Carlo Betocchi

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Carlo Betocchi

Messaggio da birillino8 »

[align=center]Carlo Betocchi

Immagine[/align]

Carlo Betocchi nacque a Torino nel 1899, morì a Bordighera nel 1986.
Cresciuto nell'ambito della cultura fiorentina,fondò insieme a P. Bargellini il periodico cattolico «Il Frontespizio»,ha pubblicato le raccolte poetiche Realtà vince il sogno (1932), Altre poesie (1939).
Dopo la seconda guerra mondiale Betocchi ha pubblicato Notizie di prosa e poesia (1947), Un ponte sulla pianura (1953), Poesie (1955), L'estate di San Martino (1961), Un passo, un altro passo (1967), Prime e ultimissime (1974), Poesie del sabato (1980).

In lui l'ansia di illuminazione religiosa si incontra con una tenace volontà di concretezza e di accettazione della realtà, per cui la trascendenza traspare dentro e oltre le misure visibili dei passaggi, degli interni casalinghi, degli oggetti. Nelle ultime raccolte si accentuò una più amara e dubbiosa visione del mondo.
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Dell' ombra



Un giorno di primavera
vidi l'ombra di un'albatrella
addormentata sulla brughiera
come una timida agnella.

Era lontano il suo cuore
e stava sospeso nel cielo;
nel mezzo del raggiante sole
bruno, dentro un bruno velo.

Ella si godeva il vento;
solitaria si rimuoveva
per far quell'albero contento
di fiammelle, qua e là, ardeva.

Non aveva fretta o pena;
altro che di sentir mattino,
poi il suo meriggio, poi la sera
con il suo fioco camino.

Fra tante ombre che vanno
continuamente, all'ombra eterna,
e copron la terra d'inganno
adoravo quest'ombra ferma.

Cosí, talvolta, tra noi
scende questa mite apparenza,
che giace, e sembra che si annoi
nell'erba e nella pazienza[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Della solitudine



Io non ho bisogno
che di te, solitudine;
alta, solenne, immortale,
dove piú nulla è sogno.

In questo deserto
attendo l'implacabile
venuta d'un'acqua viva
perché mi faccia a me certo.

Se trionfa il sole
o la luna impassibile
il loro lume fluisce
come vuole nel mio cuore.

E godo la terra
bruna, e l'indistruttibile
certezza delle sue cose
già nel mio cuore si serra:

e intendo che vita
è questa, e profondissima
luce irraggio sotto i cieli
colmi di pietà infinita[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Le rondini



Le rondini, bei cerchi della vita,
intatti e non vissuti,
senza che il tempo azzurro li soverchi,
son tempi in cui non vige una misura
sommersi dentro un suono di campane
che li innalza e li abbassa,
che forano e trapassano,
per ritornare fertili di vita
e privi di ricordi, a l'onda antica.[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Guarda questi begli anemoni...


Guarda questi begli anemoni colti
l’altra sera ai colli di Settignano,
alcuni viola, altri più chiari; erano
mezzi moribondi, così sepolti

Quasi, fra le tue mani, quasi emigrati
di là, tra le cose che si ricordano,
e invece, vedili, come pian piano
si son ripresi, nell’acqua; esaltati

da una mite speranza di rivivere
si ricolorano su dal corrotto
gambo che la tua forbice recise;

fan come noi, si parlano nel folto
della lor famigliola, e paion dire
molto del breve tempo, molto molto. [/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Lasciami in pace



Lasciami in pace, torbido,
maniaco pensiero d'amore.
Considera la mia età
non duttile, il mio cuore,
le mie membra stanche.
Ma tu t'annidi nei precordi,
e vuoi felicità.
Vuoi l'impossibile, o idiota
smania della vita. T'insulto,
e tu mi strazi. [/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Il dormente



Io mi destai con un profondo
ricordo del mio sonno.
Dalla mia veglia guardavo
il mio corpo dormiente,
era giorno, era un chiaro
giorno silente.

Quando le sere d'estate
esalan profumate
tenebre sul fiume, un uomo
giace sopra la riva
addormentato dal suono
dell'onda viva.

Passano sopra il suo viso
l'ombre del paradiso
lunare, tra i flessuosi
salici e il lieve vento;
celano gridi amorosi
l'erbe d'argento.

Vento e prati fluttuando
muoiono con un blando
fiotto e là, presso il suo corpo,
come a un'isola viva
da un mare languido e smorto
il flutto arriva.

