Erbe velenose

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Erbe velenose

Messaggio da birillino8 »

[align=center]Erbe velenose [/align]

Non si deve pensare, come sembra invitare il ritorno ai prodotti naturali in auge in questo momento, che tutte le piante siano benefiche e salutari. Anche se molte di esse sono ricche di principi attivi utili, è la quantità di questi ultimi che ne determina la soglia tra pianta medicinale e pianta velenosa.

Praticamente tutte le piante velenose, se usate da mani esperte, sono medicinali, poichè il prodotto velenoso è tale in quanto agisce troppo violentemente su un organo o su una parte del corpo umano, la stessa sostanza, usata in quantità appropriata, stimola lo stesso organo e può avere perciò un'azione curativa.

Ciò non deve però indurre ad usare queste piante nella pratica casalinga, poichè solo un'accurata analisi del contenuto e, molto spesso, opportune depurazioni permettono di usare il prodotto.

Al contrario bisogna cercare di conoscerle molto bene per evitare di confonderle con quelle che vengono normalmente usate.

É inoltre indispensabile abituare i bambini a sapere quali sono le piante velenose, poichè sono proprio loro che spesso rischiano degli avvelenamenti per aver mangiato delle bacche che il bel colore aveva fatto credere innoque e commestibili.

Le piante che qui di seguito vengono descritte non sono certamente tutte le piante velenose, si è cercato di presentare le più comuni e le più tossiche.
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]
Aconito
( Aconitum napellus L. )


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FAMIGLIA: Ranunculaceae

NOMI LOCALI: Napel, Erba tora, Erba riga, Napell, Mapel, Radis del diaol, Napello, Erba velenosa, Accuonete.


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PORTAMENTO
È una pianta erbacea vivace con una radice carnosa arrotondata verso l'alto e ristretta a cono in basso; al momento della fioritura, vicino a questa radice se ne forma un'altra che prenderà il posto della prima esaurita. Il fusto, eretto, è quasi sempre semplice e alto fino a un metro.

FOGLIE
Le foglie, alterne, hanno un lungo picciolo; il lembo è diviso in cinque lobi a loro volta profondamente incisi in segmenti sottili e lunghi; la superficie è glabra, le nervature sono molto evidenti nella pagina inferiore.

FIORI E FRUTTI
I fiori, di colore azzurro, viola o talvolta bianco, sono riuniti in un lungo racemo; il calice ha cinque sepali colorati molto diversi, uno dei quali è foggiato a elmo; i petali sono otto: due formano dei cornetti che contengono del nettare, gli altri sei sono ridotti a linguette; il frutto è formato da alcuni follicoli contenenti i semi di colore nero.

DOVE SI TROVA
L'Aconito cresce nei boschi, nei pascoli e nei prati delle Alpi.

LA PARTE VELENOSA
Tutta la pianta.
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Messaggio da birillino8 »

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Belladonna
( Atropa belladonna L. )



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FAMIGLIA: Solanaceae

NOMI LOCALI: Erba morellina, Ilina, Morella furiosa, Solano furioso, Belladama, Parmentana, Tabacco selvatico, Bettonica.


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PORTAMENTO
È una pianta erbacea vivace con una radice rizomatosa da cui sorge il fusto, semplice per il primo tratto e ramificato poi in tre rami che raggiungono un metro e mezzo di altezza.

FOGLIE
Le foglie, alterne nella parte bassa della pianta, mentre nella parte superiore sono inserite a due a due dalla stessa parte del fusto: di queste una è molto più piccola dell'altra; la lamina è ovale e accuminata alle due estremità; fusto e foglie possiedono numerosi peli ghiandolari.

FIORI E FRUTTI
I fiori sono inseriti singolarmente in mezzo alle due foglie, il calice è diviso in cinque lobi triangolari e rivolti all'infuori ed è di colore porporino violaceo con la base bianco-verdastra; il vrutto è una bacca di colore nero e lucente.

DOVE SI TROVA
La Belladonna cresce nella zona submontana e montana, nei boschi ombrosi delle lpi e dell'Appennino.

LA PARTE VELENOSA
Tutta la pianta.
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Brionia
( Bryonia cretica L. )



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FAMIGLIA: Cucurbitaceae

NOMI LOCALI: Succa sarvaega, Suca berbette, Succa mata velenosa, Soca marina, Nasone del diavolo, Cocuzzara servaggia.


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PORTAMENTO
È una pianta erbacea vivace con una robusta radice carnosa a fittone da cui si origina un fusto sottile rampicante, munito di robusti cirri, lungo da due a quattro metri e spesso peloso e ispido.

