Miti....in Grecia

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Miti....in Grecia

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I Greci sono convinti che gli dei sanno tutto e sono molto potenti; per questo motivo dedicano alle divinità feste pubbliche e offerte. Essite un dio per ogni avvenimento della vita. Ma anche gli dei sono sottomessi a una forza chiamata Destino, che non viene mai rappresentata dai Greci.

Gli dei immortali hanno creato ogni cosa: la Terra, il cielo, il mare, gli alberi e gli animali. Hanno creato anche l'uomo a loro immagine. Ma a che cosa serve l'uomo, se gli dei sono già tanto potenti? Serve a nutrirli con le sue offerte e a costruire templi dedicati a loro: gli dei hanno bisogno di essere adorati.

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Tutta l'antichità è pervasa da racconti mitologici. I poeti cantano la vita degli dei e li rappresentano nei teatri, gli artisti li dipingono sui vasi e li scolpiscono nella pietra. I Romani, dopo aver conquistato la Grecia, rimangono affascinati dalla sua cultura e gli autori latini, come Ovidio, raccontano la storia ricca di eventi di questi dei turbolenti, che poi diventeranno le divinità dell'Antica Roma. Anche i templi, le sculture e gli affreschi offrono rappresentazioni degli dei, delle strane creature che li circondano e delle loro innumerevoli avventure.
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[align=center]LA FAMIGLIA DEGLI DEI[/align]

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I Greci credono in migliaia di divinità. Alcuni dei sono molto importanti e vengono chiamati gli "Olimpici". Le divinità più modeste, come le ninfe, popolano le rocce, le foreste e i fiumi. Esistono anche creature mostruose che è meglio non incontrare sul proprio cammino.

Vivono sul monte Olimpo (da qui deriva Olimpionici), si nutrono di ambrosia (cibo divino che procura l'immortalità) e bevono nettare. Zeus è il loro re e li comanda tutti, ma gli dei litigano spesso fra loro e le loro avventure non sono sempre semplici. Gli dei hanno il potere di trasformarsi a volontà; vedono tutto ciò che succede sulla Terra e possono scendere tra gli uomini per sedurli, servirli o punirli. Ade è il solo che non abita nell'Olimpo, vive negli Inferi, dove risiedono i defunti.


[align=center]DA DOVE VENGONO GLI DEI?[/align]

All'inizio c'era solo il caos. Poi sono comparsi Gaia (la Terra) e il Tartaro (gli Inferi), Eros (il desiderio) e infine la Notte.
Gaia, la Terra, dà origine alle montagne, al mare e a Urano, il cielo stellato; poi si unisce a Urano. I loro figli sono mostruosi: dodici titani violenti, tre Ciclopi e tre Centimani, che sono giganti dotati di cento braccia e cinquanta teste. Urano li rinchiude nella profondità della Terra, ma Crono, il più giovane dei titani, si rivolta contro il padre.

Crono libera i fratelli Titani dalla loro prigione sotteranea. Divenuto re, si unisce alla sorella Rea. I genitori, Gaia e Urano, gli hanno predetto che anche lui verrà a sua volta detronizzato da uno dei figli. Per questo motivo Crono divora senza pietà i suoi bambini appena vedono la luce. Rea riesce a nascondere e a salvare l'ultimo nato: Zeus. Al posto del bimbo, presenta allo sposo una pietra avvolta nelle fasce. E Crono la divora.

Il giovane dio cresce nell'isola di Creta. Più tardi, per vendicarsi del padre, gli offre una bevanda magica che lo costringe a vomitare i figli che aveva divorato. Ed ecco Poseidone, Ade, Era, Demetra ed Estia. Essi aiutano il fratello che li ha salvati a diventare re degli dei.
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[align=center]STRANE DIVINITA'[/align]

Intorno agli Olimpici, esiste una folla di altre straordinarie divinità dai poteri stupefacenti. I vento obbediscono a Poseidone, che scatena a suo piacere violente tempeste. Gli eroi, metà dei e metà uomini, possiedono poteri eccezionali e hanno tutti un destino non comune. Le ninfe, belle l'una più dell'altra, vivono centinaia d0anni.

