamente creato
Da attacchi e colpi psichici
Sono riparato
Io vi invoco: venite a me!
Dalle grotte e dal deserto
Dalle colline e dal mare
Con la bacchetta ed il pugnale
Con la coppa e il pentacolo
Io vi invoco: venite a me!
Così voglio, così è!

Da “wicca” di cunningham. Trad. di Lupa


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INVOCAZIONE ALLA DEA

Luna crescente dei cieli stellati
Dea flora dei fertili prati
Dea fluente dei sospiri della marea
Della pioggia gentile, sacra Dea;
il mio canto di Mehnir a te è levato,
risvegliami con il tuo colore argentato
Aprimi alla luce del tuo mito
Sii con me nel mio sacro rito!

Da “wicca” di Cunningham. Trad. di Lupa


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INVOCAZIONE AL DIO

Antico Dio del profondo delle foreste,
Signore del sole e delle bestie;
Ora che il mondo tace e riposa
Ora che il mondo è finito
Io ti chiamo nel modo antico
Qui nel mio cerchio e in questo rito.
Ascolta la mia preghiera
Infondimi della Tua forza del Sole.

Da “wicca” di Cunningham. Trad. di Lupa



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INVOCAZIONE A PAN
Oh grande Dio Pan
Bestia e uomo,
Pastore di capre e signore dei campi
io ti invoco in questo mio rito nella magia di questa notte.
Dio del vino,
Dio della vigna,
Dio dei campi e dio degli animali,
Assisti il mio cerchio con il tuo amore
E infondi le tue benedizioni.
Aiutami a guarire;
Aiutami a sentire;
Aiutami a portare amore e benessere.
Pan delle foreste, Pan delle radure,
Sii con me mentre si compie la mia magia.

Da “wicca” di Cunningham. Trad. di Lupa


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INVOCAZIONE A ISIDE

Iside della Luna
Tu che sei tutto ciò che è,
E tutto ciò che sarà:
Vieni, velata regina della notte!
Vieni, come il profumo del sacro loto
Carica il mio cerchio
Di amoree magia.
Scendi sul mio cerchio
Io ti prego
Oh Iside benedetta!

Da “wicca” di Cunningham. Trad. di Lupa


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INVOCAZIONE ALLA DEA
Dea misericordiosa,
Tu che sei Regina degli Dei
Luce della notte,
Creatrice di tutte le cose
Selvagge e libere;
Madre delle donne e degli uomini
Amante del Dio cornuto
E protettrice di tutto gli wiccan
Discendi ti prego,
Con il tuo raggio di potere lunare
Qui nel mio cerchio

Da “wicca” di Cunningham. Trad. di Lupa



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INVOCAZIONE AL DIO

Dio luminoso,
Tu che sei Re degli Dei
Signore del sole,
Sovrano di tutte le cose
Selvagge e libere;
Padre delle donne e degli uomini
Amante della Dea Luna
E protettore di tutti gli wiccan
Discendi, ti prego
Con il tuo raggio di potere solare
Qui nel mio cerchio!

Da “wicca” di Cunningham. Trad. di Lupa [/align]
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[align=center]Codici di Nag Hammâdi[/align]


Nag Hammâdi è una cittadina situata nella provincia di Qena, nell’Egitto centrorientale, nota soprattutto per la scoperta, nel 1945, di una biblioteca di scritti gnostici cristiani scritti in lingua copta noti come codici di Nag Hammâdi.
Si tratta di 13 papiri, che furono ritrovati in una giara da un abitante del villaggio, e che rimasero nascosti per lungo tempo prima di essere messi a disposizione degli studiosi. I testi contenuti nei codici sono, per la maggior parte, scritti gnostici, ma includono anche tre opere appartenenti al Corpus Hermeticum ed una parziale traduzione della Repubblica di Platone. Si ipotizza che tali codici appartenessero alla biblioteca di un monastero della zona, e che i monaci li abbiano nascosti per salvarli dalla distruzione, quando si cominciò a considerare lo gnosticismo come eresia.
I testi religiosi, detti "gnostici", propongono interpretazioni e rituali cristiani diversi da quelli ufficializzati nel 325. Essendo stati per questo motivo immediatamente ricusati come eretici, vennero pertanto raccolti, protetti e nascosti dalle comunità dette "devianti". Gnosi significa conoscenza. Gli gnostici, che avevano con i testi sacri un rapporto molto diverso rispetto ai cristiani, erano particolarmente interessati al senso esoterico delle scritture, e non alla loro storicità. Gli gnostici consideravano quindi le cose divine come una conoscenza interiore e segreta, trasmessa attraverso la tradizione e l'iniziazione.
Attualmente il corpus di 1200 pagine è conservato al Museo Copto del Cairo, ma la biblioteca di Nag Hammadi offre numerose testimonianze delle correnti gnostiche che affermano di comprendere un insegnamento segreto ispirandosi talvolta completamente all'Antico Testamento.

Riportiamo a seguito alcuni degli Inni appartenenti al codice di Nag Hammâdi.

[align=center]
'The Thunder Perfect Mind' – Il Tuono, Mente Perfetta -
Il Tuono, Mente Perfetta Io fui mandata dal Potere,

ed Io sono venuta presso coloro che riflettono
su di me,
ed Io sono stata trovata tra quelli
che mi cercano.
Cercatemi, voi che meditate su di me,
e voi uditori, ascoltatemi.
Voi che mi state aspettando,
portatemi a voi.
E non allontanatemi dalla vostra vista.
E non fate in modo che la vostra voce mi possa odiare,
e neppure il vostro ascolto.
Non ignoratemi, ovunque ed in ogni tempo.
State in guardia!
Non ignoratemi.

Perché Io sono la prima e l’ultima.
Io sono l’onorata e la disprezzata.
Io sono la prostituta e la santa.
Io sono la sposa e la vergine.
Io sono la [madre] e la figlia.
Io sono le membra di mia madre.
Io sono la sterile
E molti sono i miei figli.
Io sono colei il cui matrimonio è grande,
eppure Io non ho marito.
Io sono la levatrice e colei che non partorisce.

Io sono il conforto dei miei dolori del parto.
Io sono la sposa e lo sposo,
ed è mio marito che mi generò.
Io sono la madre di mio padre
E la sorella di mio marito
Ed egli è la mia progenie.
Io sono la schiava di lui, il quale mi istruì.
Io sono il sovrano della mia progenie.
Ma egli è colui il quale mi generò prima del tempo,
nel giorno della nascita.
Ed egli è la mia progenie, a suo tempo,
ed il mio potere proviene da lui.
Io sono l’appoggio del suo potere nella sua giovinezza,
ed egli il sostegno della mia vecchiaia. E qualsiasi cosa egli voglia, mi succede.
Io sono il silenzio che è incomprensibile,
e l’idea il cui ricordo
è costante.
Io sono la voce il cui suono è multiforme
e la parola la cui apparizione
è molteplice.
Io sono la pronuncia del mio nome.

Perché, voi che mi odiate, mi amate,
ed odiate quelli che mi amano?
Voi che mi rinnegate, mi riconoscete,
e voi che mi riconoscete, mi rifiutate.
Voi che dite la verità su di me, mentite su di me,
e voi che avete mentito su di me,
dite la verità.
Voi che mi conoscete, ignoratemi,
e quelli che non mi hanno conosciuta,
lasciate che mi conoscano.

Perché Io sono il sapere e l’ignoranza.
Io sono la vergogna e l’impudenza.
Io sono la svergognata; Io sono colei che si vergogna.
Io sono la forza e la paura.
Io sono la guerra e la pace.
Prestatemi attenzione.
Io sono la disonorata e la grande.

Prestate attenzione alla mia povertà e alla mia ricchezza.
Non siate arroganti con me
quando Io sono gettata fuori sulla terra,
e voi mi troverete in quelli che stanno per
giungere.
E non cercatemi nel mucchio di letame
Non andate lasciandomi esiliata fuori,
e voi mi troverete nei regni.
E non cercatemi quando sono gettata fuori tra
coloro che
Sono disgraziati e nei luoghi più miseri,
Non ridete di me.
E non lasciatemi fuori tra quelli che sono uccisi nella violenza.
Ma Io, Io sono compassionevole ed Io sono crudele.
State in guardia!
Non odiate la mia obbedienza
E non amate il mio auto – controllo.
Nella mia debolezza, non abbandonatemi,
e non siate spaventati del mio potere.
Perché voi disprezzate la mia paura
E maledite la mia gloria?
Ma Io sono colei che esiste in tutti i timori
E la forza nel tremare.
Io sono quella che è debole,
ed Io sto bene in un luogo piacevole.
Io sono la dissennata ed Io sono la saggia.