FOGLIE
Le foglie, alterne, hanno un robusto picciolo, sono palmato-lobate, la forma ricorda quelle dell'Edera, l'apice dei lobi è spesso ottuso, la base è cuoriforme; la superficie è coperta da peli rigidi che la rendono ruvida al tatto.

FIORI E FRUTTI
I fiori sono riuniti in racemi posti all'ascella delle foglie; vi sono piante con fiori maschili e piante con fiori femminili; i fiori hanno il calice a tubo diviso in cinque lobi triangolari, la corolla gialla è anch'essa divisa in cinque lobi ovali lanceolati; il frutto è una bacca rossa della grandezza di un pisello.

DOVE SI TROVA
La Brionia cresce dal mare alla regione submontana di tutta Italia; è frequente nei boschi, nelle macchie, lungo le siepi.

LA PARTE VELENOSA
Tutta la pianta, ma in particolare la radice e le bacche.
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]
Cicuta
( Conium maculatum L. )



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FAMIGLIA: Apiaceae

NOMI LOCALI: Segua, F'nojass, Sciguda, Sigua velenosa, Zicuta, Cicutone, Ucria, Addurmisci, Pudimanu, Feuredda.


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PORTAMENTO
È una pianta erbacea biennale; nel primo anno produce solo foglie, nel secondo dà il fusto alto da 150 cm a due metri; questo è eretto, ramificato solo in alto, con la superficie solcata da striature longitudinali e con numerose macchie irregolari di colore rosso-bruno.

FOGLIE
Le foglie sono alterne, hanno un robusto picciolo di aspetto simile al fusto e dilatato alla base, il lembo ha contorno triangolare ed è tripennatosetto con dei segmenti ovali-oblunghi acuti e con il margine lievemente dentellato.

FIORI E FRUTTI
I fiori sono riuniti in grandi ombrelle composte a loro volta da ombrellette; il calice ha cinque sepali molto piccoli saldati tra loro alla base, la corolla è formata da cinque petali di colore bianco, ovali e spatolati; il frutto è dato da due acheni piano-convessi ciascun con cinque costole sporgenti.

DOVE SI TROVA
La Cicuta cresce dal mare alla zona submontana di tutta Italia; si trova nei luoghi ombrosi, nelle macerie, negli erbosi.

LA PARTE VELENOSA
Tutta la pianta.
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Cocomero Asinino
( Ecballium elaterium (L.))



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FAMIGLIA: Cucurbitaceae

NOMI LOCALI: Chigoemau marin, Sbrinsairoel, Schisset, Coecoemer d'azen, Sbolziroti, Zedron salvadgh, Sputaveleno, Schizzetti, Zucchetta Marina, Cocuccella marejje, Cocozza dell'asino, Cocomerello, Cocuzzeja servaggia, Cocumareddu sarvaggiu, Citrulichiu, Cugumeru d'ainu, Marò bort.


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PORTAMENTO
E' una pianta erbacea perenne con una radice tuberosa; il fusto, sdraiato sul terreno, è coperto da peli rigidi di colore biancastro, che lo rendono scabro al tatto, ed è lungo fino a un metro e mezzo.

FOGLIE
Le foglie, inserite alterne, hanno un robusto picciolo, la lamina è ovale-oblunga; la base è fortemente incisa e l'apice è acuto, il margine è dentellato, la superficie è peloso-ispida.

FIORI E FRUTTI
I fiori, di colore giallo, sono separati: quelli maschili sono riuniti in racemi, quelli femminili sono isolati; calice e corolla sono divisi in cinque lobi; il frutto è una bacca pendula di forma ovale: a maturità si stacca bruscamente dal picciolo e lancia lontano i semi a un liquido molto amaro.

DOVE SI TROVA
Il Cocomero asinino cresce qua e là in Italia, specialmente nelle zone marine; si rinviene nei luoghi incolti e nelle macerie.

LA PARTE VELENOSA
Tutta la pianta, ma specialmente il succo dei frutti.
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]
Colchio
( Colchicum autumnale L. )


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FAMIGLIA: Liliaceae

NOMI LOCALI: Freguisia , Safran, Fresidaline, Friguilin, Covnagiocc, siborgole, Colaiz, Fior per i pesci, Nicolò, Fiour dal fredd, Michilin, Vaech, Zafferano selvaggio, Fior cuccolo, Zafferano Bastardo, Zafferanone, Inganna pastore, Cipolla pazza, Castagnole, Ammazzacane, Zafarana, Castagnedda, Narcisu semplici.


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PORTAMENTO
E' una pianta erbacea vivace con un bulbo ovoidale profondamente interrato e coperto da parecchie squame brune; produce i fiori in estate-autunno, quando le foglie sono già secche; le foglie con il frutto spuntano la primavera successiva.