Le tre Moire decidono del destino di ogni uomo, sotto la direzione di Zeus. Sono delle filatrici: una fabbrica il filo della vita, la seconda lo srotola, la terza lo taglia. Le tre azioni significano la nascita, l'esistenza e la morte.

Esistono anche esseri mostruosi: centauri dal corpo di cavallo e dal busto d'uomo, sirene metà donne e metà uccelli, ciclopi con un occhio solo...
A volte si incontrano draghi e vecchie donne orribili e crudeli. La mitologia greca è ricca anche di animali terrificanti come Cerbero, un cane a tre teste che sta a guardia degli Inferi, tori impressionanti o cavalli che mangiano gli uomini.
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[align=center]ZEUS, IL RE DEGLI DEI[/align]

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Zeus ha liberato i fratelli e le sorelle. Questi decidono di allearsi con lui contro Crono. Ora devono affrontare i Titani , che vogliono continuare ad essere i padroni dell'universo.
Per dieci lunghi anni, due eserciti eccezionali si affrontano, quello dei Titani e quello degli Olimpici, composto da Zeus, dai suoi fratelli e dalle sue sorelle. Sono tutti così potenti che nessuna parte ottiene una vittoria decisiva sull'altra.
Zeus chiama a raccolta i Ciclopi e i Centimani e trova in loro alleati di grande valore. I tre Centimani, da soli, sono terribili come un intero esercito. Ognuno di loro infatti può lanciare cento pietre alla volta, mentre Zeus scaglia tanti fulmini che le foreste si incendiano e la Terra è sconvolta dai tuoni. Finalmente i Titani sono sconfitti e precipitano nelle profondità della Terra da dove non ussciranno mai più.
Zeus e i suoi devono ancora affrontare i Giganti, ma alla fine gli dei dell'Olimpo escono vincitori da questa lotta divina e si dividono l'universo: Zeus regnerà sula cielo, Ade sul mondo sotteraneo e Poseidone sul mare.
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[align=center]GLI AMORI DI ZEUS[/align]

Zeus è uno sposo infedelee. Le belle dee e le graziose mortali lo affascinano e il dio non esita a trasformarsi per sedurle. Ogni volta Era è colta da una terribile gelosia.

Un giorno Zeus è sedotto dalla bellezza di Io, una ninfa dei boschi; ma Io gli sfugge. Zeus allora avvolge le foreste in una cortina di nubi minacciose, nascondendosi così agli sguardi di Era, sua moglie. Ma Era trova strana questa oscurità in pieno giorno e scende sulla Terra. Zeus ha appena il tempo di trasformare Io in una bianca giovenca per non insospettire la moglie che, diffidente, gli dice "Regalami questo bellissimo animale". Come rifiutare? La povera Io viene rinchiusa in un recinto, sotto la sorveglianza di Argo dai cento occhi.

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Zeus ordina al figlio Ermes di liberarla ed ermes travestito da pastore, suona il flauto davanti ad Argo, lo addormenta e gli taglia la testa. Zeus giura ad Era che lascerà Io, e la ninfa può finalmente riprendere l'aspetto umano.
A volte è Zeus che cambia aspetto per avvicinare una bella fanciulla. Così per sedurre la principessa Europa, si trasforma in un superbo toro bianco dalle corna d'oro. Attratta da questo splendido animale così mite, la principessa gli monta in groppa. Subito il toro si lancia in mare e porta Europa fino all'isola di Creta.
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[align=center]DIONISO[/align]

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Dioniso non è un dio come gli altri: è figlio di zeus e di una donna mortale. A differenza degli dei dell'Olimpo, mangia carne cruda, ama danzare, ridere e bere vino fino all'ebbrezza. E' il dio della follia e della gioia.

Zeus ama Semele, una mortale, figlia del re di Tebe. Ben presto Semele aspetta da lui un figlio. Ma Era, gelosa, si presenta a lei sotto l'aspetto di una mortale e le consiglia: "Chiedi a Zeus di mostrarsi a te nella sua onnipotenza e nel suo splendore divino." Era sa che nessun essere umano può sopportare la vista dei lampi che circondano Zeus. E infatti Semele cade a terra fulminata. Ma Zeus salva il bambino che la donna portava in grembo e lo nasconde nella sua coscia fino alla nascita. Si tratta di Dioniso.

