Paul Klee

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Soleanna1
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Paul Klee

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Paul Klee

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[align=justify]Paul Klee (Münchenbuchsee, presso Berna, 18 dicembre 1879 - Muralto, presso Locarno, il 29 giugno 1940) è stato un famoso pittore di nazionalità tedesca, naturalizzato svizzero.

Figura eminente dell'arte del XX secolo, nel periodo della sua formazione, si occupò di musica, poesia, pittura, dando prova di notevole poliedricità, scegliendo infine quest'ultima arte, come ambito privilegiato e dando così inizio a una tra le più alte e feconde esperienze artistiche del Novecento. Si mantenne comunque anche con i proventi derivati dalla sua attività di strumentista presso l'Orchestra di Berna. Esponente dell'astrattismo, non considerava mai l'arte come qualcosa di separato dalla realtà; la sua pittura è legata molto al reale, dalla realtà nasce, infatti, la sua ispirazione. Nonostante ciò la sua pittura è considerata rarefatta, raffinata.

Paul Klee nacque a ??????? presso Berna, in Svizzera, il 18 dicembre 1879. Figlio di un professore di musica presso il Conservatorio musicale "Hofwyl", Klee fu a sua volta un eccellente violinista e amante soprattutto della musica di Johann Sebastian Bach, Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven, Richard Wagner, che costituì un'importante componente nella sua formazione e costante interesse per tutta la vita. Freguentò molto anche i teatri d'opera e di prosa.

Fra il 1898 e il 1901 si trasferì a Monaco di Baviera dove frequentò l'Accademia di Franz von Stuck ed entrò in contatto con la corrente artistica Jugendstil. Nel 1911 conobbe artisti come Auguste Macke, Franz Marc e Vasilij Kandinskij, con cui diede in seguito vita al gruppo del "Der Blaue Reiter" (Il cavaliere azzurro) con il quale esporrà a Berlino. Nello stesso anno conobbe, durante un viaggio a Parigi, Robert Delaunay, pittore simultaneo-cubista, le cui ricerche sul colore e la luce lo influenzarono in maniera determinante.

Decisivo per il pittore fu un suo viaggio a Tunisi e ad Hammamet con Louis Moilliet e Lacke nel 1914. Da quel momento lo stesso Klee affermò di essersi pienamente impadronito del colore e iniziò a prediligere nelle proprie opere le tonalità calde, tipiche di questa area geografica.

Dopo una parentesi triennale che lo vide impegnato al fronte durante la prima guerra mondiale prestando servizio nell'esercito tedesco viene consacrato a Monaco dalla sua mostra del 1919 che lo farà conoscere al grande pubblico internazionale. Nel 1920 venne chiamato dall'architetto Walter Gropius ad insegnare pittura nella Bauhaus presso Dessau. Qui Klee si applicò alla didattica con entusiasmo, avendo la possibilità di organizzare in maniera più sistematica l'aspetto teorico del suo fare artistico. L'esperienza della Bauhaus si concluse nel 1931 e successivamente assunse la docenza presso l'Accademia di Dusseldorf.

Nel 1933 Klee fu costretto dal regime nazista alle dimissioni dall'Accademia di Dusseldorf, poiché il regime giudicava la sua produzione insieme a quella degli artisti a lui contemporanei e vicini d'esperienza "arte degenerata" . Lasciò così la Germania per trasferirsi nuovamente a Berna. Qui continuò a dipingere, nonostante i gravi problemi di salute dovuti ad una sclerodermia progressiva. Negli untimi anni della sua vita chiese, senza ottenere, la cittadinanza svizzera che gli fu concessa solo postuma. Morì nel 1940 nella cittadina di Muralto vicino a Locarno.

«Non appartengo solo a questa vita. Vivo bene con la morte, come con coloro che non sono mai nati. Più vicini di altri al cuore della Creazione»

Queste parole sono scritte sulla sua lapide nel cimitero di Berna.

Nel giugno 2005 è stato aperto a Berna (Svizzera) il Zentrum Paul Klee, interamente dedicato a Klee con più di 4000 opere e progettato dall'architetto genovese Renzo Piano. Oggi un dipinto di Klee può essere valutato per una somma di 7.5 milioni di euro.

Klee fu anche scrittore e tra il 1898 e il 1918 scrisse i "Diari" dove sono contenute gran parte delle riflessioni sull'arte e sulla propria produzione, "Teoria della forma e della figurazione" nel quale sono trasmessi i suoi insegnamenti presso la Bauhaus, "Nell'interregno", "Concerto a Colori" e gli "Schizzi Pedagogici" oltre alle Poesie.