FOGLIE
Le foglie (tre o quattro) spuntano tutte dal bulbo, hanno la base inserita una nell'altra, sono lanceolate o talvolta lineari, l'apice è acuminato e il margine intero; sono di consistenza upò carnosa e di colore verde intenso.

FIORI E FRUTTI
I frutti, solitari, hanno la corolla formata da sei tepali saldati in un lungo tubo che parte dal bulbo e fuoriesce per diversi centimetri dal terreno, all'estremità si divide in sei lobi di colore lilla (i tre interni sono più piccoli degli esterni); lungo il tubo sono fissati i sei stami, l'ovario è posto in fondo, il frutto è una capsula a tre logge contenente alcuni semi rotondi bruni.

DOVE SI TROVA
Il Colchico cresce nei prati e nei pascoli dalla zona submontana a quella subalpina nelle Alpi e nellAppennino.

LA PARTE VELENOSA
Tutta la pianta, ma in particolare i semi e il bulbo.
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]
Digitale
( Digitalis purpurea L. )


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FAMIGLIA: Scrophulariaceae

NOMI LOCALI: Digital, Cornucopio, Vegetale, Aralda, Erba campanellina, Gauncelli, Trirodda, Zocca zocca, Erba di Santo Leonardu


[align=center]Immagine[/align]



PORTAMENTO
E' una pianta erbacea biennale con una radice a fittone; nel primo anno produce una rosetta di foglie basali tra le quali, nel secondo, spunta il fusto fiorale alto un metro nelle painte spontanee, fino a due in quelle coltivate; tutta la pianta è pelosa e talvolta biancastra.

FOGLIE
Le foglie basali, lunghe fino a 20cm, hanno un picciolo non molto lungo, il lembo è ovoidale o lanceolato, il margine è ondulato e dentellato, la base è ristretta a cuneo; la superficie superiore è bollosa, in quella inferiore sono ben visibili le nervature che formano un fitto reticolo.

FIORI E FRUTTI
I fiori, riuniti in un racemo molto lungo, hanno un picciolo molto corto e sono rivolti verso il basso; il calice è formato da cinque sepali, la corolla, tubulare, è rosso-violacea nelle piante spontanee e di colore motlo vario in quelle coltivate; il frutto è una capsula ovoidale acuminata che si apre in due valve e contiene numerosi semi.

DOVE SI TROVA
Cresce qua e là nell'Italia del Nord ed è coltivata come pianta ornamentale.

LA PARTE VELENOSA
Tutta la pianta, ma in modo particolare le foglie durante la fioritura.
Ultima modifica di birillino8 il mer giu 06, 2007 9:45 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Dulcamara
( Solanum dulcamara L. )



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FAMIGLIA: Solanaceae

NOMI LOCALI: Vigna salvaga, dusse e amara, Legnoduse, Doussamara, Legn dols, Vite selvatica, Sucamara, Stringhe, Fiur d'Iliscia, Erba muroela, Curaj ed bessa, Stallaggi, Vite di Giudea, Corallini, Ducamara, Uva de serpi, Torcamara, Amaraducci, Muredda di fratta, Durciamara, Tomata burda.


[align=center]Immagine[/align]




PORTAMENTO
E' un arbusto sarmentoso, cioè rampicante, con un fusto cilindrico molto ramificato e sdraiato sul terreno o più o meno intrecciato ai rami dei cespugli su cui si avviluppa.

FOGLIE
Le foglie, disposte alterne sul fusto, hanno un picciolo abbastanza lungo, sono di forma ovalelanceolata con l'apice acuminato e la base spesso cuoriforme; quelle inferiori sono intere, mentre quelle superiori sono divise in tre foglioline: fra queste la fogliolina mediana è sempre più grande delle altre due.

FIORI E FRUTTI
I fiori sono riuniti in corimbi inseriti opposti alle foglie terminali; il calice è formato da cinque piccoli sepali triangolari, la corolla ha cinque petali di colore violaceo, di forma lanceolata e spesso ripiegati all'indietro; il frutto è una bacca ovoidale glabra e con la superficie lucente, dapprima di colore verde, poi di un bel rosso vivo a maturità.

DOVE SI TROVA
Questa pianta è comune dal mare alla zona montana di tutta Italia; cresce nei luoghi freschi, nei boschi, lungo le siepi e nelle macchie.

LA PARTE VELENOSA
Tutta la pianta.
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Erba crociona
( Paris quadrifolia L. )



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FAMIGLIA: Liliaceae

NOMI LOCALI: Sciu du diau, Uga du diau, Fuga di d'moni, Jerbe dei mats, Quaterfoj, Uva di monte.