Un giorno Dioniso sale a bordo di una nave di pirati per fare una traversata. Ma i pirati che non lo conoscono, vogliono fare di lui uno schiavo.

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Furente Dioniso usa i suoi poteri e fa spuntare la vite e l'edera sull'imbarcazione, trasformando i remi in serpenti. La barca non può più navigare. Dioniso si trasforma improvvisamente in un leone. I pirati, terrorizzati, si gettano in mare e il dio, nel suo furore, li trasforma in delfini. Forse questo mito spiega perchè oggi i delfini cercano la compagnia dell'uomo.
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[align=center]ATENA, LA GUERRIERA[/align]

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E' una delle dee più rispettate. Atena è una dea bellicosa che usa però più l'intelligenza che la forza bruta. In tempo di pace, insegna agli uomini mille tecniche e li aiuta a migliorare la loro civiltà.

La prima moglie di Zeus era Meti, dea della saggezze e della prudenza. Ma qualcuno avverte Zeus che il bambino che nascerà da loro lo detronizzerà. Per evitare questo destino, Zeus divora Meti appena sa che la dea aspetta un figlio, ma viene subito colto da un terribile mal di testa. Soffre tanto che chiede ad Efesto, dio degli artigiani, di aprirgli il cranio. E dalla sua testa esce Atena, con armi e casco, lanciando un grido di vittoria.
Dopo aver vinto un concorso contro Poseidone per diventare la padrona dell'Attica (la regione di Atene), Atena diventa la protettrice di questa città. Molti templi le vengono dedicati, in particolare il grande partenone, e la dea è celebrata in importanti feste pubbliche. Atena è la protettrice delle città in genere. Ha anche insegnato alle donne a filare e a tessere e agli uomini l'arte della fabbricazione dei vasi, dei carri da guerra e delle barche.

Atena si serve della sua intelligenza per aiutare gli eroi greci a superare le peggiori difficoltà: grazie a lei Perseo può uccidere la Medusa, Giasone riesce a costruire la nave che lo porterà alla conquista del Vello d'oro, Ulisse rientra in patria dopo la guerra di Troia...Ma quando è in collera, questa dea può diventare spietata.
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[align=center]PROMETEO, ZEUS E LA BELLA PANDORA[/align]

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Prometeo, figlio di un Titano, ha trasformato radicalmente la vita degli uomini. Non solo ha offerto loro la carne degli animali per nutrirli, ma anche il fuoco per cuocerla. Gli dei, invece, si devono accontentare del profumo dei cibi.

In un'epoca lontana, uomini e dei vivevano insieme nell'abbondanza, ma un giorno sorge tra di loro una disputa. Prometeo, incaricato di fare da arbitro, si mette dalla parte degli uomini. Uccide un bue, mette da un lato la pelle, poco appetitosa, e vi nasconde sotto la carne; mette dall'altra parte il bel grasso bianco che ricopre solo le ossa sulle quali non c'è nulla da mangiare. Poi chiede a Zeus "quale parte scegli?" Il dio indica quella che si presenta meglio. Perciò la carne tocca agli uomini e a Zeus rimangono solo le ossa. "Se le cose stanno così, confisco il fuoco agli uomini!" esclama Zeus. "Mangino pure la loro carne, ma cruda!" Prometeo però restituirà agli uomini il fuoco, nascosto in uno stelo di finocchio.

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Folle di collera, Zeus fa incantenare Prometeo sul monte Caucaso. Ogni giorno un'aquila va a divorargli il fegato, che si riforma però ogni notte. Solo qualche secolo dopo Eracle, passando di là, libererà l'infelice.

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Il re degli dei vuole vendicarsi anche degli uomini. Si reca da Efesto, dio degli artigiani, e gli ordina "Prendi un pò di terra, mescolavi dell'acqua e modellala a immagine delle dee." Nasce così la prima donna, creata per servire alla vendetta di Zeus. Si chiama Pandora, che significa "dono di tutti gli dei". Afrodite le dona grazia, Ermes la curiosità. Pandora si reca sulla Terra portando tra le braccia un vaso e promettendo che non ne guarderà mai il contenuto.