Presso il suo corpo si rompe
quell'ineffabil fonte;
e il suo respiro leggero
di creatura che dorme
scioglie nell'etereo cielo
azzurre forme[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Lungo la Casilina



Questa terra cosparsa d’ossa
di stranieri che soccombettero
prima dell’ultima preda,
ed era ignota, come a tutti gli uomini
sorride, di là dall’ineffabile,
questa terra di città stellari
che ruinarono, e faticosa
una nuova legge civica sbaglia
sentieri, tra la polvere e i tuguri;
ospitale, ventilata di pensieri,
questa terra vi dia pace,
ossa predaci, pel nostro sogno
di libertà, d’irraggiungibile libertà,
qui, dove siamo universali,
ed un’acacia flette al vento marino[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Ora ad altre speranze



Ora ad altre speranze ecco si leva
non veduta la luna
e il cieco sguardo mio di cruna in cruna
delle finestre mena

come a spente farfalle,
ed alle assurde mura
trasumanate come aperta valle
da un riflesso di luna.

E le attese e gli eventi
nell'alzato mio volto errano un poco
sostando e dubitando eguali al fioco
sospirare dei venti,

e in me è tutt'uno
l'animo e questo moto, incerto e bruno.[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Il tempo ci rapisce



Il tempo ci rapisce, e il cielo è solo
anche di queste rondini che il volo
intrecciano, pericolosamente,
come chi va cercando nella mente

qualche nome perduto... e il ritrovarlo
nemmeno conta, poiché ormai è già sera.
Eh sì! s'invecchia, e ritorna più vera
la vita che già fu, rosa da un tarlo...

un tarlo che la monda. E vien la sera.
E i pensieri s'intrecciano, e le rondini.
E non siamo più noi; siamo i profondi
cieli dell'esistenza, ahi come intera

e profondissima, cupa, nel suo indaco.[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Rovine



Non è vero che hanno distrutto
le case, non è vero:
solo è vero in quel muro diruto
l’avanzarsi del cielo

a piene mani, a pieno petto,
dove ignoti sognarono,
o vivendo sognare credettero,
quelli che son spariti…

Ora aspetta all’ombra spezzata
il gioco d’altri tempi,
sopra i muri, nell’alba assolata,
imitarne gli accenti….

e nel vuoto, alla rondine, che passa[/align]
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Messaggio da birillino8 »

[align=center]Piazza dei fanciulli la sera



Io arrivai in una piazza
colma di una cosa sovrana,
una bellissima fontana
e intorno un'allegria pazza.

Stava tra verdi aiole;
per viali di ghiaie fini
giocondavano bei bambini
e donne sedute al sole.

Verde il labbro di pietra
e il ridente labbro dell'acqua
fermo sulla riviera stracca,
in puro cielo s'invetra.

Tutto il resto è una bruna
ombra, sotto le loggie invase
dal cielo ross, l'alte case
sui tetti attendon la luna.

Ivi sembrava l'uomo
come una cosa troppo oscura,
di cui i bambini hanno paura,
belli gli chiedon perdono[/align]
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[align=center]Un dolce pomeriggio d'inverno


Un dolce pomeriggio d'inverno, dolce
perchè la luce non era più che una cosa
immutabile, non alba nè tramonto,
i miei pensieri svanirono come molte
farfalle, nei giardini pieni di rose
che vivono di là, fuori del mondo.

Come povere farfalle, come quelle
semplici di primavera che sugli orti
volano innumerevoli gialle e bianche,
ecco se ne andavan via leggiere e belle,
ecco inseguivano i miei occhi assorti,
sempre più in alto volavano mai stanche.

Tutte le forme diventavan farfalle
intanto, non c'era più una cosa ferma
intorno a me, una tremolante luce
d'un altro mondo invadeva quella valle
dove io fuggivo, e con la sua voce eterna
cantava l'angelo che a Te mi conduce[/align]
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[align=center]D' estate



E cresce, anche per noi
l'estate
vanitosa, coi nostri
verdissimi peccati;

ecco l'ospite secco
del vento,
che fa battibecco
tra le foglie della magnolia;

e suona la sua
serena
melodia, sulla prua
d'ogni foglia, e va via

e la foglia non stacca,
e lascia
l'albero verde, ma spacca
il cuore dell'aria[/align]
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[align=center]Il mio cuore è debole stasera



Il mio cuore è debole, stasera,
come il sole che lento risale
i tetti, e profonde sono le mie colpe;
ahi! l’uomo, come sempre tramonta.

Come sempre, mentre lui tramonta,
resta l’orizzonte ineffabile
e sterminato il destino, a chiunque,
dell’esistere, sterminato!

Ciò che lasciamo indietro
si strascica verso il buio,
ciò che ci attende è incomprensibile
compreso il momento che passa.

Io sono: eccomi! io sono,
solo in quest’ora debole,
ciò che decide: io sono
la linea che divide

il passato dal futuro.
Momento eterno dell’essere
che ti stabilisci nell’attimo,
sei tu la mia grazia, decidi.[/align]
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