un angolo di sogno
Moderatori: juventina1978, Misscoty, birillino8
- birillino8
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- Iscritto il: dom feb 20, 2005 10:14 pm
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Mi sembra che ti contraddici un pochino, sei stata tu la prima a scrivere quel bel discorsetto sul chi mette le cose on line e ora fai la risentita perché ti ho riposto io prima di Juventina…
Se avessi voluto indirizzare la tua risposta solo a Juventina avresti potuto utilizzare i messaggi privati disponibili in questo forum che, mi pare di aver capito, sai come si usano. Forse “inconsciamente” volevi che tutti leggessimo ma non rispondessimo…
Se avessi voluto indirizzare la tua risposta solo a Juventina avresti potuto utilizzare i messaggi privati disponibili in questo forum che, mi pare di aver capito, sai come si usano. Forse “inconsciamente” volevi che tutti leggessimo ma non rispondessimo…
- birillino8
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- Iscritto il: dom feb 20, 2005 10:14 pm
- Località: Genova
Mi dispiaceva vedere questo post abbandonato...l'ho continuato un pochetto..ma aiutatemi...please!!!
[hr]
Chiuse il diario e scoppiò in un pianto liberatorio. Il dolore che sentiva era contradditorio e il suo stato d'animo incoerente e irrazionale, rispetto al sentimento che aveva in fondo al cuore. Non riusciva a rimuovere dai suoi pensieri i "fantasmi" del passato e questo la dilaniava dentro, impedendole di vivere appieno la sua vita.
Si avviò per rientrare a casa.
Per strada,c’era tanta gente, ma si sentiva più sola che mai; le voci le giungevano come echi lontani, le persone che passavano, come ombre oscure e indecifrabili. Mancava poco a mezzogiorno e dentro il suo cuore sembrava scendere la notte.
Giunse a casa e la tata, preoccupata, le venne incontro: “ Che viso pallido signora! non sta bene?”. Claudia le passò davanti senza rispondere; salì le scale lentamente e si rinchiuse in camera.
Riprese il diario e annoto su una pagina pulita:
“..Dio è l’unica e sola certezza! – E’ l’unico che può attraversarmi il cuore e pulirmi l’anima”
Si stese sul letto e abbracciando il cuscino, tra le lacrime, incominciò a parlare a Dio. Lo faceva spesso nei momenti di crisi profonda: Dio era un amico invisibile e tangibile allo stesso tempo. Colui che la sosteneva e la ascoltava senza chiedere nulla in cambio e che riusciva a dare contorni rosei ai colori sbiaditi della sua anima.
Finito di pregare rimase sdraiata nel letto fissando il soffitto sul quale erano dipinti teneri angeli paffuti e sorridenti. Poco dopo sentì nel suo intimo come una forza misteriosa che le sfiorava l'anima. Un brivido l'attraversò. Una dolce sensazione di serenità la pervase e i battiti del suo cuore acceleravano rapidi. Smise di piangere, si asciugò le guance bagnate e con uno scatto fulmineo si ritrovò dinanzi allo specchio.
Sorrise compiaciuta. Capì che era giunto il momento della sfida con se stessa, di combattere contro quelle ostilità che le paralizzavano le ali già da diverso tempo! Era giunta l'ora di librarsi leggera, di regalarsi alla vita!
Nulla le impediva di sgusciare via da quel labirinto ossessionante che le imprigionava i pensieri, rendendole la vita invivibile ed insignificante, se non lei stessa. Troppe volte aveva pensato che l'amore fosse solo un'utopia su cui l'illusione fantasticava senza avere grandi riscontri, lo paragonava ad una gran ruota che, lungo il suo percorso, la riportava al punto di partenza, calpestando ogni valore esistenziale, come il rispetto, l'autenticità, la reciprocità, pilastri di un vero sentimento leale e profondo! Era solita dire a se stessa che, in ogni caso, vivere senza amore, o con l'illusione di possederlo, era come un ergastolo dell'anima, una condanna a morte per l'anima stessa.
No, non serviva a nulla rinnegare l'amore, che era sbocciato come un fresco germoglio, per Andrea. Era il momento di coglierlo, di prendersene cura come di un bimbo in fasce, di coccolarlo e vezzeggiarlo senza timori né incertezze.
Le sue contraddizioni erano innumerevoli e aggrovigliate, ma dall'espressione che le era nata sul volto, sembrava decisa e pronta a riscattare del tutto il tempo perduto!
Rilesse l’ultima frase scritta, accarezzò con tenerezza la pagina e chiuse il diario.