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Quando Epimeteo, fratello di Prometeo, scorge Pandora, se ne innamora e la sposa. Pandora, un giorno, non riesce a resistere alla curiosità e solleva un poco il coperchio del vaso che le è stato affidato. Subito ne escono tutti i mali che gli dei vi hanno nascosto: malattie e sofferenze tormenteranno da questo momento gli esseri umani. Spaventata, Pandora richiude in frettail vaso, in cui rimane solo la speranza che aiuterà gli uomni a sopportare tante disgrazie.
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[align=center]IL DILUVIO[/align]

Gli dei hanno creato gli uomini perchè li adorassero e vivessero in pace. Ma gli esseri umani sono diventati malvagi e provocano guerre e violenze. Non credono più nemmeno negli dei. Zeus allora decide di punirli.

Zeus riunisce l'assemblea degli dei. "Gli uomini diventano malvagi. Bisogna castigarli". Il dio rinuncia a usare il fulmine, perchè teme che distrugga anche il cielo.

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Dietro suo ordine, Poseidone convoca i mari, i fiumi, le nuvole e comanda che ricoprano la Terra. Raccolti animali, uomini, tutto scompare sotto le acque. Tutto, tranne una coppia di giusti, Deucalione e Pirra, che hanno costruito una barca su consiglio di Prometeo.

Dopo nove giorni di navigazione, Deucalione e Pirra approdano sulla vetta della sola terra emersa, il Parnaso. Implorano gli dei di avere pietà. Zeus sa che l'uomo e la donna suono buoni e fa ritirare le acque. "Come potremo ricreare l'umanità?" gli chiedono i due sopravvissuti.

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"Copritevi gli occhi e gettate dietro le spalle le ossa della vostra grande madre" è la risposta. Ma che cosa significa? Ducalione e Pirra si dicono "La nostra madre è la Terra e le sue ossa sono le pietre!" e gettano sassi dietro di sè. Quelli di Deucalione si trasformano in uomini, quelli di Pirra in donne. Una nuova umanità è nata.
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[align=center]IL GRANDE TALENTO DI APOLLO[/align]

Apollo è dotato di mille talenti: questo figlio di Zeus, splendente come il sole, è il migliore dei musicisti e il più bello degli dei. Possiede anche il potere di predire il futuro.

Era viene a sapere un giorno che la dea Leto aspetta un figlio da Zeus, il suo infedele marito. Accecata dalla gelosia, ordina a tutte le terre di rifiutare l'ospitalità alla rivale.

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Leto vaga per mesi alla ricerca di un luogo dove partorire e si rifugia infine su un arido isolotto, che diventerà Delo, una delle più famose isole greche. Là, mette al mondo due gemelli: Artemide e Apollo.
Apollo rimane bambino solo per qualche giorno. Grazie al nettare e all'ambrosia, cibo degli dei, diventa presto un bel ragazzo. Suona così bene la lirache sarà il dio patrono dei musicisti. Si reca a Delfi, dove ha deciso di stabilire la sua dimora: come tutti gli dei, vuole che gli uomini lo venerino e lo nutrano con le loro offerte.

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Uccide il serpente Pitone che terrorizza la regione e Delfi diventa il più famoso dei suoi santuari. Là il dio predice il futuro per bocca di una donna chiamata Pizia. Gli uomini vengono da lontano a consultarla sul loro destino, come Edipo.
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[align=center]POSEIDONE[/align]

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Poseidone è il fratello maggiore di Zeus. I suoi simboli, il cavallo e il toro, sono come lui, potenti e impulsivi. E' il dio dell'acqua, in particolare del mare, e il patrono dei pescatori. In Grecia, paese bagnato dal mare, gode di molto rispetto.

