Adonis

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birillino8
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Adonis

Messaggio da birillino8 »

[align=center]Adonis

Immagine[/align]Adonis è pseudonimo del poeta siriano 'Alī Ahmad Sa'īd Isbir (Qassabīn 1930).
Nel 1959, per ragioni politiche, si è trasferito a Beirut, dove ha vissuto buona parte della sua vita,per trasferirsi poi a Parigi (1985); qui è stato nominato delegato permanente aggiunto della Lega Araba presso l'U.N.E.S.C.O.
È considerato uno dei massimi esponenti della poesia araba contemporanea. Nel 1957 ha fondato (con Yūsuf el-Hāl) la rivista ash-Shi'r e nel 1968 la rivista Mawāqif (Posizioni), la cui pubblicazione ha luogo a Londra.
Profondo conoscitore della poesia araba ma anche di quella europea e occidentale in generale (è noto un suo saggio sul surrealismo e sul simbolismo), Adonis, pur meditando sulle forme antiche del linguaggio, si libera nei suoi lavori dalle forme tradizionali della scrittura classica araba per ricercare il valore assoluto della parola, espresso dal verso libero.
Poeta della tensione mistica e della ricerca continua sui più grandi misteri dell'esistenza, Adonis si pone tra passato e presente. L'opera di Adonis comprende diverse raccolte di poesie tradotte in molte lingue.
Tra le più significative:
Qālat al-Ard (1952; Disse la terra),
Aghānī Mihyār ad-Dīmashqi,(1961; I canti di Mihyār ad-Dīmashqi),
Qabr min Ağl New York (1971; Una tomba per New York),
Kitāb al-Hisār (1986; Il libro dell'assedio),
Introduzione alla poetica araba (1992),
Poesie (1993),
Siggil (2000),
Mussiqa al-hut al-azraq (2005; La musica della balena azzurra).
In Italia gli è stato assegnato nel 1999 il Premio Nonino per la poesia.
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Cento poesie d'amore

2

Canterò per noi canterò per lei
in suo nome, o compagno della mia esplosione lucente suo corpo,
insegnami il canto
di’ a questo tempo-muro che sono stato iniziato
e mi sono aperto al suo mistero,
in lui mi sono radicato
le mie poesie ne sono ricoperte,
ed io non voglio esistere soltanto per esistere.
Non voglio che lasciar fluire il mio tempo tra le tue braccia
non voglio estasiarmi di lei e estasiarmi per lei,
cantare per noi e cantare per lei
in suo nome, o compagno della mia esplosione lucente suo corpo, insegnami il canto.[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]4

Ho visto il tuo volto attorno alla casa dipinto su ogni ramo,
mi sono scrollato l’aurora dalle spalle e ho iniziato la ricerca: è venuta?
ho domandato alla rugiada sui rami, ho domandato al sole se avesse letto
i tuoi passi, dove la notte ti aveva vista, come si erano incamminati
accanto a te i fiori della casa e gli alberi.
Quasi disgiungo i miei giorni e me stesso:
là è il mio sangue e qui il mio corpo - fogli
che le scintille trascinano tra le rovine del mondo.[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]10

Ho versato la tua notte nella mia e nel cammino
immerso nella disperazione mi allontanavo,
quasi certo: la cosa più splendida che mi coglie
è un amore vagante come le nubi, sospinto
dal vento del luogo, a suo piacer senza ombre
né stella, né astronomo,
che riarso vive nelle steppe del dubbio
e nei tormenti trasuda e raggela.[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]48

Certo (questa è una parola che non ho detto – è dettata da lei)
certo, quando ci incontreremo
le foreste dei nostri giorni rinnoveranno le foglie,
quei campi che nei nostri corpi sospirano
cambieranno i fiori, e il luogo dell’incontro sembrerà
un letto che la mano
della terre intesse di desiderio e incanto.
Benvenuta,
tu lava risalente dai vulcani spenti dei miei desideri,
(queste parole non sono state pronunciate da me, sono dettate da lei).[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]58

Apro la porta – entra aria che visita i dipinti appesi,
accarezza i muri. D’improvviso, sbadiglia,
va a spalle basse il nostro amore non era lì.
I suoi fantasmi hanno portato via tutto ciò che ho dipinto
sul letto e sui cuscini,
sulla maniglia della porta sulla sua serratura e sono scomparsi.
Sto immaginando? ma tutto ciò è confermato da una nube -
una nube ora di passaggio – scomparsa. Non c’è aria
né chi dica a quei dipinti
come narrare le nostre leggende,
come scrivere la storia di queste nubi.[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]82

Celebro celebri questo sudore
che cola dai nostri corpi qui ora sul letto emulando
la polvere-crepuscolo
quella sgretolata dal corpo del sole (questo crepuscolo
è un’altra alba) c’è
una celebrazione o dio
che consumi i tuoi organi
nelle vene degli amanti, più splendida
e superba?
Una voce nelle vene degli amanti
tramonto infuocato che pulsa in un altro
si leva dalla loro disperazione e dai dolori, e sussurra alle nostre membra:
la ruggine della vita e del mondo si cancella con questo sudore.[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]87

Dopo che le grazie delle nostre membra ci sorbirono
e noi sorbimmo i soli – le loro oscurità e i loro chiarori,
diciamo: come grappoli d’uva maturammo.
L’uva dopo la salita ama la discesa
dove si scioglie, si acquieta nelle botti fluisce nel corpo
umano, e risale di nuovo al suo signore.
L’amore è maturato in noi siamo maturi allora staccatevi, staccatevi o grappoli dei nostri giorni,
com’è vera la maturazione e com’è generoso il distacco[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]97

Quanto abbiamo dipinto sull’inchiostro e sulla luce all’ombra di un ulivo la nostra ferita
ma l'abbiamo mescolata all'erba e all'acqua: acqua
che si trasforma in cetra, erba
che si trasforma in inchiostro. Quanto era lunga
la notte dei nostri tormenti ma abbiamo cancellato le tenebre coi passi
e sommerso col diluvio delle passioni tutto ciò che ci circonda.
Il nostro amore è morto – ma le sue tracce
non muoiono,
non hanno limiti.[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Oriente e Occidente

Una cosa si era distesa nel cunicolo della storia
una cosa adorna, esplosiva
che trasporta il proprio figlio di nafta avvelenato
al quale il mercante avvelenato intona una canzone
esisteva un Oriente simile a un bambino che implora,
chiede aiuto
e l’Occidente era il suo infallibile signore.

Questa mappa è mutata
l’universo è un fuoco
l’Oriente e l’Occidente sono una tomba
sola
raccolta dalle sue ceneri.[/align]
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[align=center]L' albero del giorno e della notte

Prima che il giorno arrivi, io arrivo
prima che si interroghi sul suo sole, io illumino
e gli alberi arrivano correndo dietro di me
e i calici camminano nella mia ombra,
poi, le illusioni costruiscono sul mio viso
isole e torri di silenzio, le loro porte
ignorano le parole
e la notte amica illumina e i giorni
dimenticano se stessi sul mio letto,
poi, quando le sorgenti
si rilassano sul mio petto e dormono
io sveglio l'acqua e gli specchi,
rendo lucida, come lei, la pagina delle visioni,
e dormo.[/align]
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