Miti....in Egitto

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Miti....in Egitto

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Per gli Egiziani, gli dei sono dappertutto. Sulla Terra, dove vivono gli uomini, ma anche in un altro mondo invisibile: quello che il dio Sole attraversa ogni notte e che accoglie i defunti dopo la morte. Questi numerosi dei dall'aspetto mutevole hanno creato il mondo e ne garantiscono la continuità.

[align=center]LA SCRITTURA DEGLI DEI[/align]

E' il significato della parola greca "hierogliphikòs". Per 3000 anni gli scribi hanno scritto la storia delle divinità grazie a questi segni inventati dal dio Thot in persona. Questi testi non servono solo a trasmettere un documento scritto: per gli Egiziani, tutto ciò che è scritto è vero. Perciò nelle tombe reali, i racconti dei viaggi nell'aldilà hanno lo scopo di aiutare il morto a trovare il cammino. I geroglifici sono rimasti misteriosi per molti secoli, ma il francese Champollion è riuscito a decifrarli nel XIX secolo. Grazie a lui sappiamo molto di più sulla straordinaria storia degli dei egiziani.
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[align=center]GLI DEI[/align]

Gli Egiziani credono in un grande numero di dei che hanno creato l'universo e gli uomini e che li proteggono ogni giorno dalla distruzione. Ecco perchè è molto importante che i sacerdoti onorino le divinità nella loro sacra dimore: il tempio.

- Ra, il re degli dei è anche il dio Sole. Ogni giorno percorre la volta celeste nella sua barca; la sua corsa mantiene l'ordine nel mondo. E' spesso associato ad Amon, un altro dio solare, venerato dapprima nella città di Tebe e poi nell'intero Egitto con il nome di Amon-Ra.

- Osiride, è il dio davanti al quale si presentano i defunti nella speranza di beneficiare, come lui, della vita eterna. Nei tempi lontani quando gli dei regnavano sulla Terra, Osiride è stato re d'Egitto prima di essere assassinato dal fratello Seth. Grazie all'intervento di Iside e di Anubi, la sua morte non sarà definitiva: rivivrà nell'aldilà ma non avrà più il diritto di ritornare sulla Terra.

- Iside, è la dea maga. Ha poteri tanto grandi che può dare una seconda vita al suo sposo Osiride. E' anche una madre attenta e amorosa: alleva Horus, suo figlio, lontano dal terribile zio Seth e lo salva dai pericoli che lo minacciano senza tregua. Per questo motivo Iside diventa la dea protettrice delle donne e dei bambini.

- Anubis, è figlio illegittimo di Osiride e di Nefti, sorella di Iside. E' lui che ha preparato la prima mummia, quella di Osiride. Grazie a questo rito, il corpo del padre è potuto rinascere. Da quel momento, Anubi è il dio protettore degli imbalsamatori. Ha anche un compito importante nell'aldilà: è infatti incaricato di accompagnare i defunti davanti a Osiride. Viene rappresentato con la testa di sciacallo.

- Horus, è l'unico figlio di Iside e di Osiride. Passa tutta l'infanzia nelle paludi del Nilo, dove la madre lo ha nascosto per proteggerlo dal temibile Seth. Diventato grande, affronta finalmente lo zio per conquistare il trono d'Egitto E' il dio protettore dei bambini.

- Seth, ogni notte questo dio difende la barca del sole combattendo contro il terribile serpente Apopis. Ma è anche un dio geloso: assassina il fratello Osiride, il legittimo re d'Egitto, per prenderne il posto. Seth è dunque al tempo stesso un dio positivo, grazie al quale il Sole nasce ogni mattina, e un dio malvagio.

- Khnum, questo dio dalla testa di ariete avrebbe creato gli uomini sul suo tornio da vasaio. E' venerato in particolare nella città di Elefantina, veglia sulle sorgenti del Nilo e sulle cavarne dalle quali gli Egiziani credono che abbiano origine le piene che rendono fertile il suolo.

- Hathor, è una dea maga. E' anche la dea della musica e la nutrice del futuro faraone al quale offre il suo latte. Ha due corna simili a quelle di una mucca ed è spesso rappresentata con l'aspetto di questo animale.