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PORTAMENTO
E' una pianta erbacea perenne provvista di un rizoma strisciante con radici sottili da cui si origina un fusto semplice, alto 20-30 cm, che porta un verticillo di foglie e un unico fiore.

FOGLIE
Le Foglie, riunite in un unico verticillo, sono normalmente quattro, talvolta tre o cinque, sono sessili, hanno forma obovata, l'apice è strettamente acuminato, la base è ristretta a cuneo; nella pagina inferiore sono ben visibili le tre nervature principali che partono dalla base.

FIORI E FRUTTI
Il fiore, unico e portato all'apice del fusto, ha un involucro diviso in quattro segmenti simulanti un calice e quattro-otto segmenti simili a petali di colore verde-giallastro e riflessi verso il basso; il frutto è una bacca tondeggiante di colore viola-nerastro inserita fra i segmenti dell'involucro che sono persistenti.

DOVE SI TROVA
Cresce nella zona submontana e montana delle Alpi e dell'Appennino settentrionale nei boschi e nei luoghi freschi e ombreggiati.

LA PARTE VELENOSA
Tutta la pianta compreso il rizoma; è soprattutto pericoloso il frutto che può essere mangiato da chi non lo conosce e dai bambini
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Fusaggine
( Evonymus europaeus L. )



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FAMIGLIA: Celastraceae

NOMI LOCALI: Cappello del prave, Roncaja, Baretta d'preive, Roncaluse, Fusar, B'retta da pret, Evonim, Corallini, Fusaria, Strozzapolli, Diaconella, Scazzotta di cardinale, Frascino, Scoccapignatte, Barritta parrenesca, Caffè burdu, Buladiga


[align=center]Immagine[/align]


PORTAMENTO
E' un arbusto che prende talvolta l'aspetto di un alberello alto due-quattro metri; i rami giovani hanno sezione più o meno quadrata, la loro superficie è verde ed è interrotta da quattro piccole ali suberose di colore bruno chiaro; la corteccia adulta è marrone-grigiastra.

FOGLIE
Le foglie, opposte o talvolta verticillate a tre o a quattro, hanno un picciolo breve, sono di forma oblungo-ellittica od obovata con la larghezza massima nella parte alta, hanno l'apice quasi sempre arrotondato mentre la base si restringe a cuneo, il margine è dentellato; sono di consistenza coriacea, glabre sopra e pelose solo lungo le nervature.

FIORI E FRUTTI
I fiori, riuniti in piccoli corimbi all'ascella delle foglie, hanno il calice diviso in quattro lobi; la corolla, verde-giallastra, è composta da quattro petali; il frutto è una capsula divisa in quattro lobi di colore rosato, i semi sono ovoidali e di colore arancio.

DOVE SI TROVA
Cresce nella zona mediterranea e in quella submontana di tutta Italia nei boschi e lungo le siepi.

LA PARTE VELENOSA
I frutti e la corteccia.
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Giusquiamo
( Hyosciamus niger L. )



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FAMIGLIA: Solanaceae

NOMI LOCALI: Erba di S. Apollonia, Gioiremo, Erba di S. Pulonia, Erba porcina, Dente cavallino, Erba velenosa, Erba cannocchiale, Sucamele, Erba grosudda, Folla de opus, Nasturru


[align=center]Immagine[/align]


PORTAMENTO
E' una pianta erbacea annuale o biennale, solo raramente si comporta come perenne; nelle piante biennali nel primo anno produce una rosetta di foglie fra le quali, nel secondo, spunta il fusto alto fino a 80-100 centimetri; tutta la pianta è molto pelosa e vischiosa.

FOGLIE
Le foglie iniziali, disposte in rosetta, hanno un picciolo non molto lungo, sono ovali-oblunghe, il margine è inciso in lobi più o meno profondi, talvolta sono pennatifide; le foglie, del fusto sono simili ma sessili e amplessicauli; l'apice e i lobi sono acuminati.

FIORI E FRUTTI
I fiori, inseriti singolarmente all'ascella delle foglie superiori, sono sessili o hanno un breve picciolo, il calice è saldato a tubo slargato alla base e diviso all'apice in cinque denti acuti, la corolla, tubulare e divisa alla fauce in cinque lobi arrotondati, è giallastra con venature violacee; il frutto è una capsula contenente numerosi semi di colore nero.

DOVE SI TROVA
Cresce nei luoghi ruderali e negli incolti dal mare fino alla zona montana.