Perché mi avete odiata nelle vostre assemblee?
Perché Io dovrò essere silenziosa tra quelli che sono silenziosi,
ed Io dovrò apparire e parlare,
Perché quindi mi avete odiata, voi Greci?
Perché Io sono una barbara tra i
barbari?
Perché Io sono la saggezza dei Greci
Ed il sapere dei Barbari.
Io sono il giudizio dei Greci e dei barbari.
Io sono quella la cui immagine è grande in Egitto
e quella che non ha immagine
tra i barbari.
Io sono quella che è stata odiata ovunque
e quella che è stata amata in ogni luogo.
Io sono quella che essi chiamano Vita,
e che voi avete chiamato Morte.
Io sono quella che essi chiamano Legge,
e voi avete chiamato Illegalità.
Io sono quella che voi avete inseguito,
ed Io sono colei che avete
afferrato.
Io sono quella che avete dispersa,
eppure mi avete raccolta insieme.
Io sono quella di cui prima vi siete vergognati,
e voi siete stati svergognati verso di me.
Io sono colei che non riceve festeggiamenti,
ed Io sono quella le cui celebrazioni sono molte.
Io , Io sono senza Dio,
ed Io sono quella il cui Dio è grande.
Io sono quella sui cui avete meditato,
eppure voi mi avete disprezzata.
Io sono incolta,
ed essi imparano da me.
Io sono quella che voi avete disprezzata,
eppure riflettete su di me.
Io sono quella dalla quale vi siete nascosti,
eppure voi apparite a me.
Ma se mai vi nascondeste,
Io stessa apparirò.
Perché se mai voi appariste,
Io stessa mi nasconderò da voi.
Quelli che hanno(…) ad esso (…) insensibilmente.

Prendetemi ( …conoscenza )dal dolore
Ed accoglietemi
Da ciò che è conoscenza e dolore.
Ed accoglietemi dai luoghi che sono brutti e in rovina,
e sottratti da quelli che sono buoni
anche se in bruttezza.
Fuori dalla vergogna, portatemi a voi sfacciatamente,
e fuori dalla sfrontatezza e dalla vergogna,
riprendete le mie membra in voi.
E venite a promuovermi, voi che mi conoscete
E voi che conoscete le mie membra,
e stabilite la Grande tra
le prime piccole creature.
Venite ad appoggiarmi presso l’infanzia,
e non disprezzatela perché è piccola
e piccina.
E non distaccate le grandezze in diverse parti dalle piccolezze,
perché le piccolezze sono conosciute dalle
grandezze.

Perché mi maledite e mi venerate?
Voi avete recato offesa e voi avete avuto misericordia.
Non separatemi dai primi che avete
conosciuto.
E non allontanate, né scacciate alcuno
[...] scacciare voi e [...conoscer] lo per niente.
[...].
Ciò che è mio [...].
Conosco quelli che vennero per primi
e quelli dopo di loro conoscono me.

Ma Io sono la Mente [Perfetta] ed il riposo di [...].
Io sono la conoscenza della mia domanda,
E la scoperta di quelli che aspirano a me,
e il comando di quelli che di me domandano,
e il potere dei poteri nella mia scienza
degli angeli, che sono stati mandati al mio ordine,
e degli dei nelle loro ere dal mio consiglio,
e degli spiriti di ogni uomo che esiste con me,
e delle donne che dimorano dentro di me.
Io sono quella che è venerata, e che è pregata,
e che è disprezzata sdegnosamente.
Io sono la pace,
e la guerra è venuta per causa mia.
E Io sono uno straniero e un compatriota.
Io sono la sostanza e quello che non ha sostanza.

Quelli che sono senza unione con me sono ignari di me,
e quelli che sono nella mia sostanza sono quelli che conoscono me.
Quelli che sono vicini a me sono stati ignari di me,
e quelli che sono distanti da me sono quelli che mi hanno conosciuto.
Nel giorno in cui Io sono vicino a te, tu sei distante da me,
e nel giorno in cui Io sono distante da te, Io sono vicino a te.

[Io sono ...] dentro.
[Io sono ...] delle nature.
Io sono [...] della creazione degli spiriti.
[...] preghiera delle anime.
Io sono il controllo e l’incontrollabile.
Io sono l’unione e la dissoluzione.
Io sono ciò che è perenne ed Io sono la dissoluzione
della materia. Io sono quella sotto,
ed essi vengono sopra di me.
Io sono il giudizio e l’assoluzione.
Io, Io sono senza peccato,
e la radice del peccato deriva da me.
Io bramo avidamente l’apparenza esteriore,
e il proprio controllo interiore esiste dentro di me.
Io sono l’ascolto accessibile a tutti
E il discorso che non può essere capito.
Io sono un muto che proprio non parla,
e grande è la moltitudine delle mie parole.

Ascoltatemi in grazia, e imparate di me
con approssimazione. Io sono colei che urla,
e Io sono rigettata sopra la faccia della terra.
Io preparo il pane e la mia mente dentro.
Io sono la conoscenza del mio nome.
Io sono quella che grida,
ed Io ascolto.
Io appaio e [... ] cammino in [... ] sigillo del mio [... ].
Io sono [... ] la difesa [... ].
Io sono quella che è chiamata Verità
e ingiustizia [... ].

Voi mi onorate [... ] e voi mormorate contro di me.
Voi che siete conquistati, giudicate loro (chi conquista voi)
prima che essi esprimano sentenza contro di voi,
perché il giudizio e la parzialità risiedono in voi.
Se voi siete condannati da questo, chi vi affrancherà?
Oppure, se voi sarete liberati da questo,
chi sarà in grado di tenervi in custodia?
Perché ciò che è dentro di voi è quello che a voi è fuori,
e quello che vi avvolge all’esterno
è quello che dà la forma all’interno di voi.
E quello che voi vedete fuori di voi, voi lo vedete dentro di voi;
esso è evidente ed è il vostro vestito.

Ascoltatemi, voi che mi udite,
e imparate le mie parole, voi che mi conoscete.
Io sono la conoscenza che è accessibile a chiunque:
Io sono il discorso che non può essere compreso.
Io sono il nome del suono
e il suono del nome.
Io sono il segno della lettera
e la destinazione della separazione
Ed Io [...].
(3 linee mancanti)
[...] luce [...].
[...] ascoltatori [...] a voi
[...] il grande potere.
E [...] non rimuoverà il nome.
[...] all’entità che mi ha creato.
E Io dirò il suo nome.

Fate attenzione allora alle sue parole
e a tutte le scritture che sono state composte.
Prestate attenzione allora, voi che ascoltate
ed anche voi, gli angeli e quelli che sono stati inviati,
e voi spiriti che vi siete levati dai morti.
Perché Io sono quella che da sola esiste,
ed Io non ho alcuno che mi giudicherà.

Perché sono molti i gradevoli aspetti
che esistono in numerosi peccati
e smoderatezze
e passioni scandalose
e piaceri momentanei
che (gli uomini) assaporano finché non diventano
equilibrati e salgono al loro luogo di riposo.
E loro mi troveranno lì
ed essi vivranno
ed essi non moriranno di nuovo.

Traduzione di * Xenia e Ddrwydd del Tempio di Ara[/align]


Ddrwydd del Tempio di Ara , in Wiccablog ), ci parla di questa poesia misteriosa, narrata da un divino rivelatore di natura femminile.
“ 'The Thunder Perfect Mind' – Il Tuono, Mente Perfetta- è una poesia meravigliosa, ma anche un po’ strana. Ricca di figure retoriche come paradossi ed antitesi di influenza ellenica, parla nel nome di un Potere divino femminile, un Uno che riunisce tutti gli opposti. Uno che non parla solo alle Donne, ma a tutte le persone. Uno che parla non solo ai cittadini di una patria, ma anche agli stranieri, ai poveri ed ai ricchi. E’ una poesia che scorge l’irraggiamento del Divino in tutti gli aspetti della vita umana, dagli umili bassifondi del Cairo, o di Alessandria, dove forse si trovava chi l’ha scritta, alle persone di più elevato ceto sociale, dai padroni agli schiavi.
In questa poesia, il divino appare in tante, e spesso inaspettate forme. 'The Thunder Perfect Mind' – Il Tuono, Mente Perfetta potrebbe essere stato scritto in Egitto. Scritto da qualcuno che probabilmente conosceva la Tradizione di Iside, ma non è un canto a lei dedicato, come erroneamente taluni ritengono. Chi lo ha scritto conosceva anche le tradizioni ebraiche. Chi lo ha scritto era parte di un movimento in cui tradizioni Ebraiche, Egizie, Greche, Romane e proto-Cristiane si mescolavano ed erano patrimonio di un determinato numero di persone colte.
Bentley Layton ha ipotizzato che il paradossale e spesso eccessivo ricorso a termini antitetici presenti nelle affermazioni del Tuono possa essere letto come un complesso enigma/indovinello da risolvere ad opera di un lettore consapevole o “gnostico”. Allo stesso tempo, l’attenzione alle varie caratteristiche del testo nel suo complesso suggerisce che non c’è solo il mistero dell’identità dell Io narrante, ma anche il rapporto fra la divinità che sta parlando e gli ascoltatori di natura umana forma il nodo esegetico del testo.” La traduzione curata da Xenia e Ddrwydd deriva da una trascrizione inglese dal copto di George W. MacRae S. J. così come pubblicata in un libro edito da James M. Robinson, The Nag Hammadi Library, HarperCollins, San Francisco, 1990