- Bes, è un dio che non assomiglia a nessun altro, è popolarissimo in tutto l'Egitto. Con le sue smorfie, questo piccolo gnomo brutto e allegro mette in fuga gli aniamali più pericolosi, serpenti, insetti e scorpioni e gli altri esseri nefasti. Protegge la vita quotidiana degli Egiziani.

- Hapy, rappresenta la piena del Nilo che ogni anno rende fertile il terreno. E' perciò adorato dal popolo dell'intero Egitto come fonte di vita e di abbondanza. In certi punti del Nilo si sacrificano animali e si offre cibo ad Hapy per implorarlo di concedere una buona inondazione.

- Thot, detiene tutto il sapere, è lui che ha inventato la scrittura per trasmettere le conoscenze. Patrono degli scribi, lo è in un certo senso anche degli dei, perciò ha l'incarico di annotare tutte le loro decisioni. Thot è anche il dio della Luna, di notte sostituisce nel cielo Ra, il dio del Sole.

- Thoueris, questa dea ha il corpo dell'ippopotamo e del coccodrillo e le zampe del leone. E' la protettrice delle donne incinte e ha, come loro, il ventre arrotondato. Le aiuta a partorire e si preoccupa che abbiano abbastanza latte per nutrire il bebè. E' venerata da tutto il popolo.

- Bastet, la dea del gatto, è figlia di Ra. E' una dea pacifica. Ma quando si trasforma nella leonessa Sekhmet diventa terribile e in questa veste ha il compito di distruggere i nemici di Ra. A causa sua gli uomini hanno rischiato di scomparire dalla faccia della Terra.

- Sobeck, questo dio coccodrillo è il sovrano delle acque dolci (laghi, fiumi e paludi). E' anche il dio della fertilità: secondo gli Egiziani, più coccodrilli ci sono nel fiume, più i raccolti saranno abbondanti dopo la piena.

- Ptah, dio degli artigiani e degli orefici, è sempre rappresentato con un abito bianco che gli dà l'aspetto di una mummia. E' adorato soprattutto nella città di Menfi. La sua sposa è la dea Sekhmet.

- Selkis, è la dea scorpione. Potrebbe fare paura, dato che ha l'aseptto di un animale dalla puntura temibile. In realtà è una divinità benevola e guarisce gli uomini dalle ferite avvelenate.

La nascita degli dei è spesso favolosa. Thot, il dio ibis, è nato dalla testa di Seth. La mucca Hathor, figlia del dio Sole, è nata da una delle sue lacrime cadute sulla sabbia...Gli dei possono anche morire, come Osiride assassinato da Seth, ma le loro ferite vengono spesse guarite dalla magia. Hanno regnato a lungo sull'Egitto, prima di lasciare agli uomini questo compito. Litigano, si contendono il titolo di re, cercano di uccidersi a vicenda.

Molti dei possono assumere l'aspetto di un animale: Anubis è uno sciacallo, Ra è a volte uno scarabeo, Hathor può avere l'aseptto di una mucca...Per questo motivo, nell'antico Egitto, alcuni animali come i gatti e i coccodrilli sono oggetto di un vero e proprio culto. Quando muoiono, il loro corpo viene spesso imbalsamato prima di essere sepolto. Gli Egittologi hanno trovato parecchie mummie di animali.
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[align=center]LA CREAZIONE DELL'UNIVERSO[/align]

Come è stato creato il mondo? Come può, dal nulla, nascere qualche cosa? Questo mistero ha ispirato molti miti egiziani.

In principio, nelle tenebre c'era solo un oceano senza fine dalle acque immobili. Questo oceano si chiamava Nou; a un certo punto ne emerse Amon-Ra. Il dio del Sole non ha nè padre nè madre: è nato dal suo stesso pensiero. Compare sulla cima di una collina mentre esce da Nou e sputa dalla bocca Shu, dio dell'aria, e Tefnut, dea dell'umidità. Questa prima coppia genera poi Geb, dio della Terra, e Nut, dea del Cielo.
L'universo è nato, ma non per questo l'oceano Nou è scomparso: circonda il cielo e gli Egiziani temono che si riversi sulla Terra sommergendola. Questo oceano minaccioso è rappresentato in numerosi templi come un luogo sacro.