LA PARTE VELENOSA
Tutta la pianta.
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]
Lauroceraso
( Hyosciamus niger L. )



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FAMIGLIA: Rosaceae

NOMI LOCALI: Lingua de bo, Laor bastard, Baclaver, Laurael, Lauro regio, Lauro Velenoso, Laoro reggio, Addauru imperiale.


[align=center]Immagine[/align]




PORTAMENTO
E' un arbusto o un albero alto finoa sei metri con foglie sempreverdi; i rami sono spesso diretti in fuori.

FOGLIE
Le foglie, inserite alterne sui rami, hanno un picciolo robusto, corto e talvolta contorto, sono persistenti, di consistenza coriacea, sono lanceolate-obovate con la massima larghezza più in alto della metà, l'apice è acuto, alla base si restringono a cuneo; la superficie superiore è verde chiara e lucente; quella inferiore è opaca e mostra chiaramente le nervature che formano un fitto reticolo.

FIORI E FRUTTI
I fiori, riuniti in piccoli racemi all'ascella delle foglie superiori, hanno il calice composto da cinque piccoli denti saldati fra loro alla base, la corolla bianca è formata da cinque petali liberi con venti stami all'interno; il frutto è una drupa ovoidale con l'apice acuminato, la porzione carnosa è nero-violacea e contiene un nocciolo tondeggiante.

DOVE SI TROVA
Originario dell'Asia, è ora ampiamente coltivato e qua e là è naturalizzato.

LA PARTE VELENOSA
Tutta la pianta, e in particolare le foglie fresche.
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[align=center]
Mughetto
( Convallaria majalis L. )


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FAMIGLIA: Liliaceae

NOMI LOCALI: Mughet, Bocaline, Campanell, Convallio, Laeli, Giglio di maggio, Giglio di S. Maria, Gigghiu muscatu, Giunchigliu biancu.


[align=center]Immagine[/align]


PORTAMENTO
E' una pianta erbacea perenne con un rizoma lungamente strisciante nel terreno; ai nodi ha delle gemme che daranno la parte aerea; la pianta è formata da due foglie e dal fusto fiorale alto 15-20 centimetri.

FOGLIE
Le due foglie partono dalla base della pianta, hanno un lungo picciolo, sono di forma ovale-lanceolata, l'apice è acuto, la base si restringe molto gradualmente a cuneo e passa senza interruzione nel picciolo che perciò è lievemente alato; la superficie è glabra e presenta numerose nervature parallele.

FIORI E FRUTTI
I fiori sono riuniti in un racemo unilaterale poiché sono rivolti tutti dallo stesso lato e hanno un corto peduncolo arcuato verso il basso; l'involucro, detto perigonio, è a forma di campana con sei piccoli lobi ripiegati indietro; il frutto è una bacca tondeggiante di colore rosso vivo contenente alcuni semi.

DOVE SI TROVA
Cresce spontaneo dalla zona submontana a quella subalpina, preferisce i luoghi ombrosi e freschi; è anche coltivato per i suoi fiori profumati.

LA PARTE VELENOSA
Tutta la pianta.
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[align=center]Oleandro
( Nerium oleander L. )



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FAMIGLIA: Apocynaceae

NOMI LOCALI: Bellomo, Leandru, Leander, Aleandro, Leandar, Mazze di S. Giuseppe, Pianta da rogna, Leandro, Liandro, Landru, Lannaru, Rannulu, Leonasci, Neulache.

[align=center]
Immagine[/align]

PORTAMENTO
E' un arbusto a portamento cespuglioso o un piccolo albero alto fino a quattro metri; i rami sorgono quasi tutti dalla base, sono dapprima eretti e poi lievemente arcuati verso l'esterno.

FOGLIE
Le foglie sempreverdi sono normalmente opposte o talvolta, in special modo nei giovani germogli, verticillate a tre o a quattro, hanno un picciolo breve ma robusto e dilatato alla base, la lamina è lanceolata, l'apice è acuto come la base, il margine è intero; nella pagina inferiore è visibile una robusta nervatura principale da cui partono numerosissime nervature secondarie parallele fra loro.

FIORI E FRUTTI
I fiori sono riuniti in corimbi all'apice dei rami, il calice è diviso in cinque lobi lanceolati, la corolla, dapprima tubulare, si divide in cinque lobi diretti in fuori; il calice è rosa o bianco nelle piante sotterranee, di colore vario in quelle coltivate; il frutto è formato da due follicoli contenenti i semi piumosi.

DOVE SI TROVA
E' spontaneo nei pressi dei laghi e nel sud d'Italia, altrove è coltivato.

LA PARTE VELENOSA
Tutta la pianta, e in particolare le foglie e i fiori.
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