[align=center]L’Ogdoade e l’enneide
Nag Hammadi codex VI,6: 52,1 -55-56


Preghiamo, oh Padre mio:
Io invoco te, che
governi sul regno
del potere, colui il cui Logos
viene come una nascita di luce,
e le cui parole sono immortalei:
sono per sempre e immutabili.
Esso è colui il cui volere
Produce vita per le forme in
Ogni luogo:la sua natura dà forma
Alla sostanza. Per opera di esso sono mosse
Le anime dell’Ogdoade
E gli angeli […
[…]
Quelli che esistono. La sua Provvidenza Si estende a tutti[…
[…]genera tutti. Esso è colui che
[…] dall’eone tra spiriti.
Esso ha creato tutto. Esso che
contiene se stesso in se, si cura
di tutto. E’ perfetto dio,
invisibile, al quale si parla
in silenzio- è mossa la sua immagine quando esso è diretto,
e governa-,il possente
nella potenza, che è esaltato
al di sopra della maestà, che è superiore
alle lodi, ZÔxathazÔ â ÔÔ
ee ÔÔÔ êêê ÔÔÔ Ô
ÔÔÔÔÔÔ ooooo
ÔÔÔÔÔÔ yyyyyy
ÔÔÔÔÔÔÔÔÔÔÔÔ
ÔÔÔ ZÔzazÔth. Signore,
dona a noi una sapienza
dalla tua potenza, che perviene
fino a noi, perché possiamo descrivere a noi stessi
la visione dell’Ogdoade e dell’Enneade.
Abbiamo già proceduto fino all’Ebdòmade,
perché siamo pii, e
viviamo nella tua legge.
E il tuo volere noi lo compiamo
Sempre. Abbiamo camminato, infatti, nella
Tua via e abbiamo rinunciato
[…] affinché avesse luogo
la tua visione. Signore, dona
a noi la verità nell’immagine,
concedi a noi, grazie allo spirito, di
vedere la forma dell’immagine
quella che è priva di mancanza,
e ricevi l’impronta del pleroma
dalle nostre mani attraverso la nostra lode.
E riconosci lo spirito
Che è in noi. Infatti dalle tue
Mani il tutto ha ricevuto un anima.
Da te infatti, l’Ingenerato
E il generato vennero all’essere.
La nascita di colui che si è generato da sé
Ha luogo per opera tua,
la nascita di tutte le cose create
che esistono. Ricevi
le offerte spirituali da noi:
le inviamo
a te con tutto il nostro cuore
e con la nostra anima e con la nostra
forza tutta. Salva quello che
è in noi e dona a noi
la sapienza immortale.[/align]


[align=center]L’Ogdoade e l’enneide
Nag Hammadi codex VI,6: 52,1 -58


Qual è il modo in cui, attraverso di esso
Si può inneggiare? Sei divenuto tale
Che non si può parlarti? Rimango in silenzio
O padre mio: voglio inneggiare
A te rimanendo in silenzio[/align]
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[align=center]MANTRA [/align]


[align=center]Hare Krishna

Hare Krishna Hare Krishna
Krishna Krishna Hare Hare
Hare Rama Hare Rama
Rama Rama Hare Hare[/align]


La letteratura vedica raccomanda questo mantra dicendo che è il maha-mantra, il mantra supremo.
La Kali-santarana Upanisad spiega: “Queste sedici parole sono fatte apposta per contrastare i dannosi effetti dell’attuale età di discordia e di ansia”. Il Narada-pancaratra aggiunge: "Tutti i mantra e tutti i metodi di realizzazione spirituale sono riassunti nel maha-mantra Hare Krishna".
Il nome Krishna vuol dire 'Colui che attrae tutti', il nome Rama significa 'Colui che dà piacere a tutti' e il nome Hare è indirizzato all’energia devozionale del Signore. Quindi il maha-mantra significa: “O Signore che attrai e dai piacere a tutti, o energia del Signore, Ti prego impegnami nel Tuo servizio di devozione”.



[align=center]
OM TARE TUTTARE TURE SOHA
Mantra di Tara: om tare tuttare ture soha
[/align]


Come tutti i Mantra , quello di Tara è un concentrato di Energia, Tara è la Madre di tutti i Budda, e anche la nostra Madre perchè ci aiuta a sviluppare il nostro potenziale per raggiungere l'Illuminazione; la Compassionevole, pronta a soddisfare i bisogni di tutti gli Esseri, come Energia rappresenta la Grande Madre, l'Energia Femminile, la Shakti Manifesta, l'aspetto Femminile del Divino, la Madre Terra che tutto sostiene e nutre.
Om Tare Tuttare Ture Soha è il concetrato di una preghiera più lunga, si narra che il traduttore del Grande Santo indiano Atisha, un giorno si ammalò gravemente, un discepolo di Atisha predisse che se l'uomo avesse recitato diecimila volte la preghiera, a Tara, dei ventuno versi sarebbe guarito. Ma l'uomo era troppo grave per poter fare ciò, allora Atisha, che aveva un rapporto diretto con Tara, la invocò chiedendo consiglio. Fù così che la Grande Madre diede questo Mantra ad Atisha, che la sua recitazione eguivale a recitare la preghiera dei ventuno versi. L'uomo ammalato riuscì a completare la recitazione e guarì.
Om è la meta, il Divino , le sante qualità di mente, parole e corpo di tutti gli esseri illuminati.
Tare Tuttare Ture è il sentiero per raggiungere ciò. Tare " Colei che libera " , rappresenta tutto ciò del quale dovremmo liberarci. Tuttare " Colei che elimina tutte le paure " . Ture " Colei che concede ogni successo ". Soha " possano le benedizioni di Tara ( contenute nel Mantra ) radicarsi nel nostro cuore.



[align=center]Il Mantra Indù Bija[/align]


Nell'Induismo il concetto di mantra come suono mistico fu traslato, come logica conclusione, nel concetto di "seme" o Bija, mantra che non ha un significato preciso, ma sono concepiti per evocare, attraverso le loro connessioni vocali, a diversi principi spirituali. Per esempio : la devozione alla Madre Divina, Kali, nella forma di mantra, è abilmente sintetizzata nel potente mantra Bija, nella tradizione Shakta dell'Induismo :



[align=center]Aum Kreeng Kreeng Kreeng Hoong Hoong Hreeng Hreeng
Dakshina Kalike
Kreeng Kreeng Kreeng Hoong Hoong Hreeng Hreeng Swaha
Naturalmente il più venerato tra tutti i mantra Bija vi è l'Om/Aum.



I Mantra Bija fanno parte della conoscenza monistica, che pur riconoscendo la manifestazione multiforme, deriva comunque un unico principio.[/align]


[align=center]OM MANI PADME HUM
Mantra della compassione: om mani padme Hum
[/align]


Il Mantra " Om Mani Padme Hum " è molto potente, è il Mantra della compassione piena di Amore, di Avalokiteswara o Chenresig ( in tibetano ). Questo mantra esprime la pura energia di Compassione che esiste in ogni essere. Recitarlo durante la meditazione o mentre siamo impegnati nelle nostre faccende di ogni giorno risveglia la Compassione che è in noi ed unita alla recita di tante altre persone, che lo usano ogni giorno, contribuisce a creare un mondo migliore e pieno di Amore.
OM : rappresenta l'Assoluto, Fonte Suprema, Potenza creativa somma di tutti i suoni.
Mani Padme : ( gemma del Loto ) esprime coppie di concetti come il Budda che è nei nostri cuori, la Mente dentro la nostra mente, l'Eterno racchiuso nel tempo, il Divino dentro il cuore degli esseri.
Hum : rappresenta la realtà illuminata entro i limiti dell'individuo, unisce ogni cosa separata all'universale OM, elimina ogni difficoltà nata dall'ego che ci ostacola verso la Conoscenza.
OM MANI PADME HUM in Tibetano : UM MANI PEME HUNG ( la vocale U è lunga, la A di MANI è pronunciata aperta, PEME è la contrazione di PADME e la P è un suono molto vicino alla B, la G finale di HUNG è impercettibile




[align=center]GAYATRI MANTRA
OM
BHUR BHUVAH SVAHA
TAT SAVITUR VARENYAM
BHARGO DEVASYA DHIMAHI
DHIYO YO NAH PRACHODAYAT


Om
Meditiamo sulla Gloria di Isvara
Colui che ha creato l'Universo,
Colui che merita adorazione,
Colui che impersona la Conoscenza e la Luce,
Colui che cancella tutti i peccati e l'ignoranza,
Possa Egli illuminare i nostri intelletti. [/align]


Il Gayatri Mantra e' il Mantra piu' sacro, e, mentre prima era conosciuto e cantato soltanto dagli Iniziati indu', oggi tutti hanno il permesso di cantarlo, per volonta' di Sai Baba. E’ l'essenza di tutti i Mantra, vale a dire l'Essenza di tutti i sacri Nomi di Dio ed e' una preghiera volta ad ottenere l'Illuminazione dell'intelletto. E' un'invocazione rivolta alla Dea che non ha un nome speciale ma che trascende tutti i Nomi. Essa e' diretta alla Madre Universale, senza alcun nome restrittivo: Essa e' la Madre di tutte le genti, di tutti i tempi e di tutte le religioni. E' di validita' universale.

L'OM, è la forza vitale propria dell'uomo, che proviene da dentro, dalla regione dell'ombelico; è questo che proviene dal sito di Brahma (Brahma sthâna), è il suono della vibrazione che da via al moto di creazione dell’universo ed è la vibrazione che da vita all’uomo.

Bhûh è la Terra; bhuvah sono i Cieli; svah è il Cosmo infinito. Perciò, Terra, Cielo e Universo si trovano tutti nell'uomo. La Terra è il mondo fatto di materia; bhuvah è l'energia vitale che fa vibrare il corpo. Questa energia vitale dà al corpo stabilità, sviluppo, felicità e gli conferisce la facoltà dell'azione. Poi c'è svah, il Cielo. Allora, bhuvah è il mondo materiale, è la forza vitale che mette in vibrazione i corpi. Svah conferisce un tipo di conoscenza (jñâna), che chiamano impropriamente "radiazione". Però, non si tratta di una conoscenza materiale; non è la conoscenza della natura. Nel linguaggio vedico si chiama Prajña Brahma, per indicare che è una conoscenza che supera ogni altra conoscenza: è la Completa Costante Consapevolezza.