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Dall'unione di Geb, dio della terra e di Nut, dea del cielo, nascono tutti gli altri dei. Ma chi ha creato gli uomini? Gli Egiziani attribuiscono questo ruolo di creatore soprattutto al dio ariete Khnum. E' lui che avrebbe dato forma al corpo umano sul tornio da vasaio; ma questo dio si occupa soprattutto di modellare sul tornio i futuri faraoni e di infondere in loro il "Ka", cioè l'energia vitale.


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[align=center]UN MONDO POPOLATO DI DEI[/align]

Per gli Egiziani, l'aria, il cielo e la terra sono popolato di dei. Questi dei hanno creato ogni cosa e, giorno dopo giorno, respingono le forze del male che minacciano di distruggere il mondo. I miti ci spiegano come il cielo può rimanere sospeso così in alto, qual è l'origine del Nilo, in quale luogo si recano i morti...

Il cielo e la terra

Il corpo della dea Nut forma la volta celeste. Il Sole e le stelle ne seguono la forma nel loro percorso quotidiano. Shu, dio dell'aria, sostiene con le due braccia Nut, permettendole così di rimanere nella parte più alta dell'universo. La separa da Geb, dio della Terra, dal quale Nut ha avuto quattro figli. Nou, l'oceano primordiale, minaccia di inghiottire un giorno tutto l'universo. La piena del Nilo, al tempo stesso benefattrice e pericolosa, è una delle sue manifestazioni.

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Dove vanno i defunti?

I defunti si recano nel regno di Osiride, che è situato a ovest sotto terra. Le strade che vi conducono sono buie e l'ingresso del regno è custodito da un leone a due teste.

Dove abitano gli dei?

La maggior parte abita nel cielo, tranne quelli la cui funzione è legata a un altro luogo. Geb, per esempio, abita sulla Terra, perchè ne è il dio protettore, e Osiride nell'aldilà. Tutti, tranne Osiride, si recano sulla Terra per nutrirsi. Raramente si trovano descrizioni dei palazzi in cui vivono gli dei: assomigliano ai templi che gli uomini costruiscono in loro onore.
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[align=center]LA LUNGHISSIMA CORSA DEL SOLE[/align]

Il Sole illumina la Terra durante il giorno. Ma, ogni notte, è la Luna che deve compiere questa missione, mentre il Sole scompare per intraprendere uno strano viaggio pieno di pericoli. Ricomparirà l'indomani a donarci la sua preziosa luce? Nulla è così poco sicuro per gli Egiziani, che salutano con grande sollievo il sorgere del Sole.

La mattina, quando sorge a est, il dio Sole sale sulla sua barca del giorno e percorre le dodici ore del suo viaggio sopra la Terra. La sera giunge ad ovest e sale sulla barca della notte. Anche il viaggio notturno durerà dodici ore e alcuni miti raccontano che il Sole cambia barca ogni ora.
Durante questo tempo, la Terra è avvolta nell'oscurità e il Sole illumina il mondo dei morti; il suo equipaggio è formato da diverse divinità.

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Apopis è un gigantesco serpente. Ogni notte tenta di divorare Ra per impedire al Sole di sorgere. Ma ogni notte, l'equipaggio della barca divina, e Seth in particolare, sconfiggono Apopis senza però riuscire a distruggerlo completamente: perciò ogni notte ricomincia questa lotta che è il simbolo della guerra delle forze del male contro l'ordine del mondo.

Durante le lunghe ore del suo viaggio notturno, il Sole incontra molte altre creature. La sua imbarcazione deve sttraversare uno strano mondo sotteraneo nel quale ogni nuova ora porta delle sorprese. A volte è persino necessario trainare la barca sulla sabbia alla luce delle torce. Il Sole può incontrare serpenti spaventosi ma che non vogliono fargli alcun male, morti incantenati, passa davanti a un lago infuocato, simbolo di fertilità...
Durante il viaggio, gli basta pronunciare il nome dei custodi delle diverse porte dell'aldilà per superarle senza ostacoli. Infatti, secondo gli Egiziani, chi conosce il nome delle cose ha potere su di esse.