Mise in ordine il letto sgualcito, si avvicinò allo specchio e si aggiustò i capelli. Il suo sorriso riapparve raggiante; sentiva il cuore in gola, tanta era l'emozione che le dava la gioia della decisione di ricominciare.
Nel suo futuro non c’era posto per Nicola. Glielo avrebbe detto appena giunta in ospedale da Francesca.
Si rinfrescò il volto, si cambiò d’abito e si avviò verso l’ospedale…….
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Chiuse il diario e scoppiò in un pianto liberatorio. Il dolore che sentiva era contradditorio e il suo stato d'animo incoerente e irrazionale, rispetto al sentimento che aveva in fondo al cuore. Non riusciva a rimuovere dai suoi pensieri i "fantasmi" del passato e questo la dilaniava dentro, impedendole di vivere appieno la sua vita.
Si avviò per rientrare a casa.
Per strada,c’era tanta gente, ma si sentiva più sola che mai; le voci le giungevano come echi lontani, le persone che passavano, come ombre oscure e indecifrabili. Mancava poco a mezzogiorno e dentro il suo cuore sembrava scendere la notte.
Giunse a casa e la tata, preoccupata, le venne incontro: “ Che viso pallido signora! non sta bene?”. Claudia le passò davanti senza rispondere; salì le scale lentamente e si rinchiuse in camera.
Riprese il diario e annoto su una pagina pulita:
“..Dio è l’unica e sola certezza! – E’ l’unico che può attraversarmi il cuore e pulirmi l’anima”
Si stese sul letto e abbracciando il cuscino, tra le lacrime, incominciò a parlare a Dio. Lo faceva spesso nei momenti di crisi profonda: Dio era un amico invisibile e tangibile allo stesso tempo. Colui che la sosteneva e la ascoltava senza chiedere nulla in cambio e che riusciva a dare contorni rosei ai colori sbiaditi della sua anima.
Finito di pregare rimase sdraiata nel letto fissando il soffitto sul quale erano dipinti teneri angeli paffuti e sorridenti. Poco dopo sentì nel suo intimo come una forza misteriosa che le sfiorava l'anima. Un brivido l'attraversò. Una dolce sensazione di serenità la pervase e i battiti del suo cuore acceleravano rapidi. Smise di piangere, si asciugò le guance bagnate e con uno scatto fulmineo si ritrovò dinanzi allo specchio.
Sorrise compiaciuta. Capì che era giunto il momento della sfida con se stessa, di combattere contro quelle ostilità che le paralizzavano le ali già da diverso tempo! Era giunta l'ora di librarsi leggera, di regalarsi alla vita!
Nulla le impediva di sgusciare via da quel labirinto ossessionante che le imprigionava i pensieri, rendendole la vita invivibile ed insignificante, se non lei stessa. Troppe volte aveva pensato che l'amore fosse solo un'utopia su cui l'illusione fantasticava senza avere grandi riscontri, lo paragonava ad una gran ruota che, lungo il suo percorso, la riportava al punto di partenza, calpestando ogni valore esistenziale, come il rispetto, l'autenticità, la reciprocità, pilastri di un vero sentimento leale e profondo! Era solita dire a se stessa che, in ogni caso, vivere senza amore, o con l'illusione di possederlo, era come un ergastolo dell'anima, una condanna a morte per l'anima stessa.
No, non serviva a nulla rinnegare l'amore, che era sbocciato come un fresco germoglio, per Andrea. Era il momento di coglierlo, di prendersene cura come di un bimbo in fasce, di coccolarlo e vezzeggiarlo senza timori né incertezze.
Le sue contraddizioni erano innumerevoli e aggrovigliate, ma dall'espressione che le era nata sul volto, sembrava decisa e pronta a riscattare del tutto il tempo perduto!
Rilesse l’ultima frase scritta, accarezzò con tenerezza la pagina e chiuse il diario.
Mise in ordine il letto sgualcito, si avvicinò allo specchio e si aggiustò i capelli. Il suo sorriso riapparve raggiante; sentiva il cuore in gola, tanta era l'emozione che le dava la gioia della decisione di ricominciare.
Nel suo futuro non c’era posto per Nicola. Glielo avrebbe detto appena giunta in ospedale da Francesca.
Si rinfrescò il volto, si cambiò d’abito e si avviò verso l’ospedale…….
Re: un angolo di sogno
...io traggo dai vostri scritti qualcosa di bello e coinvolgente,lancio la mia idea....non è possibile riunire il tutto e farne un romanzo?...a voi l'ardua risposta....ciaooo
Re: un angolo di sogno
Grazie carlo per i complimenti!! In realtà questo è già un breve romanzo a più mani... ma forse tu intendevi qualcos'altro... potresti specificare?