1879 Nasce a Münchenbuchsee, presso Berna, da Hans-Wilhelm Klee (1849-1940) laureato al Conservatorio di Stoccarda e maestro di musica all'Accademia di Berna e da Maria Ida Frick (1885-1921) cantante professionista. Ha una sorella maggiore (nata nel 1876) di nome Matilde.
1880 La famiglia si trasferisce a Berna.
1882 Riceve i primi insegnamenti di disegno dalla nonna materna.
1886 Frequenta la scuola primaria e inizia prendere lezioni di violino.
1890 Entra al Ginnasio di Berna e suona come membro dell'Orchestra municipale. Scrive novelle e poesie
1897 Inizia a tenere un diario che prosegue, se pur in modo discontinuo, fino al 1918.
1898 Ottiene la licenza liceale e dopo aver oscillato tra il desiderio di dedicarsi alla poesia, alla musica o alla pittura, decide per quest'ultima e si trasferisce a Monaco dove inizia lo studio della pittura e segue le lezioni di anatomia e storia dell'arte.
1899 Conosce la figlia di un medico di Monaco, una pianista di nome Lily Stumpf, e tra i due nasce una relazione.
1900 Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Monaco e ha come condiscepolo Vasily Kandinsky.
1901-1902 Si reca in Italia per un viaggio di apprendistato che segna la sua nascita come pittore.
1903 A Berna prepara le prime acqueforti, legge molto e collabora nuovamente come violinista nell'orchestra della città.
1904 Si reca a Monaco per incontrare la fidanzata Lily e visita il Gabinetto di grafica studiando con cura le incisioni di Beardsley, di William Blake e di Francisco Goya.
1905 Primi quadri sotto vetro. Si reca a Parigi con gli amici e visita l'esposizione dei fauves nel Salon d'Automne.
1906 Breve viaggio a Berlino dove visita l'Esposizione del centenario nella Galleria nazionale e il Kaiser-Friedrich-Museum. Il 15 settembre sposa, a Berna, Lilly Stumpf e si stabilisce a Monaco ed espone una serie di incisioni grafiche intitolata "Inventionen" alla Mostra Internazionale della Seccessione di Monaco.
1907 Nasce il figlio Felix.
1909 Espone alla XIX rassegna "Zeichende Kunste" di Berlino.
1910 Prima personale al Kunstmuseum di Berna e Kubin acquista un suo disegno.
1911 Klee inizia il catalogo sistematico delle sue opere.
1912 partecipa con 17 opere alla secnoda mostra del "Der Blaue Reiter"
1914 Viaggio in Tunisia con Macke e Molliet, mostra di Klee e Marc Chagall a Berlino.
1915 Conosce Vassili Kandinsky e Rainer Maria Rilke
1916 Viene richiamato dall'esercito tedesco, realizza 81 opere, quesi tutte acquerelli
1917 Mostre a Berlino, Zurigo, Monaco
1918 Scrive il saggio "Graphik" e partecipa alla mostra internazionale della Kunsthalle di Berna. Viene congedato dall'esercito
1919 Dipinge a olio, incontra i dadaisti Jean Arp e Tristan Tzara.
1920 Viene chiamato da Walter Gropius al Bauhaus di Weimar.
1921 Insegna teoria della forma al Bauhaus e espone a Berlino e ad Hannover .
1922 Insegna teoria del colore presso il Bauhaus dove viene organizzato il congresso dei dadaisti e dei costruttivisti.
1924 Personale a New York. André Breton lo cita nel "Primo manifesto del surrealismo".
1925 Il Bauhaus si trasferisce a Dessau, La Nationalgalerie di Berlino acquista il primo dipinto di Klee. Partecipa alla prima mostra di pittura surrealista a Parigi presso la Galerie Pierre.
1928 Viaggio in Egitto e Bretagna. Incontra Emil Nolde a Berlino. Walter Gropius si dimette dal Bauhaus.
1929 Prosegue la sua attività a Dessau.
1930 Personale a New York. Si dimette dal Bauhaus.
1931 Viaggio in Sicilia. È docente di tecnica pittorica all'Accademia di Dusseldorf, espone in questa città oltre che a Berlino e ad Hannover.
1932 Nuovo viaggio in Italia.
1933 I nazisti chiudono il Bauhaus con l'accusa di essere un "covo bolscevico"; viene perquisita la casa della famiglia Klee a Dessau.
1934Incontra Ernst Ludwig Kirchner. Personale a Londra.
1935 Si riscontrano i primi sintomi di sclerodermia, malattia che lo condurrà alla morte.
1936 Realizza 25 opere.
1937 A Berna riceve Pablo Picasso, Georges Braque, Kirchner, Kandinsky. Realizza 264 opere di cui 17 sono incluse nella rassegna d'"arte degenerata" e 102 vengono rimosse dai musei tedeschi.
1938 Dipinge opere di grande formato.
1939 Dipinge e produce 1.253 opere, chiede la cittadinanza svizzera inutilmente.
1940 Personale alla Kunsthaus di Zurigo con 213 opere degli ultimi 5 anni. In primavera viene ricoverato a Locarno-Muralto dove muore il 29 giugno.