TAT SAVITUR VARENYAM indica a chi rivolgiamo la nostra preghiera di elevazione. TAT è l’essere supremo, l’assoluto; Savitur si riferisce al dio Savitri, il dio Sole luminoso; varenyam significa oggetto di venerazione. Questa frase ci dice chi è oggetto di venerazione. La forma che esprime la magnificenza, l’onnipotenza, la fonte della vita è il sole.

BHARGO DEVASYA DHIMAHI: BHARGO indica una rifulgente radiazone luminosa, la luce dello sprito. Non è la luce del sole da adorare, ma questa è un simbolo della luce spirituale, la jyoti, emanazione luminosa di Dio che trasmuta la nostra mente e ci consente di arrivare all’illuminazione spirituale; devasta si riferisce ad un Deva e richiama una energia extra ordinaria; dhimahi indica la possibilità di ricevere l’illuminazione con la meditazione, significa ricevere, assorbire, meditare. Dobbiamo meditare sulla manifestazione più diretta del sole per comprendere la luce divina. In tutte le esperienze religiose la divinità si manifesta come luce. E’ il passaggio dalla meditazione sulla forma a quella del senza-forma

DHIYO YONAH PRACHODAYAT: DHIYO è l’intelletto, la mente, la capacità di discernimento; yo è che-chi; nah si riferisce all’intero genere umano, ciascuno è potenzialmente capace di ottenere il risveglio spirituale, ma non tutti lo fanno. Yonah oltre all’energia spirituale indica anche il principio femminile che nella concezione Indù racchiude la capacità di ricevere, aprirsi, abbandonarsi senza forzature, come l’acqua; Prachodayat significa ispirare, illuminare. La shakti può illuminarci perché è la sua funzione a patto che glielo lasciamo fare senza opporci, se la lasciamo fluire e se ne facciamo un valore che ispiri le nostre vite.

In ogni cuore esiste lo stampo della Gâyatrî, che ha cinque facce. Perché cinque facce? Lo avete visto: solo al centro c'è una faccia di colore blu. Per quale ragione? Le facce sono cinque: bhûh-bhuvah-svah, sono le tre dimensioni che stanno unite insieme per formare un solo volto. Tat è la seconda faccia; savitur-varenyam è la terza; bhargo-devasya-dhîmahi è la quarta; dhiyo-yo-nah-prachodayât è la quinta.
Poiché questo mantra si divide in cinque parti, si dice che la Gâyatrî sia Pañchamukhî svarûpinî, "la Dea dai Cinque Volti". Ciò significa che la Gâyatrî non vede solo i quattro mondi, ma anche l'impegno, lo sforzo della disciplina (Udyoga). Perciò la Gâyatrî è preghiera, meditazione, anelito (per la liberazione).
Quindi, la preghiera è "Bhûh bhuvah svah"; la meditazione è "tat savitur varenyam". Si prega dicendo "bhargo devasya dhîmahi": "siano rimosse le tenebre dell'ignoranza che ci sono in me"; poi "dhiyo yo nah prachodayât": "o Madre, concedimi una buona intelligenza (buddhi), dei buoni pensieri, una buona mente". In definitiva, sotto lo stesso nome della Gâyatrî ci sono devozione, conoscenza e distacco. Perciò, non abbiamo assolutamente bisogno di pensare ad altro.
"Dhiyo yo nah prachodayât": Dhi significa che l'intelligenza si sviluppa. Si è detto che, nell'antichità, si dovevano iniziare al Gâyatrî Mantra i bambini di otto anni. Oggi, però, a causa di un peggioramento della situazione e ai cambiamenti della natura, è andata persa quella tradizione.
Se cominciamo sin d'ora a cantare il Gâyatrî Mantra, la nostra intelligenza rifulgerà in tutto il suo splendore e ci tornerà alla memoria persino ciò che avevamo dimenticato; tutto quanto abbiamo studiato rimarrà impresso nel cervello.
Dunque, è la Gâyatrî che elargisce la conoscenza. La Gâyatrî non è allora una formula comune. Satyavan fu riportato in vita dalla devozione della moglie Sâvitrî, sfuggendo alla morte grazie a questo mantra.
La verità, la rettitudine, la pace, l'amore e la non violenza sono gli aspetti peculiari della Gâyatrî: sono i suoi cinque volti. Nel nostro cuore, dunque, dobbiamo mantenere sempre queste qualità pure. Non dobbiamo offendere nessuno, mai pensar male di nessuno.
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birillino8
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Messaggio da birillino8 »

[align=center] Fatture & Incantesimi[/align]

[align=center]I rituali che seguono non sono stati certificati da me,quindi non posso garantire della loro riuscita ,e non mi ritengo responsabile dell'uso che ne farete!

[/align]

[align=center]Amore[/align]

Statuine d’amore
Quando vorfete fare una fattura per conciliare l’amore fra due persone e fare si che il loro amore e la loro unione siano forti e duraturi, modellate un’immagine delle due persone il più somigliante possibile.
Operate all’ora di Giove o di Venere, con il segno del Leone all’ascendente, quando la Luna sarà nel segno del Leone, in buon aspetto con Venere.
Unite le due figurine insieme come se esse si abbrac­ciassero, e provvedete a seppellirle nel luogo ove abitualmente le due persone oggetto della fattura si incontrano


Fattura del nome
Scrivete su un foglio il nome della persona amata e ponetelo sotto il vostro cuscino. Prendete il cuscino e stringetelo fortemente come se fosse la persona, ripetendone più volte il nome. In quell’istante la persona desiderata sentirà un impeto d’amore verso di voi.


Fattura della mela
Un venerdí, all’alba, in un frutteto cogliete una mela. Sopra un pezzetto di carta scrivete con il vostro sangue il vostro nome e quello della persona da affatturare. Cercate di procurarvi tre capelli di quest’ultima che unirete a tre dei vostri.
Intrecciateli insieme, poi scrivete su un altro foglietto la parola magica “Scheva”. Tagliate il pomo che avevate raccolto in due, togliete i semi ed al loro posto ponete i due bigliettini ed i capelli intrecciati. Abbiate l’accortezza di fissare i bigliettini al frutto con due rametti di mirto.
Ponete tutto in forno, avvolto con foglie di lauro e di mirto; quando tutto sarà seccato, si mette l’amuleto sotto il capezzale del letto della persona, senza che essa se ne accorga.
In poco tempo l’amore sarà raggiunto


Fattura dei tre fili
Prendete un filo di cotone, uno spago di canapa ed un nastro di seta rossa. Unite il tutto facendo piú nodi.
Quando incontrate l’oggetto del vostro amore, stringete forte i fili ottenuti pronunziando ad alta voce il nome della persona. Dovreste ottenere il vostro scopo


Fattura dell’astrologo
Fate il tema astrologico del momento e attendete per operare che tutti i pianeti negativi siano in posizione neu­tra. In particolare occorrerà che il pianeta dominante sia in posizione trigona o sestile con l’ascendente, ciò perché l’amore sarà piú forte in tal caso. Fate attenzione che esso non sia « quadrato » poiché se ciò accadesse la fattura d’amore si trasformerà in fattura di odio.
A questo punto occorrerà modellare una prima statuina ed attendere per modellare l’altra che la punta della undecima casa del tema di fabbricazione della prima immagine si trovi all’ascendente.
E’ necessario che il signore del tema di nascita della persona che richiede il procedimento magico guardi in aspet­to benefico il signore del tema di nascita dell’altra persona.
Non avendo a disposizione i dati di nascita delle per­sone sarà opportuno in qualsiasi caso operare quando la Luna sarà in congiunzione con Venere nel segno del Cancro.
Si procede facendo il tema astrologico del momento in maniera che gli aspetti positivi si trovino all’ascendente. Operate nel modo solito modellando le due immagini, scrivete su una il numero 200 per duecento volte e sull’altra il numero 248 per altrettante volte.
Nel fare l’immagine di cera usate cera vergine se la donna è illibata, cera comune se non lo è. Nel dubbio, usate metà dell’una e metà dell’altra.
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Incanti D'Amore

Gli incauti che vorranno comunque provare a fare uno o più di questi "Incanti",sappiano che il rischio di
un colpo di ritorno non è da sottovalutare.[/align]


Per farsi Amare da tutte le Donne

Della Valeriana pestata e ridotta in polvere e dire:
haec tibi faciout facias ea quae volo porta et immissa mulierem in me spissa venire.
Portala con te e ogni donna cadrà ai tuoi piedi.



Per l'Amore tra due persone
Prendi una candela rossa e in notte di plenilunio scrivi il nome di chi vuoi il cuore su un pezzo di carta vergine, piegalo in 3 parti e brucialo sulla fiamma della candela dicendo:
(nome della persona) cosi come ora io brucio il tuo nome, tu per me brucierai di passione (ripetere finchè non è bruciato del tutto il foglio)....(se possibile bruciare anche una foto della persona).
Prendere le ceneri e portarle con se fino all'incontro con il prediletto. Davanti a lui gettare in terra le ceneri senza farsi vedere. Il suo cuore sarà tuo.