Come non temere la divinità che regna sul mare? Che può provocare una tempesta in uno scatto di collera? Poseidone sa anche far tremare il suolo con un colpo del suo tridente provocando terribili terremoti.
Questo dio delle acque vorrebbe essere adorato in una delle grandi città greche. Ma gli altri dei non gliene lasciano neppure una. Desidera la città di Argo? Le divinità dei fiumi della regione scelgono invece Era. Vuole Atene? Il re gli preferisce la dea Atena. Per vendicarsi, Poseidone inonda l'Attica, la regione di Atene. E' però venerato in numerose città costiere e a Corinto si organizzano giochi pubblici in suo onore.

La sposa di Poseidone è Anfitrite, divinità del mare. Insieme hanno un figlio che si chiama Tritone. Ma Poseidone non è un marito fedele. Si trasforma in cavallo per raggiungere una bella fanciulla di nome Medusa e la seduce in un tempio dedicato ad Atena. "Come osano profanare la mia casa?" esclama Atena. E, acceata dalla collera, trasforma Medusa in un mostro schifoso.
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[align=center]EFESTO E AFRODITE[/align]

Efesto, dio del fuoco, è il solo dio veramente brutto. Afrodite, dea dell'amore è di gran lunga la più bella dell'Olimpo. L'unione dei due provoca qualche scintilla...

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Efesto è figlio di Zeus e di Era. Sua madre, che lo trova troppo brutto, lo getta dall'alto del monte Olimpo. In seguito a ciò, si dice è diventato zoppo. Raccolto dalle ninfe, viene allevato in una grotta sottomarina. Vi forgia i suoi primi capolavori, tra i quali splendidi gioielli e un trono magico d'oro che offre alla madre. Era vi si siede, ma non riesce più ad alzarsi. Solo Efesto può liberarla! Ad una condizione: vuole la mano di Afrodite. Ecco il motivo per cui questi due esseri, tanto diversi, si sono sposati.

Afrodite è fedele? No, va spesso a trovare Ares, focoso dio della guerra. Ma Efesto fabbrica una rete invisibile e la getta sui due amanti. Poi raduna intorno ai colpevoli gli dei dell'Olimpo. Quale punizione decreteranno? Nessuna: scoppiano tutti a ridere. Offesi, Afrodite ed Efesto vanno in esilio sulla Terra.

Un giorno, durante un banchetto, la dea Discordia lancia una mela sulla quale sono scritte queste parole "Alla più bella delle dee". Era, Atena e Afrodite vogliono il frutto per sè. Il troiano Paride è incaricato di risolvere la questione. Sceglie Afrodite, che gli ha promesso in cambio l'amore di una regina. Afrodite è così riconosciuta come la più bella.
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[align=center]ADE E IL MONDO SOTTERANEO DEGLI INFERI[/align]

Quando i tre fratelli Zeus, Poseidone e Ade si sono divisi l'universo, Ade ha ricevuto gli Inferi. Nè gli uomini nè gli dei amano questo luogo buio dove soggiornano le anime dei morti. Sono pochi coloro che sono riusciti a ritornare di là!

I Greci situano gli Inferi al di là dell'oceano, a ovest della Terra che essi immaginano piatta. Poi però scoprono che l'oceano non è il confine del mondo degli uomini e trasportano il regno dei morti sotto terra. I suoi ingressi sono costituiti da profonde caverne e da fiumi che scorrono nel sottosuolo.

Ade è il re degli Inferi. Il suo nome significa "l'invisibile" e questo dio lo è davvero grazie al casco magico che gli hanno donato i Ciclopi. Gli esseri umani hanno paura di pronunciare il suo nome e perciò l'hanno soprannominato Plutone, che significa "ricco". Infatti Ade è il padrone delle ricchezze che vengono dal suolo: i metalli e i germogli di primavera. Ade non lascia quasi mai il suo regno. Una volta, ferito da una freccia di Eracle, deve però uscire e recarsi sul monte Olimpo per farsi curare.

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Ade si innamora un giorno della nipote Corè, figlia di Zeus e di Demetra. La rapisce e la porta nel suo regno. Demetra sente le urla di terrore della figlia, ma non riesce a trovarla. Disperata, trascura il suo compito di dea delle messi e i campi non producono più nulla. Zeus interviene ed ordina ad Ade di liberare la prigioniera. Ma chiunque assaggia il cibo degli Inferi non può più uscirne e Corè, affamata, non ha potuto resistere e ne ha mangiato. Ade la sposa e le dà il nome di Persefone.
Ade e Zeus decidono insieme che, ogni anno, Persefone trascorrerà la primavera e l'estate presso la madre: così la vegetazione riprenderà a germogliare e a crescere. Poi ritornerà dal marito in autunno e in inverno.

