Bonsai

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Misscoty
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[align=center]Immagine[/align]

I Bonsai sono piccole pianticelle in miniatura, riprodotte per talea e adattate con forte potatura.

Poche regole per assicurare la vita ad un bonsai:

- posizionare lontano da fonti di calore ed aria condizionata;

- posizionare quanto piu' vicino e' possibile a finestre o balconi, ma mai esporre al sole diretto;

- ponete delle palline di argilla in un sottovaso in plastica e sopra l'argilla adagiate il bonsai, a questo punto occorre solo tenere costante il livello d'acqua nel contenitore sotto il vaso;

- se potete usate acqua piovana o comunque non troppo dura (meno di 20° francesi);

- ricordatevi che le specie da fiore in generale non devono essere vaporizzate sulla chioma durante la fioritura per non danneggiare il processo della fruttificazione.

Queste indicazioni sui bonsai devono essere adattate all'albero in funzione del clima, delle condizioni geografiche, della temperatura e dell'andamento stagionale. In molti casi comunque, pur nell'ambito di norme ben precise, è bene lasciare anche spazio all'intuito.
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[align=center]LA SEMINA[/align]

Creare un bonsai partendo dal seme è senz'altro il metodo che richiede molto tempo e molta pazienza ma, inutile dirlo, è quello che regala anche molta più soddisfazione e permette di ottenere alberelli praticamente perfetti.
Si possono utilizzare semi trovati in commercio, prelevati da altri bonsai, raccolti in autunno nei boschi, da alberi normali o anche prendendoli dalla frutta fresca che consumate abitualmente.
Sono due i periodi favorevoli per la semina: la primavera e l'inizio dell'autunno.
Le specie particolarmente adatte alla semina sono le seguenti: cedro, cipresso, pino, faggio, quercia, salice, melo, mandorlo, lilla. Ricordarsi sempre di non seminare specie diverse nello stesso contenitore, poiché ogni specie richiede condizioni di luce e temperatura diverse. Se i semi hanno il guscio, è meglio romperlo per velocizzare la germinazione.
Soprattutto se utilizzate semi raccolti da voi, ricordate che è opportuno seminare almeno una decina di semi per ogni pianta che si vuole ottenere. Questo perché non tutti i semi germinano e non tutte le piantine si svilupperanno bene.
Per effettuare la semina, preparate del terricio composto in parti uguali di torba e sabbia di fiume e disponetelo in un vaso o in un contenitore con un foro sul fondo, che permette all'acqua in eccesso di percolare. Disponete i semi sopra il terriccio, lasciando intorno a ciascun seme abbastanza spazio libero;coprite ancora con lo stesso terriccio (in genere, la quantità di terriccio con la quale devono essere ricoperti i semi è proporzionata alla loro grandezza), quindi annaffiate abbondantemente ma con delicatezza, per evitare di smuovere il terreno e i semi stessi. Terminate tutte queste operazioni, è indispensabile collocare il vaso in un posto all'ombra e proteggerlo dal gelo.
La germinazione varia molto secondo le specie, ma abbiate pazienza: a meno che non abbiate scelto dei semi la cui germinazione è particolarmente lenta, le piantine nasceranno e si svilupperanno. Quando noterete che il fusticino si è irrobustito e tende a lignificare, significa che è il momento di trapiantare ogni piantina in un vasetto proprio e gradualmente la abituerete alla luce del sole.
Dopo circa due anni dalla semina si può iniziare ad intervenire sui rami e sulle radici per dare alla pianta le caratteristiche bonsai.
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Messaggio da Misscoty »

Per sperare che il nostro bonsai sopravviva la prima cosa da fare è certamente sostituire il substrato argilloso con uno più adatto.
Questa operazione crea sicuramente timore,ma è indispensabile da effettuare se non vogliamo veder deperire e morire il bonsai nel giro di poche settimane.
Passati i primi tempi di ambientamento, passiamo ora alle cure periodiche: perché il bonsai sia sempre proporzionato ed equilibrato è assolutamente indispensabile intervenire in determinati momenti del suo accrescimento.