Sortilegio per legare a noi una persona
Occorre procurarsi una medaglia di Sant’Elena da collocare sopra un pezzo di seta verde, su cui si appunteranno tre piccoli chiodini dorati necessari x la cerimonia, il ritratto della persona che si vuol legare, nel quale si appunterà uno dei chiodi invocando:
Oh gloriosa Santa Elena, madre amatissima del re e di regina, al monte Oliveto vi recaste per grande amore a Gesù ascoltatemi. Invoco la vostra potente intercessione per conseguire quello che desidero. Questi tre chiodi del Nostro Signore Gesù Cristo, imitazione di quelli che voi possedete, li dispongo come voi li disponeste. Uno l’offro a vostro figlio Gran Costantino, l’altro lo getto nell’acqua come voi lo gettaste nel mare per la salvezza dei naviganti, il terzo lo infiggo nella immagine di (nome) perché inchiodi il di lui cuore, acciò non possa né bere, né mangiare, ne dormire, né riposare, ne in seggiola sedere, ne con un uomo possa parlare, né con donna amoreggiare (o viceversa) finchè per vostra intercessione non si arrenda ai miei pianti. Se mi verrà concesso quanto chiedo per vostra mediazione, vi sarò tutta la vita il + sincero devoto e nei secoli dei secoli. Amen.

Per legare un uomo
Occorre tre metri di nastro bianco, con esso farà sette nodi e infilerà tra i nodi un paio di forbici aperte a mo’ di spade. Prenderà un pezzo di calamita , la metterà in una borsetta insieme ad una moneta d’argento spagnola (di quelle che hanno incise da un lato quattro linee formante la croce) e a un talismano di Venere x rendere il sortilegio di maggior efficacia. Collocherà poi la borsa nel centro della forbice annodandola sette volte con un filo bianco. Il sortilegio si appenderà alla cintura annodando la cinta sette volte. Il lui in questione non potrà soddisfare i proprio desideri carnali con nessun'altra a patto ch’egli ignori l’esistenza del sortilegio. Venendone a conoscenza gli effetti si volgerebbero a danno di chi lo ha fatto. Volendo scioglierlo, basta tagliare i nodi dicendo: Io libero (nome) dal sortilegio che i nodi, la croce e la medaglia operavano su di lui e a tal fine lo taglio e lo distruggo.



Per legare l'innamorato
Si acquista un metro di nastro, guardando il cielo si dice:
Tre stelle vedo nel cielo, quella di Gesù, quattro, questo nastro alla mia gamba attacco, xchè (nome) non possa né mangiare, né bere, né riposare se non sia vicino a me.
Dopo aver ripetuto 3 volte l’invocazione, si fatto 7 nodi col nastro prima di avvolgerlo alla gamba. Si badi di non toglierla mai e di evitare ch’egli la veda.


Fattura della statuina di cera
Modellate un pupazzetto di cera d’api, dopo aver incorporato nella stessa cera fusa capelli, unghie e saliva della persona amata; dite, concentrandovi e visualizzando la persona: Tu sei…(nome)…e tu sei qui presente Tu sei…(nome)…e tu sei in mio potere Tu sei…(nome)…e io ti tocco! Ponete i pollici riuniti sulla statuetta per prenderne “possesso”. Dopo qualche minuto mettetela in una scatola adagiata su di un cuscino di ovatta e chiudete la scatola in modo da evitare che vi entri della luce. Legate la scatola con del filo di rame; servirà a proteggere la statuina da influenze esterne. Avvolgetela in una pezza di seta rossa e posatela su una lastra di marmo, possibilmente verde. Ponete le mani su di essa come se pregaste e pronunciate ciò che avreste intenzione di dire se fosse effettivamente lì la persona rappresentante la statuina. Abbiate estrema cura nel fare questa fattura perchè è una fattura potentissima e teme il colpo di ritorno; se non siete abbastanza forti,non otterrete nulla ma avreste l’effetto contrario. E’ utile munirsi di un talismano adatto all’uopo, possibilmente di piombo, che vi proteggerà da eventuali effetti spiacevoli.


Fattura per far tornare un Amore
Inviate alla persona che vi ha rubato l’amato un petalo di crisantemo per nove volte consecutive (speditelo x lettera).


Incantesimo per sedurre un uomo
(Antica pozione indiana) Preparare un filtro magico unendo 300 g. di alcool (a 95°) a 30 g. di essenza di garofano e a 15 g. di essenza di geranio. Gli ingredienti dovranno essere esposti soltanto di notte alle energie lunari; al terzo al sesto giorno di lunazione. Al settimo giorno si strofineranno con alcune gocce del ricavato: l'incavo interno dei gomiti, i polsi e la zona retrostante le ginocchia. L'uomo amato sarà completamente preso dal desiderio. Durante la giornata del 23 giugno si deve raccogliere una piantina di "enula campana" con l'intenzione di ottenere un aiuto determinante per far innamorare una certa persona. Far essiccare l'erba ai raggi della luna; ridurla in polvere ed amalgamare con un po' di colla arabica. Inserirla in un sacchettino posto sul cuore per nove giorni consecutivi pensando il più possibile al partner. Mettere una piccola porzione del composto in cibi e bevande che dovranno essere assunte sia da voi che dall'amato.


Incantesimo d'amore del coriandolo
Mettere in una coppa di cristallo un pò di acqua distillata, poi pestare finemente sette semi di CORIANDOLO; eseguendo queste operazioni è bene visualizzare la persona che l’incantesimo è destinato ad influenzare e chiamarlo per nome più volte e poi dire la seguente formula: “Caldo cuore e caldo seme Fa che siano sempre insieme.” Quando i semi sono polverizzati versarli nell’acqua distillata pensando fortemente all’oggetto del desiderio e mescolare il tutto con un cucchiaio di argento, poi dire: “Così sia.” e tracciare sopra la coppa un triplice segno di croce. Lasciare il tutto a macerare per dodici ore, poi passarlo attraverso una sottile garza bianca e introdurlo di nascosto in qualunque cibo o bevanda della persona che si desidera influenzare. È consigliabile pensare sempre intensamente alla persona amata, la forza del pensiero e il filtro finiranno per agire positivamente.


Incantesimo d'amore della pervica
Prendere foglie secche di PERVICA (pianta di Mercurio), di PINO MARINO, CINQUEFOGLIE, VERBENA, e PETALI DI ROSE. Le foglie devono essere tutte dispari , da 5 a 7 per qualità. Pestarle bene in modo da ridurle in polvere, nel mentre ripetere in continuazione la seguente formula: “Con questo atto io ti attiro [NOME] in un vincolo di desiderio e di amore.” Prendere poi due pizzichi della polvere ed impastarli con qualche goccia d’acqua, sempre distillata, fare un triplice segno di croce che serve come benedizione e buon augurio per la riuscita e finire con le parole: “Così sia.” Dopo dodici ore filtrare e mescolare il filtro amoroso nel cibo o in qualche bevanda; nel fare ciò pensare intensamente alla DEA HABONDIA che presiede alle operazioni magiche amorose.


Per sapere se il partner vi tradisce
Appoggiategli sulla fronte una foglia di MIRTILLO, mentre è profondamente addormentato. Se è infedele si sveglierà di soprassalto e chiederà cosa sta succedendo, se al contrario è fedele si desterà ma, rimanendo in una sorta di dormiveglia e semi-incoscienza, quasi tra la veglia e il sogno, tenterà di avvicinarsi a voi per abbracciarvi.



Contro il tradimento
1) La persona è o non è convivente ed è d'accordo nell'accettare la protezione: Si confeziona una crocetta con due legnetti di SORBO, legandoli al centro con un nastrino di colore rosso; si prende poi un fusticino di PAGLIA e si annodano le estremità. Scrivete poi su un bigliettino la seguente frase:
"Con questa croce io proibisco a tutte le persone ostili di impossessarsi del corpo e della mente di [nome della persona da proteggere]. Con questo nodo io la lego a me finché ella/lui lo desideri."
Piegate il foglietto in quattro, appoggiatelo sul tavolo e sovrapponetevi la croce di sorbo e la paglia annodata; dietro ponete una candela ed accendetela. Prima che la candela si sia consumata, riprendete il foglietto e bruciatelo sulla fiammella. Quando la candela si sarà spenta, offrirete la croce e la paglia al vostro partner che dovrà conservarli gelosamente e portarli con sé finché il pericolo non sia passato.
2) La persona non è convivente e non deve sapere nulla: IL rito è uguale a quello descritto al n° 1, ma la crocetta e la paglia vanno appoggiate sopra la fotografia della persona amata, il tutto in una scatoletta di cartone nero o almeno avvolta con carta nera; si utilizzano poi le candele a lunga durata poiché il rito deve avere una consecutività di una lunazione completa e non si deve permettere mai che un candela si spenga prima di aver acceso la successiva. Al termine, è evidente che non si deve far dono della croce di bosso e della paglia alla persona amata, ma li si potranno conservare nella scatoletta affinché continuino a trasmettere alla fotografia le loro favorevoli vibrazioni


Il thè di Eros
Per attirare l'amore, allontanare le vibrazioni di odio e di antipatia, le persone, che non hanno ancora trovato l'anima gemella e vogliono ottenere un relazione d'amore e di sentimento profondo, possono effettuare questo semplice rituale. Si deve iniziare il procedimento nel terzo giorno dopo la luna nuova e continuare per tutto il mese sino al terzo giorno prima del prossimo novilunio. Ogni sera dalle 21 alle 23 si accenderà una candela rossa o arancione o di color corallo. Ci si dovrà sedere in una comoda poltrona davanti alla candela che arde e sorseggiare lentamente una tazza di the aromatizzato con ROSMARINO, NOCE MOSCATA, PETALI DI ROSA, MIELE, VERBENA. Mentre si beve questo infuso guardando la fiamma, si dovrà pensare alla propria persona come se fosse piacevole, sorridente, felice, desiderata ed amata e si cercherà di suscitare nel proprio animo sentimenti d'amore per tutte le cose, piante, animali e persone.