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Ade e Persefone sono circondati da sudditi sempre più numerosi, poichè l'anima di ogni defunto deve recarsi negli Inferi. Cerbero, feroce cane con tre teste, controlla che nessuno cerchi di uscire. I nuovi venuti sono accompagnati da Ermes, messaggero degli dei che può entrare nel mondo sotteraneo. Il traghettatore Caronte, un vecchio scorbutico, li trasporta sull'altra riva di uno dei fiumi infernali, lo Stige o l'Acheronte. Altre creature divine sono legate al mondo delle ombre, come la temibile maga Ecate.

Secondo i racconti più antichi, tutte le anime che sono leggere, vagano negli Inferi. Provano un eterno rimpianto per la vita terrena. Più tardi, i Greci immaginano destini diversi per i buoni e per i cattivi. Gli assasini e coloro che hanno sfidato gli dei finiscono nel Tartaro, la parte più profonda degli Inferi, dove subisconon un supplizio senza fine. Le anime dei giusti sono accolte nei Campi Elisi dove fanno feste e cantano la gloria degli dei.

Tantalo e Sisifo appartengono al numero di coloro che hanno osato ribellarsi agli dei. Dopo la morte sono condannati a pene eterne nel Tartaro. Sisifo deve portare sulla cima di una montagna una enorme pietra spingendola lungo il pendio. Appena giunto sulla sommità, il masso gli sfugge e rotola a valle e Sisifo ricomincia senza fine lo stesso impossibile lavoro. Tanatalo è immerso in un lago fino al collo, ha una sete terribile ma ogni volta che china la testa per bere il livello dell'acqua si abbassa. Ha anche molta fame e, proprio sopra il suo capo, si trova un ramo carico di frutti, ma quando Tantalo allunga la mano per coglierli, il vento divino li allontana bruscamente da lui.

Sono molto rari i vivi che non solo sono potuti entrare negli Inferi, ma che sono poi ritornati sulla Terra. Più rari ancora sono i defunti che sono riusciti a fuggire da que regno . Il semidio Orfeo ha portato a termine la prima impresa, ma non ha potuto salvare la sua sposa Euridice. Orfeo possiede il dono di affascinare con il suono della sua lira tutti coloro che lo ascoltano: animali, vegetali, uomini e dei. E' profondamente innamorato di Euridice, ma la loro felicità dura poco: Euridice muore per il morso di un serpente e discende agli Inferi.
Inconsolabile, Orfeo rimane solo sulla Terra; si dirige allora verso il regno di Ade per implorarlo di restituirgli la sua sposa. Il suo dolore e la sua musica commuovono il traghettatore Caronte, Cerbero e lo stesso Ade. "Puoi riportare sulla Terra Euridice, a condizione che tu non ti volti verso di lei durante il cammino" dichiara il dio degli Inferi. Orfeo esce felice dal regno di Ade, ma non sa resistere: si volta per guardare la sua amata, e così Euridice scompare per sempre.
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[align=center]TESEO E IL MINOTAURO[/align]

Teseo mette la propria forza al servizio degli uomini uccidendo bestie feroci e banditi sanguinari. Riesce a vincere il Minotauro, un mostro che divora i giovani di Atene.

Teseo è figlio di Egeo, re di Atene. Cresce lontano dalla sua città accanto alla madre, la principessa Etra. Il re Egeo ha nascosto dietro una roccia una spada e dei sandali. "Quando riuscirà a spostare da solo quella roccia, gli rivelerai chi è suo padre!" ordina a Etra. A 16 anni, Teseo è già molto forte e riesce a compiere l'impresa. Prende la spada e i sandali e parte per raggiungere il padre, affrontando tutti i pericoli che incontra sul suo cammino. Ad Atene, Egeo vede la spada e riconosce in Teseo il figlio.