Finalmente il Sole ricompare sopra il deserto, a est: è l'alba, i cui colori rossi evocano la lotta tra il serpente Apopis e la barca del Sole. Il mondo può rinascere ancora una volta.

Al suo sorgere, il Sole è impersonato da Khepri, il dio scarabeo (2), oppure assume l'aspetto di un bambino.

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A mezzogiorno, quando raggiunge lo zenit, il Sole è Ra, sovrastato dal disco solare (3).

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La sera, quando tramonta a ovest, ha l'aspetto di un vegliardo o di un uomo dalla testa di ariete: Atum (1). Il suo viaggio notturno è spesso disegnato sulle pareti delle tombe dei faraoni.


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[align=center]L'ASSASSINIO DI OSIRIDE[/align]

Il dio Osiride, proprio come Ra, è stato re d'Egitto. Il trono gli spettava di diritto perchè era il figlio maggiore di Geb, la Terra, e di Nut, il Cielo. Ha sposato la sorella Iside e con lei insegna l'agricoltura agli uomini che raggiungono così la prosperità. Ma suo fratello Seth, geloso, decide di prendere il suo posto...

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Secondo la mitologia egiziana, Seth assume l'aspetto di un coccodrillo per attaccare il fratello sulle rive del Nilo. Lo scrittore greco Plutarco ci ha lasciato un'altra versione di questa storia. Seth, aiutato dai suoi complici, fa costruire un bellissimo baule delle dimensioni di Osiride. Poi lo invita a un banchetto e dichiara che offrirà in dono il baule a colui il cui corpo vi si adattaerà perfettamente.

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I suoi complici fingono di provare senza successo; poi è il turno del re. Appena Osiride entra nel baule, tutti si precipitano, lo rinchiudono e lo gettano nel Nilo.

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Iside, disperata per la morte di Osiride, parte alla ricerca del suo corpo e lo ritrova nel porto di Byblos.

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Ma Seth, informato di questo fatto, raggiunge Iside, taglia a pezzi il corpo di Osiride e li disperde in luoghi diversi del paese. Iside non si dà per vinta: percorre l'Egitto e raccoglie le parti del corpo del suo sposo. Poi, con l'aiuto di Anubis, gli ridà la vita. Da questo momento Osiride governerà il regno dei morti.
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[align=center]L'INFANZIA DI HORUS[/align]

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Iside, con le sue arti magiche, si trasforma in sparviero per accoppiarsi con il suo sposo. Da questa unione nasce un bambino: Horus. Ma ora Iside deve nascondere a Seth l'esistenza dell'erede legittimo al trono e mantenere in vita quel fragile bimbo che la morte minaccia continuamente.
Iside alleva Horus nel più profondo segreto. Per proteggerlo dallo zio Seth, vive con lui nascosta tra le alte erbe delle paludi del delta del Nilo. Ogni mattina, dopo aver nascosto il figlio nelle erbe, va a mendicare il cibo, travestita da vecchia.

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Un giorno, Iside, al suo ritorno, trova Horus esanime. Chiama in aiuto, per salvarlo, molti dei. Ra ferma la sua corsa solare nel cielo fino a quando Thot riesce ad estrarre dal corpicino il veleno dello scorpione che lo ha punto. Nonostante tutte le cure e le attenzioni della madre, Horus subirà ancora molte altre sventure durante l'infanzia, ma il giovane dio alla fine esce indenne da tutte queste prove. Ecco perchè diventa il dio protettore di tutti i bimbi.
Diventato adulto, Horus deciderà di vendicare il padre.
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[align=center]HORUS DIVENTA RE D'EGITTO[/align]

Dopo aver ucciso Osiride, Seth diventa re d'Egitto. Ma Horus è fermamente deciso a vendicare il padre e a riprendersi il trono. In questa lotta contro Seth è aiutato ancora una volta dalla madre Iside.

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Per difendere la propria causa, Horus la porta davanti al tribunale degli dei, presieduto dal più grande di tutti: Ra, dio del Sole. Horus vuole essere riconosciuto come erede legittimo del trono d'Egitto. Il dio Thot lo difende, ma Ra appoggia Seth, che ha la forza dalla sua parte.