La mela di Eva
Come riconquistare il partner) E' necessario raccogliere personalmente una MELA all'alba di un venerdì nella fase lunare crescente. Si scriverà su di un foglietto di colore azzurro con inchiostro di china rosso il proprio nome e quello della persona che si vuole riconquistare. Su di un altro bigliettino si scriverà "SCHEVA" e si uniranno al suo interno tre capelli personali e tre del partner. Si taglierà, quindi, a metà la mela e le si leverà il torsolo: in questo incavo si immetteranno i due bigliettini ben chiusi ed alcune foglie di MIRTO, la pianta di Venere. La mela sarà ricomposta ed avvolta con rametti di VERBENA e di MIRTO; si farà essiccare al sole (se si desidera un'azione accelerata si porrà il tutto nel forno);Poi una volta secco le si da fuoco. Le ceneri ottenute saranno riposte in un sacchettino di seta o di cotone di colore azzurro e si cercherà di sistemarlo sotto al materasso in corrispondenza del cuscino del partner, senza che lui se ne accorga. In pochissimo tempo sarà riconquistato


Un pomeriggio delizioso
Durante un incontro pomeridiano offrite all'ospite amato una tazza di CIOCCOLATA o di TE' a cui si aggiungeranno: un pizzico di CANNELA in polvere, 3 CHIODI DI GAROFANO polverizzati, un pizzico di VANIGLIA ed uno di NOCE MOSCATA, tre gocce di GINSENG. Il sorseggiare insieme questo ha effetti assicurati sull'eros nascente.

Filtro dei 7 giorni
Questo incantesimo serve per legare e far innamorare una persona desiderata. Le erbe che saranno usate dovranno essere raccolte personalmente di prima mattina: VERBENA, ROSMARINO, BASILICO, MIRTO, ALLORO, TIMO, SANTOREGGIA. Il rituale deve iniziare di domenica a mezzogiorno esatto. In una bacinella (non di plastica) si dovranno immettere ACQUA DISTILLATA e la prima delle erbe sopra citate, dicendo queste parole:
"Per il potere di questa Verbena, la domenica… (pronunciare il nome della persona amata) …tu non mi dimenticherai mai e mi amerai sempre."
Il catino sarà poi esposto ai raggi della luna e nel giorno successivo si opererà nello stesso modo aggiungendo la seconda erba (seguendo l'ordine indicato sopra) e dicendo:
"Per il potere di questo Rosmarino, il lunedì… (nome dell'amato/a) …tu non mi dimenticherai mai e mi amerai sempre."
Si continuerà così per i restanti giorni della settimana. Al termine del settimo giorno si ritirerà il contenitore pronunciando intensamente:

[align=center]"O Luna, dammi questo amore."[/align]

Quando si incontrerà la persona che interessa, immettere qualche goccia della pozione in una sua bevanda. Se la persona non la si può incontrare o non la si conosce profondamente si potrà scriverle per sette giorni consecutivi una cartolina (anche anonima) sulla quale si saranno lasciate cadere alcune gocce di filtro d'amore.


Per consolidare un legame d'amore e renderlo piu profondo
Bruciare in un piccolo braciere del ROSMARINO; alle sue fiamme si avvicineranno i due anelli di fidanzamento o di matrimonio, aggiungendo alla brace ottenuta qualche grano di INCENSO e di BENZOINO.


Antico rituale per armonizzare le vibrazioni amorose tra due partner
I due innamorati devono accendere in un braciere un fuocherello su cui porre due rametti di MIRTO, due rametti di ROSMARINO, due rametti di VERBENA, sei foglie di PERVICA, ed un pizzico di ZENZERO. Quando al fuoco subentreranno le braci ardenti, essi dovranno prendersi per mano e porle a breve distanza al di sopra del braciere e, guardandosi negli occhi ripeteranno insieme:
"Io ti amo (nome del partner)"
Essi suggelleranno, così, con un rito magico la purezza dei loro sentimenti e l'eternità del loro amore.


Le fumigazioni magiche dei sette giorni
Le fumigazioni vengono eseguite nei giorni astrologicamente più indicati per il fine da raggiungere e per il significato simbolico da attribuire. Non vi sono particolari atti da compiere o cerimonie da eseguire, eccezion fatta per l'atteggiamento da tenere nella preparazione del bruciaerbe e da mantenere durante il breve tempo che il fuoco impiegherà a bruciare le erbe. E' opportuno concentrare bene l'attenzione su quanto si vuole ottenere ed invocare lo spirito del fuoco affinché liberi dalle erbe i poteri in esse contenuti e li diriga all'esaudimento delle proprie preghiere. Di ogni erba citata qui di seguito se ne prendano 5 g. e si mescolino assieme, quindi si mettano nel braciere e si appicchi il fuoco. Al termine le ceneri vanno raccolte e disperse sulla terra nuda.
1) Nel giorno di Domenica per ottenere energia: ZAFFERANO, LEGNO DI ALOE, BALSAMO, LAURO, CHIODI DI GAROFANO, MIRRA, INCENSO, MUSCHIO, BIANCOSPINO, GINESTRA.
2) Nel giorno di Lunedì per ottenere immaginazione, ispirazione e chiaroveggenza nei sogni: PAPAVERO, BENZOINO, CRESCIONE, GELSO, GALEGA, SEMI DI ORZO, SPIREA OLMARIA.
3) Nel giorno di Martedì per ottenere forza fisica, combattività ed energica volontà: EUFORBIA, ELLEBORO, ORTICA, PUNGITOPO, SALICE, ALCHEMILLA, BORSA PASTORE, SEMI DI CECE, EQUISETO, FRASSINO, CONI DI LUPPOLO, FOGLIE DI MELO.
4) Nel giorno di Mercoledì per ottenere facilità nella parola e nelle comunicazioni, destrezza, versatilità ed astuzia negli affari: ALTEA, ANGELICA, BASILICO, BACCHE DI LAURO CERASO, ISSOPO, LENTICCHIE, SEMI DI MELOGRANO, LIQUERIZIA, PIANTAGGINE, GRANI DI RISO, TIMO SERPILLO, VILUCCHIO.
5) Nel giorno di Giovedì per ottenere affermazione, potere e denaro: MIRRA, BENZOINO, CALAMO, ARANCIO, CALENDULA, CASTAGNA D'INDIA POLVERIZZATA, CENTAUREA, ENULA, MAGGIORANA, QUERCIA, BACCHE DI ROSA CANINA, TIGLIO.
6) Nel giorno di Venerdì per favorire l'amore ed ottenere bellezza e fascino: MUSCHIO, BETULLA, CAPELVENERE, EDERA, SEMI DI FAVA, IPERICO, LINO, MALVA, PRIMULA, UVA URSINA, VERGA D'ORO, VIOLA, MAMMOLA, VERBENA, GELSOMINO.
7) Nel giorno di Sabato per ottenere perseveranza, fermezza nelle decisioni e longevità: ASSENZIO, ARTEMISIA, BARDANA, BOSSO, CAVOLO, CIPRESSO, ERICA, FELCE MASCHIO, ONTANO NERO, BACCHE DI GINEPRO, MIRTO, NOCE, OLIVO, PREZZEMOLO, SEMI DI ZUCCA.


Incantesimo per cancellare alcuni ricordi da una persona
Preparare l’altare come si fa di solito .. poi accendere una candela gialla e una nera e se volete potete anche inciderci il nome della persona su cui si vuole agire come erbe da bruciare usate incenso puro menta piperita e timo Ora dopo aver invocato il dio e la dea accendete le due candele e cominciate a bruciare le erbe … poi mentre visualizzate i pensieri della persona che vanno via pronunciate queste parole
cancella i sentimenti, cancella i ricordi, il tempo è per lo spazio lo spazio per l'ordine, tutto cio che era ora non lo è piu


Incantesimo dell'acqua piovana
Raccogli dell'acqua piovana in 3 bicchieri segnandoli con delle etichette in quest'ordine AMICO NEMICO E SCONOSCIUTO. Poni i tre bicchieri sul davanzale della finestra al mattino e alla sera riponili in casa. Dove l'acqua sarà sporca o poco nitida indicherà che quella persona potrà nuocerti o portarti offese; nel bicchiere nel quale non ci sarà + acqua indircherà che quella persona vi vuole bene e vi renderà felice


Incantesimo d'amore
Prendi un foglio di carta rosso e della grandezza che preferisci, scrivi il tuo nome per esteso seguito subito dopo dal nome della persona da sedurre. Poi scrivi la data di nascita della persona da legare e poi la tua. traccia un cuore tutto intorno. Riscrivi tutto per tre volte sempre uno sopra l'altro fino ad arrivare ad avere un pasticcio di difficile lettura, quindi piega il foglio quante + volte sarà possibile e brucialo con l'ausilio di una candela rossa fino a ridurlo in cenere. Mentre brucia la carta dì per tre volte "Viva è la fiamma/ardente è il cuore/Rosso è il colore/del desiderio" (puoi anche variarle a tuo piacere basta che siano cariche di sentimento, fede e volontà). Ripeti tutto per 9 giorni consecutivi e sempre alla stessa ora. La cenere ricavata potrà essere conservata in una scatola.