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Ogni anno Atene deve consegnare ai Cretesi sette fanciulle e sette ragazzi che saranno divorati dal Minotauro, un mostro che ha corpo d'uomo e testa di toro. Teseo parte con loro ed entra nel labirinto dove vive il Minotauro. Ma come potrà uscire dopo aver affrontato il mostro? Arianna, figlia del re di Creta, gli dà un gomitolo di filo che l'eroe srotola e grazie al quale riuscirà a ritrovare l'uscita. Teseo vede il Minotauro addormentato, lo uccide a mani nude e si salva seguendo a ritroso il filo di Arianna.

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Teseo rapisce Arianna e fa vela verso la Grecia ma deve abbandonare la principessa durante il viaggio, forse per ordine di Poseidone. Rattristato, dimentica di innalzare una vela bianca, il segno che da lontano avrebbe annunciato al padre Egeo il successo dell'impresa. Scorgendo dalla riva una vela nera, Egeo crede che il figlio sia morto e, disperato, si getta nel mare che posrta oggi il suo nome.
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[align=center]PERSEO E LA MOSTRUOSA GORGONE[/align]

Tutta la vita del semidio Perseo è un susseguirsi di imprese vittoriose. Egli è forte e coraggioso, ma soprattutto è protetto dagli dei. Senza il loro aiuto non avrebbe certamente potuto vincere un mostro come Medusa, la terribile Gorgone.
Acrisio, re di Argo, va un giorno a consultare un oracolo che gli dice “Se avrai un nipotino, questo ti ucciderà”. Terrorizzato, Acrisio fa costruire una prigione sotteranea e vi rinchiude l’unica figlia, Danae. “In questo modo, non avrà mai bambini” dice fra sé.
Ma Zeus, dall’Olimpo, ha notato la bellezza di Danae. Si trasforma in una pioggia d’oro e pentra nella prigione attraverso una fessura del tetto. Alcuni mesi dopo, dal’unione di Zeus e di Danae nasce un bimbo: Perseo.

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Acrisio, accecato dalla rabbia, rinchiude Danae e il bambino in una cassa di legno e la fa gettare in mare. Ma gli dei hanno deciso che madre e figlio vivranno. La cassa si arena su un’isola ed essi vengono accolti dal re di quella terra: Polidette.
Appena la vede, Polidette si innamora pazzamente della bella Danae. Ma lei lo respinge aiutata dal figlio Perseo, che divenuto adulto, la protegge. Allora Polidette cerca di allontanare Perseo inviandolo a combattere contro Medusa, la terribile Gorgone.

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Medusa è spaventosa: i suoi capelli sono serpenti vivi, ha zanne simili a quelle del cinghiale e due ali d’oro sulla schiena. Medusa è mortale, ma ha due sorelle, brutte come lei, che sono immortali. Tutte e tre sono chiamate le Gorgoni. Chiunque incrocia il loro sguardo, viene trasformato in pietra.

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Il dio Ermes dà a Perseo i suoi sandali alati, Ade il suo casco che rende invisibili e Atena il suo scudo. E Perseo parte in volo alla ricerca di Medusa. Sotto di lui sfilano i corpi pietrificati delle vittime delle Gorgoni. Invisibile, Perseo vede Medusa addormentata. Facendo attenzione a guardare solo il riflesso del mostro nello scudo di Atena (per non essere trasformato in pietra), le taglia la testa con un colpo di accetta e la porta via con sé. Dal collo reciso nasce Pegaso, il cavallo alato figlio di Medusa e di Poseidone.

Perseo sorvola a lungo la terra. Si serve della testa della Gorgone per trasformare in pietra il gigante Atlante, che si rifiuta di ospitarlo (nasce così il monte Atlante nell’Africa del Nord). Poi si vendica anche di Polidette trasformandolo in una statua.

Perseo desidera conoscere il nonno Acrisio, che fugge perché teme di essere ucciso dal nipote. Ma un giorno, senza saperlo, si trovano tutti e due ai giochi pubblici. Perseo, durante un a gara, lancia il disco e uccide senza volerlo uno spettatore: Acrisio. La predizione si è avverata. Dopo la morte, Perseo è trasformato dagli dei in una costellazione.
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