Cardo benedetto

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birillino8
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Cardo benedetto

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Cardo benedetto
( Cnicus benedictus )



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FAMIGLIA: Asteraceae
NOMI COMUNI: Struggiun, card sant, benedicta, cardo giallo, spina santa, erba gattaredda.
LA DROGA: La porzione aerea della pianta.
QUANDO SI RACCOGLIE: La pianta si raccoglie al momento della massima fioritura, in maggio - giugno, recidendola a 10 - 15 cm. da terra; si riunisce in mazzetti.
PROPRIETÀ: Aromatizzanti, amaricanti, toniche, aperitive, digestive, diuretiche, diaforetiche.
PRINCIPI ATTIVI: Sostanze amare, cnicina, olio essenziale, vitamina A.


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COME SI USA LA DROGA
Per le sue proprietà amaro-toniche e digestive anche il Cardo benedetto entra talvolta nelle preparazioni di vermouth e di amari digestivi. Nella pratica erboristica questa pianta ha buone proprietà atte a stimolare l'appetito, favorire i processi digestivi, aumentare la diuresi, depurare l'organismo.
Abbastanza di recente si è scoperta del Cardo benedetto un'attività antisettica che giustifica l'impiego, fatto tradizionalmente, come detergente e cicatrizzante delle ulcere e delle piaghe. L'impiego del Cardo benedetto è limitato dal forte sapore amaro dei suoi infusi ed è controindicato per coloro che soffrono di infiammazioni intestinali e renali.


USO INTERNO
La parte aerea della pianta: Per stimolare l'appetito, favorire la digestione, aumentare la diuresi, depurare l'organismo.

Infuso: 2 grammi in 100 ml di acqua. Una tazzina prima o dopo i pasti principali.

Tintura : 20 grammi in 100 ml. di alccol di 25º (a macero per 5 giorni). Un cucchiaino prima o dopo i pasti.

Tintura vinosa: 10 grammi in 100 ml di vino rosso o marsala (a macero per 5 giorni). Un cucchiaino generalmente prima dei pasti.


USO ESTERNO
La parte aerea della pianta: Per detergere le ferite.

L'infuso o la tintura diluita possono essere usati in casi di emergenza per detergere le ferite.

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