Laccio della Strega
Procurati due foto delle persone da legare, un metro di seta rossa e una candela rossa. Il rito deve iniziarsi il primo giorno di luna crescente e ripetuto per tutta la durata della fase lunare. Preso il nastro inizieremo a fare 7 nodi, ripetendo a ogni nodo:
Io(nome e cognome) lego (nome e cognome) a (nome e cognome), che possano stare uniti i nodi, che il loro respiro si fonda, che i loro corpi si uniscano come sono uniti i lacci del nodo, questa è la parola, questa è l'intenzione, il modo .
Useremo il laccio per legare le due foto dicendo:
questa è l'opera, la magia, che si realizzi cosi la volontà mia!
Seppellire tutto in un campo, insieme a fiori d'arancio o erica o cmq una pianta che auspichi l'amore.


Incantesimo per la fedeltà del proprio compagno n° 1
Per fare in modo che il vostro fidanzato o la vostra fidanzata vi restino fedeli, dovete prendere 3 capelli vostri, attorcigliateli tra di loro, e impastateli con 3 gocce di sangue che avrete preso dal vostro anulare sinistro; riponete il tutto in una piccola bottiglietta e per 9 giorni portatela indosso. Fate poi con le vostre mani un sacchetto con della seta rossa e riponetevi dentro il contenuto della boccetta. Regalate infine il sacchetto al vostro partner che vi sarà fedele per sempre.



Incantesimo per la fedeltà del proprio compagno n° 2
In una notte di un venerdì di luna crescente, prendete un qualche cosa appartenuto al vostro compagno, ed una sua foto, ed anche un qualche vostro oggetto ed una vostra foto; dopo averli esposti ai raggi della luna, fino al giorno di luna piena, prendete della cera rossa e modellatela a forma di cuore, prima che la cera sciolta si rapprenda, mettetevi dentro la foto e l'oggetto (se avete anche degli effetti personali come unghi e o capelli ancora meglio) e lasciate che la cera si solidifichi. Una volta che il cuore di cera sarà fatto, riponetelo in un panno verde e recitate questa preghiera per un buon esito: "Il sole sorge e la luna cala, il nostro amore non tramonterà mai". Finche questo cuore racchiuderà le nostre spoglie, tu fedele sarai per sempre". Trattate il cuore con cura, e quando vorrete sciogliere il rito, non dovete rompere la cera, ma farla nuovamente fondere.



Incantesimo per far tornare l'amore perduto
Procurarsi dell'acqua distillata, dei petali di rosa bianca, 5 spine del gambo di una rosa, 1 candela rossa, 1 candela bianca (o una foto della persona da far tornare a se), una scodella piccola ed un mortaio (o un tagliere di legno) un panno bianco ed un nastro rosso. Stendere il panno bianco e porre in una coppetta l'acqua distillata con dentro i petali e le spine e recitare: "il petalo è l'amore, la spina è il dolore, d'amore mi hai privato ed al dolor lontano da me sarai condannato" quando i petali e le spine si saranno ben intrisi d'acqua, pestarli il un mortaio, o anche semplicemente su di un tagliere di legno, e farne pezzetti più piccoli possibile e rimetterli nella scodella con l'acqua. Se avete la foto della persona, bruciatela alla fiamma della candela rossa e buttare le ceneri della scodella d'acqua, se invece non avete la foto, accendete la candela bianca usando la fiamma della candela rossa, e fate cadere 3 gocce di cera bianca nell'acqua. Lasciate riposare il tutto per una notte, esattamente una notte tra venerdì e sabato (è meglio agire di venerdì, essendo il giorno sacro a venere). Al mattino seguente, filtrate l'acqua e ponete i rimasugli dei petali, delle spine e della foto o candela nel panno bianco, impacchettate bene e chiudete il tutto con il nastro rosso. A questo punto sarebbe bene seppellire il tutto in terra sotto ad una pianta di rose, ma basterà porre un petalo di rosa rossa sotto al nodo del nastro come sigillo.


Incantesimo per far innamorare una persona

Aspettare che sia buoi, e quindi iniziare la preparazione del rito; porre un velo rosso o rosa, e posizionare sopra di esso 3 candele in modo da formare un triangolo, il cui vertice sarà fatto da una candela piccola e tonda, disporre quindi dell'incenso per attirare le energie positive, e porre al centro del triangolo delle candele una scodella con delle erbe aromatiche, come la salvia o il rosmarino. Incidere quindi con uno spillo vergine, le iniziali della persona da legare sulle 2 candele rosse alte, quindi, bruciare qualche foglia delle erbe aromatiche sulla fiamma della candela piccola tonda e recitare: "Il giorno se ne va, ma il mio spirito ti raggiungerà... le spire del mio amore cancelleranno ogni tuo dolore...ora mi appartieni, e così sarà, fino a che il mio cuore accanto a se ti vorrà..." A questo punto cancellare con la fiamma della candela piccola le iniziali incise sulle candele più alte, e chiudere quindi il rito con un ringraziamento alle energie positive che sono state richiamate; qualora si voglia legare a se una persona per dispetto o per vendetta, non fate questo rito, in quanto le reali intenzioni dell'officiante saranno interpretate bene dalla energie positive che non farebbero mai riuscire l'operazione.


Sconfitta del rivale in amore
Se una terza persona crea problemi alla vostra relazione eseguite qsto rituale durante la luna calante. Ingredienti: - foglio di carta e biro - busta - 1 spicchio d'aglio - 1 candela nera o viola Scrivete il nome del vostro rivale sul pezzo di carta. Se nn sapete il suo nome assegnategli un nome magico. Pelate lo spicchio d'aglio e strofinatelo sul nome scritto sul foglio di carta (l'aglio è il fiore del potere) Mettete il foglio scritto nella busta e accendete la candela. Sigillate la busta con la cera della candela e tenete la busta sulla fronte dicendo finchè volete: "(nome)non intendo recarti danno ma abbandona ogni speranza su chi amo" Quando sentite che è il momento giusto bruciate la candela e seppellite tutti gli ingredienti rimasti.

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birillino8
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Salute[/align]

Gli incantesimi ed i filtri non hanno potere in se, ma li renderete efficaci in combinazione con la vostra volontà e con il vostro desiderio.
Senza questo ingrediente fondamentale ogni vostro sforzo sarà vano, la vostra volontà non deve mancare mai!

[align=center]Incanto di protezione & purificazione[/align]

Contro i malefici
Si prendono grani d’incenso, polvere di estoraque, mirra, lauro secco, buccia d’aglio, chiodi di garofano e si butta tutto nella brace. Appena s’innalzano le prime spire di fumo si pronuncia: Casa di Gerusalemme il male uscì, dove Gesù Cristo entrò recando il bene: io prego Gesù xchè il male vada via da questa casa e venga x me il bene mediante questo suffumigio. Amen. Poi si innaffia la casa con acqua benedetta


Operazione per preservarvi dagli spiriti maligni
Oh padre potentissimo! O madre la + tenera delle madri! Oh esemplare ammirabile della materna tenerezza! Oh figlio, fiore dei figli! Oh forma di tutte le forme! Anima, spirito, armonia di tutte le cose. Conservateci, proteggeteci, guidateci, liberateci da tutti gli spiriti maligni che ci assediano continuamente senza che noi lo sappiamo. Amen.

Talismano di protezione
Si confeziona per primo un sacchettino di cm. 3x6 del proprio colore zodiacale (ARIETE: Rosso; TORO: Verde scuro; GEMELLI: Marrone; CANCRO: Bianco; LEONE: Giallo-Oro; VERGINE: Grigio; BILANCIA: Verde chiaro; SCORPIONE: Viola; SAGITTARIO: Azzurro; CAPRICORNO: Nero; ACQUARIO: Blu; PESCI: Bianco). Nel terzo giorno dopo la luna piena si colgono un bulbo di GLADIOLO e tre bulbi di AGLETTO SELVATICO che verranno messi nel sacchetto assieme a tre grani di sale e tre molliche di pane. Chiuso ermeticamente, il sacchetto andrà portato sempre in tasca o nella borsa; solo quando si sarà certi che la fattura od il malocchio si saranno esauriti o saranno stati debellati, si dovrà bruciare il sacchetto con il suo contenuto su di un piccolo fuoco di rametti di GINESTRA ed un pizzico di polvere di INCENSO. Bruciarlo fino a che non sia completamente consumato e disperdere la cenere in un fiume

Rituale di purificazione di se stessi
In luogo appartato, buio, accendere 3 candele bianche e dire la seguente orazione per tre volte: fuoco di queste 3 candele ridammi la gioia, ridammi il potere, ridona al mio cuore la forza, ridona al mio viso il sorriso, ridonami la serenità per l'eternità. Cosi sia!