Gli dei sono divisi. Iside è pronta a difendere ad ogni costo il figlio, ma Seth cerca di allontanarla dal tribunale. Decide perciò che il tribunale si sposterà su un'isola e proibisce al traghettatore di portarvi qualsiasi donna. Ma Iside si traveste da povera vecchia e riesce a convincere il traghettatore a a trasportarla sull'isola. Appena sbarcata, si trasforma in una fanciulla. Seth la incontra ed è affascinato dalla sua bellezza; Iside gli racconta che si trova lì per difendere suo figlio, un pastore a cui vogliono rubare il gregge ereditato dal padre. Seth, disgustato da questa ingiustizia, difende la causa del pastore senza rendersi conto che è la stessa storia di Horus e del suo regno. Grazie all'astuzia di Iside, il tribunale dà ragione a Horus.

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Seth, pazzo di rabbia, non si dà per vinto. Lancia una sfida a Horus: tutti e due dovranno trasformarsi in ippopotami e tuffarsi nel Nilo. Vincerà chi riuscirà a rimanere tre mesi sott'acqua. Horus si dichiara d'accordo. Ma, quando già entrambi sono sott'acqua, Iside si rende conto che Seth ne approfitterà per uccidere suo figlio. Si reca allora sulle rive del fiume e colpisce Seth con un arpione, ma non lo uccide, nonostante tutto è suo fratello.

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Dopo molte altre avventure, Horus sale finalmente sul trono al quale aveva diritto. Molto più tardi, quando finisce il regno degli dei sulla Terra, diventano re d'Egitto degli esseri umani, i faraoni. Anch' essi come Osiride, trasmettono il potere al figlio. Qualsiasi altro pretendente al trono sarebbe un usurpatore.
Questo mito spiega come veniva tramesso il potere nell'antico Egitto.

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Quando gli dei prendono una decisione, Thot ha l'incarico di annotarla su una tavoletta: questo atto la rende ufficiale. La scrittura ha dunque una funzione magica per gli Egiziani: deve garantire l'ordine del mondo.
Se Thot, dio della scrittura e delle scienze, difende la causa di Horus, significa che è una giusta causa.
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[align=center]IL NOME NASCOSTO DI RA[/align]

Il dio Sole Ra ha numerosi nomi. M anon rivela mai il nome più segreto, quello che gli dà gran parte del suo potere. La dea Iside decide di usare tutta la sua intelligenza e i suoi poteri magici per scoprire questo nome che lo renderà uguale allo stesso Ra.

Come costringere il dio del Sole a rivelare la sua identità nascosta? Iside spia Ra, finchè si presenta un'occasione favorevole.

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Quando si addormenta, Ra lascia cadere al suolo un filo di saliva; Iside lo raccoglie e lo mescola con un pò di terra in modo da creare un serpente pericoloso. Così Ra sarà attaccato da un animale che non saprà come combattere perchè non è una delle sue creature.

Iside pone l'animale sulla strada dove Ra passeggia abitualmente; tutto avviene come la dea aveva previsto. Il serpente morde il dio, che lancia un terribile urlo di dolore. Sente che il veleno invade tutto il suo essere, ma non può fare nulla. Gli altri dei accorrono e guardano desolati il loro re che si contorce per il dolore.

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A questo punto arriva Iside la maga. "Svelami il tuo nome segreto e io ti guarirò" dichiara. Ra elenca alla dea i suoi diversi nomi: "Creatore del cielo e della terra, Architetto delle montagne, Controllore delle inondazioni..." Tutti, tranne il nome segreto. Ma Ra soffre troppo e alla fine cede, a condizione che Iside e suo figlio Horus non lo svelino a nessuno. A questo punto Iside lo guarisce pronunciando una misteriosa formula magica e applicandogli una medicazione di erbe. Da quel momento, Iside diventa potente come Ra.
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[align=center]L'OCCHIO DI RA[/align]

In un epoca molto lontana, Ra, dio del Sole, regnava sull'Egitto. Ma gli uomini complottavano contro il loro re divino, forse perchè lo consideravano troppo vecchio per questo compito. Ra lo viene a sapere e riunisce in gran segreto gli dei ( Nou, Shu, Nefti, Geb e Nut) per decidere con loro la punizione da infligere agli uomini. Loro gli consigliano di inviare agli uomini, per punirli, "l'occhio di Ra", che è una parte del corpo di questo dio.