Concezione della pittura
«L'arte non riproduce il visibile, ma rende visibile»
(Paul Klee)

Klee intende l'arte non come semplice rappresentazione della realtà (come era stato per i realisti o naturalisti fiamminghi), bensì come indagine che svela i meccanismi più profondi e nascosti della natura.

Opere
AD PARNASSUM 1932, olio su tela, 100 x128cm, Kunstmuseum (Berna).
Nel 1926, otto anni prima della stesura di Ad Parnassum, Klee soggiorna in Italia e rimane profondamente colpito dai mosaici delle basiliche paleocristiane di Ravenna, da allora i suoi dipinti assumono una fisionomia nuova caratterizzata da una tecnica "neodivisionista" costituita da pennellate puntiformi poste a formare una fitta e omogenea tessitura cromatica. Nella tela Ad Parnassum rivive lo splendore dei mosaici bizantini con minuscole pennellate dense di colore che immergono l'immagine in una luce particolare, accesa e viva; segnata da tonalità azzurro-verdi e giallo-arancio che appaiono in continuo movimento: come un raggio di luce che si riflette su uno specchio infranto. Il disegno risulta spezzato da linee rette e oblique, che tracciano, in secondo piano, la sagoma di una collina di forma piramidale, affiancata da un sole che sorge di un vivido arancione. "Il soggetto era il mondo, se pure non questo mondo visibile"scriverà Klee nei suoi diari riguardo al dipinto. Nel quadro Klee vuole trascendere il mondo fenomenico ma a differenza di Kandinsky ( che recede ogni legame con il mondo reale per sfociare in un assoluto astrattismo) non perde ogni contatto con il mondo che ci circonda e rappresenta il paesaggio come un semplice ricordo, frammentato, definito da cromatismi e caratterizzato da una complessiva armonia, simile a quella delle melodie musicali che ben conosceva da abile violinista. E ancora, osserva il mondo con gli occhi di un fanciullo, componendo la realtà in tante macchie di colore, rappresentando ciò che meglio lo aveva impresso (fulgidi colori, il sole di un arancio acceso).

VILLA R. 1919, olio su cartone, 26 x 22 cm, Kunstmuseum (Basilea)
E sempre visti con gli occhi di un bambino sembrano alcuni elementi di Villa R., opera dominata da sagome fantastiche e da una villa costruita con forme geometriche che ricordano quelle delle scatole di costruzione usate dai bambini. Di fronte all' abitazione colpisce la strada rosso porpora che percorre tutto il dipinto lungo una diagonale da sinistra a destra. In primo piano campeggia la misteriosa lettera R: essa appare come un ricordo lontano che il pittore associava forse nelle memorie infantili alla villa.

STRADA PRINCIPALE E STRADE SECONDARIE 1929, olio su tela, 83 x 67 cm, Ludwig Museum (Colonia)
Il quadro è realizzato a linee incrociate che simulano la planimetria di una città (da qui il titolo). L'effetto complessivo del dipinto propone un'attuale riflessione sulla realtà metropolitana che, già negli anni 30, diventava paesaggio artificiale totale escludendo qualsiasi varietà morfologica. Gli ampi quadrati,più o meno regolari e a scacchiera, propongono una città dove l'uomo modifica pesantemente il paesaggio e ricorda i campi coltivati dove pure è l'uomo a definire gli spazi e le forme.

PORTO FIORENTE 1938, tempera su carta montata su tela, 75 x 165 cm, Kunstmuseum (Basilea)
Opera importante soprattutto perché rappresentativa dell'ultimo periodo della pittura di Klee. Nel 1935 infatti è colpito da una grave malattia che lo consumerà fino alla morte. In questo frangente Klee abbandona il formato "miniaturistico" per opere dalle dimensioni più importanti, le pennellate da delicate e leggere diventano pesanti e talvolta cupe, trasformando l'ordine del cosmo e traducendolo in un sapiente gioco di incastri e linee. Il disegno si svolge tra il marrone della banchina e l'azzurro del cielo (rappresentato alto e da una sottile linea come nei disegni dei bambini). All'interno di questi due confini si estende la caotica vita portuale, delineata da silhouette di navi, macchie d'olio, gru o galleggianti rappresentati come figure essenziali, quasi come ideogrammi.[/align]
Ultima modifica di Soleanna1 il dom lug 08, 2007 3:34 pm, modificato 2 volte in totale.
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"Figura in giardino" 1937

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Natura "1940"

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"Giardino meridionale"

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"Giardino di Tunisi" 1919


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Giardino di rose, 1920

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La leggenda del Nilo

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"Giardino leggendario"

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"Distruzione"


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