Rituale per l'energia fisica
Avrete bisogno di una o piu' candele rosse ed una sedia confortevole,se volete va bene anche accendere il vostro incenso preferito. Accendete la candela e l'incenso. Sedetevi sulla sedia e rilassatevi. Ponete la candela davanti a voi o se sono diverse ponetele in circolo. Respirate profondamente ed inspirate altrettanto a fondo per tre istanti consecutivi. Fissate la candela di fronte a voi e visualizzate un rosso intenso che parte dalla base verso l'alto...dalla fiamma il rosso intenso che permea l'aria deve ora passare attraverso di essa entrando in voi ad ogni inspirazione,continuate assorbendo appieno il colore rosso nel vostro organismo,che in voi si intensifica sempre di piu'.Tutta l'energia del colore rosso deve espandersi nel vostro corpo,caricandovi... Quando vi sentirete a vostro agio e piene di Energia,terminate il rituale lasciando esaurire candela ed incenso e ringraziando l'Energia portando le mani per qualke istante verso il cielo... I colori hanno il loro potere e se vogliamo potremmo sostituire il rosso con l'arancio per una biona circolazione,giallo per attivita' mentale,verde per equilibrio ed armonia,blu per la comunicazione ed insonnia e viola per la creativita'..


Per proteggersi dalla negatività
Questo semplice incantesimo serve a proteggersi dalle negatività' che una persona , anche inconsapevolmente , può' emanare . Esistono persone che possono danneggiare il prossimo anche senza volerlo ; sono individui generalmente molto deboli che assorbono l’energia delle persone che considerano migliori di se stessi .Per proteggersi da questi attacchi , dall’invidia o da individui comunque negativi si può' eseguire quest’operazione :
Un giovedì , con la Luna nuova , nell'ora di Giove o del Sole si prende una bacinella con dell'acqua e operando all'aria aperta la si solleva verso la Luna recitando la seguente formula
[align=center]"Astro d'Argento ,ecco la fonte della mia forza " [/align]
Prendete una manciata di sale e gettatela nell'acqua recitando questa formula :
[align=center]"Madre Terra , questo e' il frutto della mia forza " . [/align]
Soffiate sulla bacinella e recitate :
[align=center]"Questo e' il soffio della mia vittoria " [/align]
Travasate l'acqua in una bottiglia di vetro e conservatela in un luogo buio e appartato .Bagnatevi i polsi , il petto e le caviglie con quest'acqua ogni volta che saprete di incontrare la persona dalla quale volete proteggervi.

Sacchetto di protezione
In una settimana di luna crescente cucite con della stoffa rossa un sacchetto ponetevi dentro alcune delle seguenti erbe:
[align=center]Basilico

Verbena

Trifoglio

Ruta

Salvia

Rosmarino [/align]
Ricordatevi poi di metterci anche un vostro testimone (un capello è la cosa più adatta) e poi chiuderlo con un nastro bianco.


Messaggio di Luna
Ingredienti: - foglie di verbena essiccate o fresche - olii essenziali di sandalo e girasole - 2 candele blu La verbena era una delle erbe più sacre per i druidi e veniva utilizzata per purificare gli altari, per la divinazione, come amuleto, e per le formule magiche dedicate all'amore. Se ne faceva menzione anche durante i processi alle streghe, perchè si pensava che avesse il potere di rendere invisibili e in grado di volare chi la portava. Qsta formula non vi farà certo volare, ma sicuramente innalzerà i vs spiriti! Raccogliete o comprate delle foglie di verbena in un giorno di luna piana. Alla sera ponete tali foglie ai raggi lunari dicendo: "Oh Dea della notte infondi alle mie foglie il tuo splendore dona loro la tua forza e il tuo candore" Con tali foglie preparate un infuso ponendole in acqua bollente per almeno 10 minuti. Aggiungete l'infuso all'acqua della vasca da bagno e fatevi un bagno rilassante. Prendete poi gli olii essenziali e cominciate a massaggiarvi dolcemente partendo dalle caviglie fino al collo e alla fronte. Vi sentirete rinascere.

Benessere spirituale
Ingredienti: - una piuma - un nastro bianco lungo almeno un metro.Questo rituale va necessariamente svolto in un bosco o comunque in mezzo alla Natura. E' un antico rituale dei Nativi Americani per ridare armonia al corpo, alla mente e allo spirito. Camminate nel bosco finchè sentite che un particolare luogo "vi chiama". Quando l'avete trovato sedetevi e formate un cerchio con il nastro. Ponete la piuma dentro al cerchio. Liberate tutti i sensi e respirate l'aria comune a tutti gli esseri viventi in quel luogo. Rimanete seduti e assaporate l'aria, tutti i colori e i rumori di quel luogo finchè non raggiungete l'equilibrio. Riponete il nastro e la piuma in un posto sicuro: saranno il vostro promemoria per ricordarvi di questa esperienza.

Incanto contro la malinconia

Ingredienti: - grosso pezzo di stoffa gialla a forma di cerchio - olio essenziale di erba di san giovanni o erba fresca - 4 candele gialle - fiori gialli Stendi la stoffa sul pavimento e riponi le 4 candele ai 4 punti cardinali. Prendi l'olio essenziale e ungi le candele (se hai l'erba fresca spargila intorno alle candele). Prendi i fiori gialli che hai scelto e spargili sulla stoffa. Siediti comoda sulla stoffa in mezzo alle 4 candele e focalizza la tua mente sulla luce delle candele e di: "io sono luce per me stessa e per gli altri" Immagina di emanare una forte luce da tutto il corpo, chiudi gli occhi e immagina di essere immersa nella luce e di sorridere. Rimani così finchè riesci a tenere la concentrazione sulla luce. Quando hai terminato il rito spegni ad una ad una le candele immaginando che ogni candela porti via con se un po' della tua tristezza. Il Rituale andrebbe svolto nude, ma se l'idea ti imbarazza puoi metterti una vestaglia leggera.

Barattolino psichico
E' un barattolino per aiutare e fortificare i vostri poteri psichici e la vostra sensibilità...
[align=center]Riempite un barattolino con le seguenti erbe:
Cinnamomo (per la magia onirica)
Noce Moscata (per la buona fortuna)
Pepe (Guarigione)
Zenzero (magia lunare)
Basilico (protezione)
Semi di finocchio (guarigione spirituale)
Aglio (purificazione spirituale)
Maggiorana (protezione)
Salvia (purificazione spirituale)
Chiodi di Garofano (protezione)
Semi di Senape (protezione)
[/align]
Prima di compiere il vostro lavoro, agitate delicatamente il vostro barattolino riempito di queste erbe!! Vi aiuterà!

Incantesimo per attirare Fortuna e Buona Sorte.
Forma un cerchio sul tavolo con 7 candele (verde, bianca, rossa, arancione,blu,rosa e gialla)
Con un pezzo di stoffa verde prepara un amuleto in cui metterai un po’ di prezzemolo,uno zaffiro e un oggetto che hai già usato o come amuleto o come portafortuna.
Chiudi la stoffa con uno spago dello stesso colore.
Metti il sacchetto in un posto dove riceva la luce del sole per tre giorni.
Poi portalo sempre con te.

Formula per intrappolare una malattia in una sfera di cristallo
Quest’incantesimo è molto difficile da praticare ed è consigliabile eseguirlo se si è esperti.
Può essere eseguito solo sugli animali perché l’anima delle persone è più grande e in una sfera di cristallo non entrerebbe.
Tracciare un cerchio con all’interno una stella e porvi attorno alla circonferenza sette candele equidistanti una dall’altra. Tra una candela e l’altra porvi un incenso al gelsomino. All’interno della stella porvi il cane (o altro)
E recitare la seguente formula:
“alleviate le pene di questo cane
toglieteli la malattia che lo infetta
affinché possa vivere una vita perfetta
trasferite la malattia in questa sfera
ed esaudite, vi prego, la mia preghiera”
al posto della sfera può essere utilizzato un cristallo

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birillino8
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Denaro

Incantesimi per potenziare il Denaro[/align]


Un Incantesimo per il Denaro con le Rune
Con olio di chiodi di garofano o cannella, tracciate la runa del denaro su una banconota. Mettetela nel portafogli o nella borsa ed evitate di spenderla più a lungo che potete. Ogni volta che guardate la banconota, visualizzate la runa per rinforzare il suo potere. Questo vi attirerà il denaro.

Ricetta per la richezza
Si mescolino i seguenti ingredienti:
30 parti di sandalo, 10 parti di mirra, 5 parti di patchouli, 5 parti di radice di Iris, 10 parti di cinnamono, 4 parti d'incenso e 3 parti di salnitro. Bruciate il miscuglio e otterrete una fumigazione i cui poteri permettono il raggiungimento del successo in ogni campo: rende volenterosi, fortunati e ricchi.

Per risolvere una difficoltà economica
Materiali :

1 candela gialla

1 mazzo di fiori gialli

1 ciotola di terracotta

1 moneta o una banconota

sale

mandorle

zenzero

Accendi la candela gialla,accanto alla candela metti un mazzo di fiori gialli. Davanti,metti la ciotola .Metti nella ciotola una moneta e spargi su di essa un pizzico di sale,un pò di zenzero e qualche mandorla. Pronuncia ad alta voce:

Elevo la mia preghiera all'immensità
per chiedere abbondanza e prosperità.


Conserva la moneta nel portafoglio,senza usarla mai. Il suo potere richiamerà altro denaro che verrà a riempire il tuo portafogli.
Rispondi

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