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Ra invia dunque il suo occhio, che assume l'aspetto della dea mucca Hathor (1), a inseguire gli uomini che si sono rifugiati nel deserto. Per sterminarli, Hathor si trasforma nella terribile dea leonessa Sekhmet.

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Sekhmet divora tutti gli Egiziani che si trovano sul suo cammino (2) , poi ritorna da Ra. Ma ha preso gusto al sangue e vorrebbe continuare il banchetto.
La punizione soddisfa Ra, il quale non desidera far scomparire completamente gli uomini, che sono sue creature. Allora mescola dell'ocra rossa con 7000 orci di birra d'orzo.

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Il liquido ottenuto ha il colore del sangue e Ra lo fa versare sul terreno durante la notte (3). All'alba Sekhmet si prepara a continuare il massacro e si stupisce alla vista di quel mare di sangue. Prima lo assaggia e poi continua a berlo finchè si ubriaca; così gli uomini si salvano dall'estinzione. Il dio Sole ha vinto, ma non si interessa più degli uomini.

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Chiede a Nut di trasformarsi in una mucca e di prenderlo sul dorso per portarlo nel cielo (4). Ormai Ra osserverà da lontano l'agitarsi delle creature terrestri.
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[align=center]IL MISTERIOSO REGNO DEI MORTI[/align]

Osiride è il primo fra tutti, uomini e dei, a vivere una seconda volta. Non sulla Terra, ma nel regno dei morti. La sua resurrezione permette, prima ai faraoni e più tardi a tutti gli Egiziani, di sperare che vi sia anche per loro una vita dopo la morte. Il suo culto e i riti dei morti sono perciò essenziali.

Osiride è ormai re nel regno dei morti: la Douat. L'ingresso ben protetto di questo luogo buio e silenzioso si trova ad ovest, là dove tramonta il Sole. Nel corso della loro lunga storia, gli Egiziani hanno immaginato questo luogo dapprima come una copia del loro paese dove scorre un fratello gemello del Nilo, poi come una parte di cielo che il Sole percorre durante le dodici ore della notte.

Anubis, il dio sciacallo, ha aiutato Iside a risuscitare Osiride. E proprio a tale scopo ha inventato la mummificazione.

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Perchè un uomo, dopo la sua morte, possa viaggiare nell'aldilà, occorre che il suo corpo vi sia preparato da questo rituale: viene svuotato dagli organi, cosparso di sale per evitare che si decomponga , riempito di sostanze tra cui sabbia e spezie e avvolto in fasce di lino. La bocca rimane aperta per poter ricevere l'alito della vita.
Prima di riuscire a presentarsi al cospetto di Osiride, il defunto deve superare molte difficoltà.

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Geni e demoni tentano in ogni momento di distorglielo dal suo percorso. Per non cadere in loro potere, il defunto deve recitare misteriose formule magiche e decifrare le iscrizioni che si trovano sulle diverse porte da varcare per raggiungere l'aldilà. Coloro che non sanno leggere, si affidano alle formule che i vivi recitano per loro. Alla fine, il defunto si presenta davanti a Osiride che decide del suo destino.

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Il morto è stato giusto durante la vita terrena? E' proprio ciò che gli dei valuteranno. Sul piatto di una bilancia viene posta l'anima del defunto e sull'altro la piuma che rappresenta Maat, la giustizia. Se l'anima è leggere come la piuma, significa che l'uomo si è comportato bene e che merita di vivere nell'aldilà.

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Se è più pesante, un mostro, la "divoratrice", lo mangerà in un boccone facendolo morire per la seconda volta.
La maggior parte dei cattivi viene divorata dal mostro, mentre i buoni sono accolti fra gli dei e a volte possono ritornare sulla Terra per un breve periodo. Ma alcuni dannati hanno un altro destino: sono consegnati a mostri crudeli che li torturano e li divorano.
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