Jorge Carrera Andrade
Inviato: mer nov 14, 2007 2:52 pm
[align=center]Jorge Carrera Andrade
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Poeta ecuadoriano, Jorge Carrera Andrade (1903 - 1978) figlio di un magistrato, viaggio' molto dopo gli studi.
Nel 1933 fu nominato Segretario del Congresso Nazionale e nel '34, dopo aver vinto un concorso diplomatico, si trasferi' in Francia, a Le Havre, in qualita' di console. In seguito, ando' in Giappone e nel'40 negli Stati Uniti e in Venezuela. Nel '46, in contrapposizione alla dittatura, Andrade rinuncio' all'incarico diplomatico, ma accetto' di rappresentare l'Ecuador alla Terza Assemblea delle Nazioni Unite (1948) e nel '50 divenne Vicepresidente della Casa della Cultura Ecuadoriana e direttore della rivista Letras del Ecuador. Rappresento' spesso il suo paese come ambasciatore, ma nel 1969 rinuncio' definitivamente alla carica per protesta e si rifugio' prima in Francia e poi negli Stati Uniti.
La sua prima raccolta di poesie e' del '22, El Estanque inefable, a cui seguono, fra le altre, nel '37 Biograf’a para uso de los pajaros, nel '44 Microgramas, nel '45 Lugar de origen, nel '48 Aqu’ yace la espuma, nel '54 Familia de la noche, nel '59 Hombre Planetario.
Viaggiatore instancabile, Carrera Andrade ha una visione del mondo che passa attraverso una vasta serie di realta'. Egli stabilisce un dialogo con le cose che gli stanno attorno, perche' l'uomo solo in questo modo puo' riacquistare una dimensione perduta e quindi arrichirsi scoprendo la semplicita' apparente.
Carrera Andrade, lungi dal farsi sopraffare dal pessimismo, lotta nella lotta umana per superare limiti che sembrano insuperabili.
La solitudine e' il mezzo per arrivare a comprendere il mondo e per capire l'esistenza. Tramite la solitudine si possono vedere cose quale la sofferenza di tutti gli esseri del mondo. Il mondo e' una prigione, che rivela la sua fragilita' in angosciosa attesa della morte. Che altro non e' che una maniera diversa di vivere.
Carrera Andrade e' convinto che l'uomo sia infelice, perche' ha perduto la chiave dell'universo, cioe' la comunicazione con le cose. E' quindi urgente tentare di forzare il segreto cosmico.
Ecco che nella sua poesia, l'acqua diviene il simbolo della purificazione: l'acqua ha insito nel suo movimento l'eterno morire frangendosi sugli scogli e l'eterno rinascere. Questo e' il messaggio della speranza. L'antidoto contro la solitudine e' per Andrade, il ritorno al suo paese d'origine. Dove la natura fiorisce. Solo qui c'e' la vera comunicazione con l'universo in un mondo rilucente di uccelli, di alberi, di memorie e di uomini e proprio qui prende forma l'eternita' invisibile nel processo perpetuo della natura.
"Nel mio bosco...
...piangendo solitudine, acqua infinita."
[align=center]***[/align]
Jorge Carrera Andrade era una di quelle poche persone in grado di percepire cose o immagini assolutamente invisibili ai più. Era capace di vedere il brulicare misterioso e fitto delle più piccole cose che vivono in Natura.
Amava con tanto fervore, con tanta passione questo quadro magnifico di colori, forme, profumi, suoni, sfumature, visioni, miraggi che è il mondo, che ha avuto la capacità di trasformarlo in parole e comunicarlo ad ognuno di noi.
Eleviamoci dunque a contemplare il pianeta con lo sguardo dell’Uomo Planetario, alla ricerca dell’Eternità in ogni cosa nella pietra bruciata dai secoli, nell’albero, nell’alba…
Qual è il messaggio di Carrera Andrade?
Quieta contemplazione ed appassionata difesa di un mondo che rischia di essere sfregiato dalla tecnologia, dal progresso, dalla civiltà delle macchine, dalla ragione senza spirito.
In questo Carrera Andrade è un pioniere dell’ambientalismo. Aveva già intuito i segni di un degrado prossimo venturo. Forse se riuscissimo a sentire nel nostro cuore le parole dei pionieri illuminati come il nostro poeta potremmo usarle per decifrare i misteri invisibili del mondo.