[align=center]ANNAFFIATURA[/align]

L'acqua è un elemento nutritivo indispensabile alla vita: ma si deve dosare accuratamente, evitando i ristagni. Infatti, qualsiasi pianta in vaso (ed in particolare i bonsai) sopporta più facilmente una carenza di acqua piuttosto che un eccesso. Troppa acqua fa marcire le radici, che non alimentano più l'albero, portandolo ben presto a seccare e a morire.
La migliore acqua per le piante è quella piovana, ma in mancanza di un metodo pratico per la sua raccolta va benissimo anche quella del rubinetto. Evitate assolutamente l'acqua minerale o addirittura quella distillata, priva di ogni sale minerale.
La quantità di acqua da dare al bonsai varia molto in base alla temperatura ambientale, alle dimensioni del vaso, alle condizioni di salute della pianta, al sole e al vento che riceve.
Come indicazione generale, ricordatevi che tra due innaffiature almeno la terra di superficie del vaso deve essere asciutta.
In estate è importante non bagnare mai nelle ore più calde del pomeriggio ma è meglio attendere la sera. In inverno invece è meglio annaffiare al mattino, ma mai se c'è il rischio di gelate.
Non lasciate mai un sottovaso pieno di acqua: ciò favorisce il ristagno e fa marcire le radici. Inclinate il vaso su un lato e l'acqua in eccesso colerà via.
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[align=center]NEBULIZZAZIONE[/align]

La nebulizzazione si effettua con un comune spruzzatore. E' una operazione che non sostituisce l'annaffiatura, ma la completa.
Il getto nebulizzato dello spruzzatore rinfresca l'albero e lo libera dalla polvere; inoltre le goccioline che cadono intorno alla pianta, evaporando, ricreano una certa umidità ambientale.
Soprattutto d'estate, è bene portare la pianta da nebulizzare all'ombra, perché il calore del sole, concentrato dalle goccioline di acqua, può bruciare le foglie.
I bonsai da appartamento, quasi sempre sono specie di origine tropicale, sopportano una nebulizzazione quotidiana, proprio perché ristabilisce il grado di umidità del loro ambiente naturale.
Nel caso che il bonsai abbia i fiori, è necessario prestare attenzione a non bagnarli perché appassirebbero più velocemente: limitatevi a spruzzare solo le foglie o anche solo il tronco.


[align=center]CONCIMAZIONE[/align]

Ogni bonsai vive in un piccolo vaso ed ha a disposizione ben poco terreno. Per questo è necessario rinnovare con il concime tutti gli elementi nutritivi che la pianta assorbe per vivere.
Il concime più indicato per i bonsai è quello organico a lenta cessione, che non danneggia la pianta. Quello più pratico è il concime liquido, che si diluisce nell'acqua delle annaffiature, ma in alternativa si può utilizzare anche quello in granuli o in polvere.
Una regola molto importante è quella di non concimare mai in inverno, in luglio ed in agosto, su alberi in cattivo stato di salute o su alberi rinvasati da poco.
Si inizia a concimare di solito all'inizio della primavera, quando le gemme si sono aperte, fino alla metà di ottobre, interrompendo nei mesi estivi, come detto sopra.
Anche per il concime vale lo stesso discorso fatto per l'acqua: è meglio una carenza, piuttosto che un eccesso. Troppo concime brucia l'apparato radicale e la pianta muore.


[align=center]LEGATURA[/align]

La legatura è importante ed indispensabile solo quando si vuole dare una forma particolare al bonsai. Consiste nell'avvolgere il tronco e i rami con del filo di rame (o di ottone) che permette loro di crescere con una determinata curvatura.
Il filo deve essere avvolto alla pianta dal basso verso l'alto, con un movimento a spirale, facendo attenzione a non intrappolare aghi o foglie tra il filo e il tronco.
Attenzione anche a non stringere troppo, per non bloccare la circolazione della linfa.
Quando tutto l'albero è stato legato, si procede a piegare i rami fino a ottenere la posizione desiderata. Naturalmente questa è una operazione da eseguire con infinita delicatezza, per non danneggiare o spezzare il legno. Il momento migliore per la legatura varia secondo la specie:
- le conifere si legano in inverno (lasciando il filo per 8-10 mesi)
- le caducifoglie si legano in primavera (lasciando il filo per 4-6 mesi)
- i fruttiferi si legano all'inizio dell'estate (lasciando il filo per 3-4 mesi)
- i bonsai da appartamento si legano quando i germogli si sono aperti e sviluppati bene e si lasciano legati per 1 mese al massimo, perché la corteccia è molto delicata.
La legatura si può ripetere tutti gli anni, fino a quando si sarà ottenuta la forma desiderata.
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[align=center]POTATURA[/align]