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Poeta ecuadoriano, Jorge Carrera Andrade (1903 - 1978) figlio di un magistrato, viaggio' molto dopo gli studi.
Nel 1933 fu nominato Segretario del Congresso Nazionale e nel '34, dopo aver vinto un concorso diplomatico, si trasferi' in Francia, a Le Havre, in qualita' di console. In seguito, ando' in Giappone e nel'40 negli Stati Uniti e in Venezuela. Nel '46, in contrapposizione alla dittatura, Andrade rinuncio' all'incarico diplomatico, ma accetto' di rappresentare l'Ecuador alla Terza Assemblea delle Nazioni Unite (1948) e nel '50 divenne Vicepresidente della Casa della Cultura Ecuadoriana e direttore della rivista Letras del Ecuador. Rappresento' spesso il suo paese come ambasciatore, ma nel 1969 rinuncio' definitivamente alla carica per protesta e si rifugio' prima in Francia e poi negli Stati Uniti.
La sua prima raccolta di poesie e' del '22, El Estanque inefable, a cui seguono, fra le altre, nel '37 Biograf’a para uso de los pajaros, nel '44 Microgramas, nel '45 Lugar de origen, nel '48 Aqu’ yace la espuma, nel '54 Familia de la noche, nel '59 Hombre Planetario.
Viaggiatore instancabile, Carrera Andrade ha una visione del mondo che passa attraverso una vasta serie di realta'. Egli stabilisce un dialogo con le cose che gli stanno attorno, perche' l'uomo solo in questo modo puo' riacquistare una dimensione perduta e quindi arrichirsi scoprendo la semplicita' apparente.
Carrera Andrade, lungi dal farsi sopraffare dal pessimismo, lotta nella lotta umana per superare limiti che sembrano insuperabili.
La solitudine e' il mezzo per arrivare a comprendere il mondo e per capire l'esistenza. Tramite la solitudine si possono vedere cose quale la sofferenza di tutti gli esseri del mondo. Il mondo e' una prigione, che rivela la sua fragilita' in angosciosa attesa della morte. Che altro non e' che una maniera diversa di vivere.
Carrera Andrade e' convinto che l'uomo sia infelice, perche' ha perduto la chiave dell'universo, cioe' la comunicazione con le cose. E' quindi urgente tentare di forzare il segreto cosmico.
Ecco che nella sua poesia, l'acqua diviene il simbolo della purificazione: l'acqua ha insito nel suo movimento l'eterno morire frangendosi sugli scogli e l'eterno rinascere. Questo e' il messaggio della speranza. L'antidoto contro la solitudine e' per Andrade, il ritorno al suo paese d'origine. Dove la natura fiorisce. Solo qui c'e' la vera comunicazione con l'universo in un mondo rilucente di uccelli, di alberi, di memorie e di uomini e proprio qui prende forma l'eternita' invisibile nel processo perpetuo della natura.
"Nel mio bosco...
...piangendo solitudine, acqua infinita."
[align=center]***[/align]
Jorge Carrera Andrade era una di quelle poche persone in grado di percepire cose o immagini assolutamente invisibili ai più. Era capace di vedere il brulicare misterioso e fitto delle più piccole cose che vivono in Natura.
Amava con tanto fervore, con tanta passione questo quadro magnifico di colori, forme, profumi, suoni, sfumature, visioni, miraggi che è il mondo, che ha avuto la capacità di trasformarlo in parole e comunicarlo ad ognuno di noi.
Eleviamoci dunque a contemplare il pianeta con lo sguardo dell’Uomo Planetario, alla ricerca dell’Eternità in ogni cosa nella pietra bruciata dai secoli, nell’albero, nell’alba…
Qual è il messaggio di Carrera Andrade?
Quieta contemplazione ed appassionata difesa di un mondo che rischia di essere sfregiato dalla tecnologia, dal progresso, dalla civiltà delle macchine, dalla ragione senza spirito.
In questo Carrera Andrade è un pioniere dell’ambientalismo. Aveva già intuito i segni di un degrado prossimo venturo. Forse se riuscissimo a sentire nel nostro cuore le parole dei pionieri illuminati come il nostro poeta potremmo usarle per decifrare i misteri invisibili del mondo.