Forse la potatura è l'operazione più importante per educare una pianta a bonsai.
Consiste nell'eliminare germogli o rami, per permettere all'albero di conservare una determinata forma. Quindi è una operazione da effettuare più volte, soprattutto nel momento vegetativo della pianta. I momenti migliori vanno dalla primavera all'autunno.
Poiché la naturale circolazione della linfa è verso l'alto, sono sempre i rami terminali che crescono di più e più in fretta. E' quindi opportuno, una volta all'anno, o anche più spesso se ce n'è bisogno, spuntare decisamente ogni ramo dell'albero, riducendone tutte le proporzioni. Se ci sono rami inutili, troppo grossi o antiestetici, devono essere eliminati completamente. La circolazione della linfa migliorerà e si eviterà che il bonsai cresca in altezza.


[align=center]DEFOGLIAZIONE[/align]

La defogliazione si pratica all'inizio dell'estate, ma non su piante rinvasate nello stesso anno o su quelle che appaiono deboli o stentate.
Il bonsai da defogliare deve godere di ottima salute ed essere in forze, perché lo si costringe ad una seconda primavera e ciò gli costa molta fatica.
Con delle buone forbici, ben affilate, si eliminano tutte le foglie. A lavoro terminato si riporrà il bonsai al riparo dal sole e dal vento e dopo poco tempo nasceranno nuove foglie, più piccole e più numerose delle precedenti. In sostanza, malgrado sia una forzatura, vale la pena di effettuare la defogliazione, proprio perché permette di ottenere un bonsai dalla chioma compatta, con foglie fitte e piccole. Ma si raccomanda ancora di operare solo su soggetti in ottima salute.
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[align=center]RINVASO[/align]

Chiunque sa in cosa consiste il rinvaso: è l'operazione con la quale si rinnova completamente il terriccio di una pianta e si sostituisce il vaso con uno sempre un po' più grande. Parlando di bonsai, il rinvaso è indispensabile, perché vivendo in un vaso di piccole dimensioni il nutrimento si esaurisce presto,nonostante le concimazioni.
Anche questa è una operazione delicata e non deve essere effettutata ogni anno.
La giusta frequenza è la seguente:
- ogni 3-5 anni per le conifere
- ogni 2-3 anni per le caducifoglie
- ogni 1-2 anni per i fruttiferi
- ogni 2 anni per i bonsai da appartamento.
In ogni caso, più il bonsai è vecchio e meno rinvasi richiede.

Per togliere il bonsai dal suo vecchio vaso è necessario attendere che la terra sia ben asciutta, dopodiché si potrà estrarre facilmente. Con delicatezza liberare le radici, sgretolando il pane di terra.
Avendo messo a nudo l'apparato radicale si approfitta sempre per ripulirlo, eliminando le radichette laterali e tagliando tutte le radici per un buon terzo della loro lunghezza. Durante questo taglio, fate attenzione a non danneggiare le radici principali.
Il nuovo vaso sarà di dimensioni poco superiori al precedente. Dopo aver coperto il foro di drenaggio con una reticella di plastica e poi con della ghiaia, ricoprire il fondo del vaso con uno strato di terra.

[align=center]Ecco quale tipo di terriccio dovete impiegare:
- per le conifere: 1/3 di terra di giardino
1/3 di terra vegetale
1/3 di sabbia di fiume

- per le caducifoglie: 1/2 di terra vegetale
1/2 di sabbia di fiume

- per i fruttiferi: 1/2 di terra vegetale
1/2 di sabbia di fiume

- per i bonsai da appartamento: 1/4 di terra di giardino
1/4 di terra di brughiera
1/4 di terra di sabbia di fiume
1/4 di terra vegetale [/align]

Collocare il bonsai sulla terra, distendendo bene le radici, senza farle accavallare e ricoprire tutto con altro terriccio. Pressare bene e annaffiare bene con acqua a pioggia molto fine. Il bonsai per circa 6 settimane rimane in una fase delicata e deve essere protetto dalla luce diretta del sole e da improvvise gelate notturne, non impossibili anche in primavera.
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